​​

Hyunda, Kona e Nexo a -30°

16-Mar-2018  
  • Hyunda, Kona e Nexo a -30° 01
  • Hyunda, Kona e Nexo a -30° 02
  • Hyunda, Kona e Nexo a -30° 03
  • Hyunda, Kona e Nexo a -30° 04
  • Hyunda, Kona e Nexo a -30° 05
  • Hyunda, Kona e Nexo a -30° 06

Hyundai ha spedito Kona Electric e la nuova Nexo sui ghiacci, a un’ora di distanza dal Circolo Polare Artico. Un test rigido, in tutti i sensi. A temperature attorno ai -30° tante funzionalità presenti sui veicoli elettrici vengono messe a dura prova. Le 2 Hyundai elettriche si saranno messe in moto anche in Lapponia?
 

UN TEST RIGIDO...

In queste condizioni la capacità di avviamento, il controllo termico del powertrain elettrico, il riscaldamento, la ventilazione e la massima autonomia di guida possono andare KO. La Kona Electric è la prima Suv compatta a zero emissioni della Casa sudcoreana, mentre la Nexo è la seconda generazione della Suv a idrogeno. Entrambi i modelli hanno vinto la sfida dello Hyundai Mobis Proving Ground in terra svedese.
 

NEXO: PILE SENZA GHIACCIO

Nexo è riuscita nell’impresa grazie a una nuova tecnologia che riscalda la pila di celle a combustibile quando la temperatura scende sotto zero. In questo modo la vettura si è accesa senza problemi. Altra criticità superata dalla Nexo ha riguardato sempre la pila di celle nelle quali poteva formarsi all’interno del ghiaccio dopo lo spegnimento del veicolo. Per questo secondo aspetto sfidante Hyundai ha ovviato al problema mediante una ventilazione collegata alla pila stessa, capace di rimuovere l’acqua prima che questa possa gelare. Non a caso, al di là delle strade attorno al Circolo Polare Artico, Nexo assicura una percorrenza di 800 Km con una singola carica: un record nel proprio segmento di alimentazione.
 

KONA: VENTILAZIONE E RISCALDAMENTO

Anche l’elettrica Kona ha superato il test, facendo attenzione a un aspetto: aumentare l’efficienza di utilizzo dell’energia. Per affrontare il Polo Nord, si sa, è bene utilizzare lo stretto necessario: non sarà stato difficile privarsi del sistema di ventilazione del climatizzatore; meno agevole invece fare a meno del riscaldamento! Una nuova pompa di calore ha sfruttato però il calore dissipato dai componenti elettrici riciclandolo nell’abitacolo, a tutto vantaggio della vita della batteria. Per ridurre al minimo gli sprechi, sempre alla voce ventilazione, sulla Hyundai Kona è possibile bloccare l’uscita dell’aria dalle bocchette posteriori, in caso di spedizioni in solitaria. Anche in fase di ricarica, l’auto può programmare il riscaldamento o il raffreddamento in modo da preservare l’energia stoccata. Sul mercato Hyundai Kona è proposta con 2 diversi pacchi batteria: uno da 64 kWh e 482 Km di autonomia, l’altro da 39,2 kWh e 312 Km.

Autore: Francesco Bagini