Nissan Juke 1.6 GPL, il test della piccola SUV a gas

08-Mag-2019  
  • Nissan Juke 1.6 GPL anteriore
  • Nissan Juke GPL 2019
  • Nissan Juke GPL posteriore
  • Nissan Juke GPL cerchi in lega
  • Nissan Juke GPL fiancata
  • Nissan Juke GPL fari anteriori
  • Nissan Juke GPL foto
  • Nissan Juke GPL profilo
  • Nissan Juke GPL immagine
  • Nissan Juke GPL interni
  • Nissan Juke GPL strumentazione
  • Nissan Juke GPL indicatore livello gas
DS 4

L’offerta di SUV GPL non abbonda: tra le poche sul listino, la Nissan Juke GPL è la più originale. Il suo motore 1.6 4 cilindri naturalmente aspirato da 116 CV non concede molto in termini di prestazioni, ma su strada la SUV compatta giapponese regala delle belle soddisfazioni grazie all’assetto fermo e allo sterzo preciso. Bassi i costi di percorrenza nonostante i consumi non proprio contenuti.

COME SI PRESENTA

Malgrado i 9 anni di età alle spalle, il look della Nissan Juke appare ancora interessante. Il suo segreto? Lo stile originale e al di fuori di ogni moda: potrà piacere o meno, ma il recente restyling l’ha cambiata davvero poco, secondo la filosofia “squadra che vince non si cambia”.

Le linee bombate, però, si fanno pagare in termini di spazio interno, in quanto non consentono di sfruttare al meglio l’ingombro esterno - di per sé già contenuto - della vettura. In ogni caso la seduta è alta, e davanti non si sta affatto male.

Meno bene per chi si siede sul divano posteriore, dove in tre si sta stretti, lo spazio per le gambe è limitato e la linea di cintura alta non lascia entrare molta luce nell’abitacolo. Sottotono anche il bagagliaio, sensibilmente inferiore alla media del segmento. 

Tornando allo stile, gli interni della Nissan Juke saranno pure originali, con quel tunnel centrale tondeggiante e colorato, però peccano nella qualità delle finiture e sono realizzati con plastiche economiche. Anche il sistema multimediale mette in luce il passare del tempo, soprattutto per la grafica rétro: per rendere l’idea, in stile PlayStation 2. E in termini di ergonomia, il volante è regolabile solo in altezza.

Buone notizie, invece, per gli amanti del risparmio: il serbatoio toroidale della Juke GPL, posizionato al posto della ruota di scorta, ha una capienza di ben 58 litri, di cui effettivi circa 44.

Si tratta di un impianto BRC “di fabbrica”, con indicatore del gas posticcio posizionato alla sinistra del volante.

COME VA

Benché il volante non sia regolabile in profondità, la posizione di guida della Nissan Juke non mi dispiace. È raccolta, dominante; e poi ha un cofano ben visibile, con i due fari prominenti ai lati che mi ricordano (alla lontana, non fraintendete) quelli di una Porsche 911. Il motore, invece, mi riporta a ricordi meno piacevoli, quando i motori a benzina erano aspirati e un po’ asfittici. 

L’1.6 da 116 CV della Juke GPL, infatti, è proprio come me l’aspettavo: pigro nel prendere giri, specie ai bassi regimi, e non ha quella schiena che oggi troviamo anche nei minuscoli mille 3 cilindri sovralimentati.

Certo, tirandole il collo fino a oltre i 6.000 giri un po’ di grinta viene fuori, ma nell’uso normale si ha sempre la sensazione di essere a corto di potenza, specie in salita. In città, invece, si apprezzano molto la regolarità del motore e i rapporti del cambio corti che consentono di affrontare le rotonde in terza senza alcuna difficoltà.

Gli stessi rapporti corti del cambio a 5 marce non ne fanno un’auto adatta a macinare chilometri in autostrada. A 130 km/h, infatti, il motore frulla a circa 4.000 giri, dunque è rumorosa e scende sotto la soglia dei 10 km/l. Il consumo di GPL, in realtà, non è mai basso, e solo con un uso attento si raggiungono gli 11, al massimo 12 km/l.

Però con il costo del GPL inferiore della metà rispetto a quello della benzina, il risparmio è assicurato. L’autonomia con un pieno di GPL, dunque, va dai 400 ai 480 chilometri, più che sufficienti per affrontare lunghi viaggi senza fare rifornimento.

La Nissan Juke GPL si riscatta nel comportamento su strada, argomento forse di poco conto per gli ambientalisti-sparagnini amanti delle auto gassate. Sta di fatto che non ci sono altre B-SUV con uno sterzo così pronto e un assetto rigido che concede poco al rollio.

In questo, continuando con i paragoni, mi viene in mente la Mini, seppure con le dovute differenze. Ci sarà poco motore, ma tra le curve ci si può anche divertire.

D’altra parte la bontà del telaio di questa piccola SUV orientale è stata dimostrata con la Juke-R, spinta dal motore della GT-R Nismo da 600 CV e venduta nel 2015 (in pochissimi esemplari) alla bellezza di mezzo milione di euro.

IL PREZZO DELLA NISSAN JUKE GPL

Il listino della Nissan Juke prevede un gap di prezzo di 1.300 euro tra la versione a benzina e quella GPL, a prescindere dall’allestimento. La Juke gassata è disponibile solo con il cambio manuale (a benzina c’è anche il CVT) con prezzi a partire da poco meno di 20.000 euro per la Visia e oltre 22.000 euro per la Business.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le piccole SUV a GPL concorrenti della Juke sono la Kia Stonic 1.4 GPL da 96 CV, in listino con prezzi da 18.750 euro; la cinese DR3 1.5 GPL da 98 CV, in listino a 16.000 euro; la brillante Opel Mokka 1.4 T (dove T sta per turbo) da 140 CV, con prezzi da 25.750 euro; la Ssangyong Tivoli 1.6 GPL da 128 CV, a partire da 22.100 euro; infine la più grande Dacia Duster 1.6 GPL (siamo nel segmento delle C-SUV) da 115 CV, con prezzi da 13.550 euro. 

Trovate tutte le informazioni sulle sue concorrenti nel nostro listino delle auto a GPL.

A CHI SI RIVOLGE

Chi si sposta soprattutto in città e in ambio extraurbano troverà nella Juke GPL un’ottima alternativa alla versione diesel. Lo spazio è poco e le lunghe percorrenze non sono il suo pane, soprattutto per il cambio a 5 marce e i rapporti corti. Le dimensioni compatte e la posizione di guida alta, invece, ne fanno una perfetta SUV cittadina.

PUNTI DI FORZA

  • Ha uno stile personale che dura nel tempo
  • Il comportamento su strada convince, tanto che diverte nonostante le prestazioni modeste
  • L’ampia capacità del serbatoio del GPL consente buone autonomie a gas

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • La ripresa è lenta, specie ai bassi regimi
  • Cambio a 5 marce e rapporti corti: in autostrada il motore frulla a oltre 4.000 giri, dunque consuma tanto ed è rumorosa
  • Le finiture sono modeste, le plastiche economiche
  • L’abitacolo è poco spazioso, specie sul divano posteriore
Autore: Michele Neri