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Suzuki Across, il test della SUV ibrida plug-in

23-Set-2020  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

La famiglia ibrida di Suzuki si allarga con l’arrivo della Across, una SUV 4x4 di medie dimensioni nata dalla partnership con Toyota. Si tratta della prima ibrida plug-in del marchio di Hamamatsu, spinta da un motore 2.5 termico accoppiato a due motori elettrici.

LA SUZUKI ACROSS IN BREVE

La prima Suzuki full-hybrid

Il marchio Suzuki ha sempre costruito auto compatte, leggere e molto efficienti. La più grande della gamma, fino all’arrivo della Across, era la S-Cross: una crossover - e scusate il gioco di parole - lunga 4,3 metri.
La nuova arrivata sfrutta telaio e meccanica della Toyota RAV4, e con i suoi 4,64 metri di lunghezza è la Suzuki più grande mai costruita. E anche la più potente: 306 CV.

Il suo powertrain ibrido plug-in si compone di un 2.5 4 cilindri benzina a ciclo Atkinson da 184 CV e 277 Nm, un motore elettrico anteriore da 182 CV e 270 Nm, e un motore elettrico posteriore da 54 CV e 121 Nm che fornisce trazione alle ruote dietro; il tutto è alimentato da una batteria da 18,1 kW, e la trasmissione è automatica CVT. 

L’autonomia in modalità 100% elettrica di 75 km - in base al ciclo WLTP - è ben al di sopra della media delle concorrenti, a cui si aggiungono altri 700 km abbondanti col serbatoio della benzina. In città, poi, si sfiorano i 100 km in modalità EV.
I tempi di ricarica passano dalle 7,5 alle 9 ore da una presa domestica (con 8 o 10 ampere) alle 5 ore con una Wallbox. È anche possibile attaccare l’auto alla spina e programmare gli orari di ricarica.

Interne ed esterni: gemelle omozigote

La parentela tra la Suzuki Across e la Toyota Rav4 è evidente: le proporzioni sono le stesse, e il loro aspetto, seppure con alcune differenze, non è poi così diverso. Il muso della Across, ad esempio, ha una mascherina più grande, nuovi fari fendinebbia e un paraurti rivisto. Un po’ come se si trattasse di un restyling della SUV ibrida marchiata Toyota.

Oltre ad essere il modello più spazioso della gamma Suzuki, è anche quello più curato nella qualità dei materiali, con plastiche morbide per la plancia e interni in pelle nell’allestimento top di gamma. Lo schermo del sistema multimediale misura 9 pollici e supporta Apple CarPlay e Andorid Auto, al contrario di quello della Rav4.

Altro buon motivo, insieme al design rivisto - e migliorato - per preferirla alla sua gemella.

TEST DRIVE: LE IMPRESSIONI SULLA SUZUKI ACROSS 4X4

La proverbiale maneggevolezza dei modelli Suzuki, il cui merito va al peso contenuto, qui è non pervenuta. La Across è fatta di un’altra pasta: la stazza è importante, e il peso (1.800 kg) pure.

Le prestazioni, invece, sono notevoli: la coppia dei due motori elettrici si sente fin da subito, e lo dimostrano i 6 secondi netti richiesti per il classico 0-100.

Ma non fatevi ingannare dai numeri, la Suzuki Across non ha velleità sportive e si apprezza di più alle andature turistiche, specie tra le curve.
Il suo habitat naturale è la città, dove si possono sfruttare al massimo le unità elettriche e si apprezza la dolcezza del CVT, che tra l’altro, grazie alla grande riserva di coppia e potenza, non causa il famigerato “effetto scooter”, almeno finché si viaggia a medie andature. Quando il 4 cilindri Atkinson non è in funzione, poi, si è esonerati dal suo rumore, e l’esperienza di viaggio si fa ancora più rilassante.

Gli interni sono un bel posto dove trascorrere il tempo: si viaggia seduti molto in alto, in un salotto ben arredato e isolato a dovere dalle sconnessioni della strada.

VERDETTO

Come tutte le ibride plug-in, la Suzuki Across ha il pregio di essere allo stesso tempo un’auto elettrica per circa 75 km (è in grado di raggiungere una velocità di 140 km/h senza scomodare i quattro cilindri alimentati a verde) e un’auto a motore termico, quindi adatta ad affrontare anche lunghe percorrenze.

Per poterla sfruttare al meglio, però, sono necessarie almeno due condizioni: in primis un posto dove poter ricaricare l’auto tutti i giorni, che sia a casa o al lavoro; e poi che il tragitto quotidiano casa-lavoro-casa non superi l’autonomia garantita dalla batteria. I globtrotter che macinano molti chilometri in autostrada, per intenderci, non dovrebbero nemmeno prenderla in considerazione: la soluzione migliore, nel loro caso, resta il diesel.

Chi desidera una SUV ibrida plug-in troverà nella Suzuki Across un buona buona soluzione. Sebbene il suo costo sia elevato in termini assoluti tra le concorrenti del segmento D, è quella che offre un’autonomia maggiore e un prezzo di listino inferiore.

Il baricentro alto (l’auto sfiora 1,7 metri d’altezza) privilegia la guida dolce, e questo si rivela vantaggioso anche in termini di consumo. In ogni caso i sorpassi e le partenze veloci sono un vero spasso: basta affondare il pedale è l’auto si fionda in avanti.

IL PREZZO DELLA SUZUKI ACROSS

Le auto ibride plug-in hanno le complicazioni di un’auto elettrica e di un’auto termica, dunque sono tra le più complesse in commercio. I prezzi, di conseguenza, sono alti. Nel caso della Suzuki Across c’è solo una versione in listino, sostanzialmente full optional, che costa 58.900 euro, prezzo che grazie agli incentivi statali di 4.500 euro con rottamazione e ai 6.500 euro di sconto della Casa scende a 47.900 euro.

Autore: Michele Neri