Hyundai Tucson restyling 2018, il test drive della 1.6 CRDi

17-Set-2018  
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DS 4

Il restyling della Hyundai Tucson è soprattutto di sostanza: oltre ai piccoli ritocchi estetici, la SUV compatta coreana si aggiorna con una nuova gamma di motori diesel, a cominciare dal nuovo 1.6 CRDi che prende il posto dell’1.7 CRDi; il 2.0 CRDi da 185 CV, poi, si fa mild-hybrid con l’introduzione di un sistema a 48 Volt.

LE NOVITÀ ESTETICHE E TECNOLOGICHE

Ai piccoli ritocchi estetici di griglia, paraurti e gruppi ottici anteriori e posteriori si aggiungono nuovi cerchi in lega con misure da 16 a 19 pollici e nuove tinte per la carrozzeria. Più marcate le differenza nell’abitacolo, dove al nuovo disegno della plancia si accompagna uno schermo sospeso in stile tablet (da 7 o 8 pollici) del sistema multimediale, che supporta Android Auto e Apple CarPlay.

Alcune plastiche restano un po’ economiche, come quelle delle portiere e del tunnel centrale, ma si notano dei miglioramenti, soprattutto sulla parte superiore della plancia, più pulita nelle linee e tutta morbida al tatto.

Passando alla dotazione, la Hyundai Tucson si fa più tecnologica con il sistema di telecamere a 360°, il sistema di ricarica wireless per smartphone, il rilevamento stanchezza del conducente, e il cruise control adattivo con funzione di Sto&Go, ovviamente in abbinamento al cambio automatico. Optional la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei ciclisti e dei pedoni.

NUOVI MOTORI A GASOLIO: 1.6 CRDI E IBRIDA DIESEL

La buona notizia è che chi punta alla versione 4WD può scegliere la nuova motorizzazione 1.6 CRDi con cambio automatico a doppia frizione. Prima, per intenderci, automatica e integrale c’era solo la versione top di gamma 2.0 CRDi da 185 CV, più costosa e meno virtuosa in tema consumi.

L’1.6 CRDi è disponibile nelle varianti da 115 CV, solo 2WD con cambio manuale, e da 136 CV in diverse configurazioni: 2WD manuale, 2WD automatica, 4WD manuale e 4WD automatica. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. 

La 2.0 CRDi, invece, si aggiorna con un sistema ibrido da 48 volt con triplice funzione: motorino d’avviamento, generatore, e supporto al motore elettrico grazie a un boost nelle fasi di spunto di circa 14 kW che consente di ridurre i consumi. Questa tecnologia comporta però una diminuzione della capienza del bagagliaio da 513 a 459 litri.

AL VOLANTE DELLA 1.6 CRDI DA 136 CV 4WD DCT

Nella nostra prova su strada della Tucson 1.7 CRDi trovate le nostre impressioni di questo modello col motore precedente, che si conferma essere, anche con il nuovo motore, un buon compromesso tra prestazioni e costi di gestione. Le differenze, però, non mancano.

ll nuovo 1.6 CRDi, sempre con cambio automatico DCT, perde una manciata di cavalli vapore rispetto al suo erede, passando da 141 a 136 CV. Un’inezia di cui non ci si accorge quando si è al volante. Tradotto in numeri, nello 0-100 si passa da 11,5 a 11,8 secondi, che diventano 12 tondi per la 4WD.

Quello che si percepisce, invece, è la minore quantità di rumore nell’abitacolo. Sulla Tucson si viaggia comodi, grazie all’assetto morbido e alla dotazione, che comprende accessori come i sedili ventilati e riscaldati. Le prestazioni sono equilibrate, basta non avere pretese di sportività. E la trazione 4WD assicura grip su ogni tipo fondo.

PREZZO E DOTAZIONE

La gamma diesel parte da 26.450 euro per la 1.6 CRDi e ne raggiunge 40.400 euro per la 2.0 mild-hybrid. Qui il listino completo con la dotazione di serie (molto ricca per la Exellence) e gli optional.

Autore: Michele Neri