Mitsubishi Pajero 3.2 DI-D Wagon 100th Anniversary, la prova dell’iconica fuoristrada

05-Gen-2018  
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DS 4

Gli amanti delle SUV sono avvisati, la Mitsubishi Pajero è una vera fuoristrada come ce ne sono poche. E che fuoristrada: dal 1985 al 2007 ha vinto ben 12 Parigi-Dakar. Per i 100 anni del marchio la filiale italiana festeggia con una serie speciale e limitata la Mitsubishi Pajero 3.2 DI-D Wagon 100th Anniversary. Che abbiamo provato nella versione Wagon a 5 porte.
 

COME SI PRESENTA

Come un’icona delle fuoristrada, di quelle indistruttibili. La Mitsubishi Pajero è circondata da un'aura suggestiva grazie anche al ruolo di protagonista che ha avuto nella Parigi-Dakar dagli anni Ottanta ai Duemila. Le sue doti in off-road sono proverbiali  così come la sua “robustezza”, che noi tester non abbiamo certo modo di verificare. 

Nei primi Novanta, ricordo, era una fuoristrada alla moda, acquistata, anche da chi non metteva le ruote fuori dall’asfalto, solo per il piacere di mettersi al volante di un modello di prestigio. All’epoca le SUV non erano ancora diffuse, ma la Pajero, insieme ad altre fuoristrada come la Mercedes Classe G, la Toyota Land Cruiser e la Range Rover, cominciavano a piacere anche ai non fuoristradisti.

La Mitsubishi Pajero 100th Anniversary, prodotta in un numero limitato di 100 esemplari, si fa notare per la tinta cromatica total black e per i vetri (molto) oscurati. Via le cromature: dai cerchi in lega alla griglia anteriore, tutto è di colore nero, ad eccezione deI badge “100th Anniversary”. La grande ruota di scorta appiccicata al portellone le dà un’aria da macho e ricorda a tutti che con questo mezzo si può andare ovunque.

Gli interni si distinguono per la pedaliera in alluminio e per la targhetta col numero di serie. La dotazione di serie prevede il sistema multimediale Mitsubishi SDA con schermo da 7 pollici che consente di connettere con il mirroring gli smartphone Android e iOs. Il piccolo display sopra lo schermo touch segnala dati come i consumi, l’autonomia, la pressione atmosferica e l’altitudine, con una grafica pixellata che ricorda quella del primo Nintendo. Di pregio l’impianto audio Rockford da 860 Watt con dodici altoparlanti.

Le dimensioni della Pajero Wagon sono impegnative - è lunga 4,90 metri, larga 1,88 e alta 1,86 - e il portellone posteriore con apertura a battente non è dei più comodi quando si parcheggia in poco spazio tra un’auto e l’altra. In compenso lo spazio a bordo è enorme. La Wagon, infatti, prevede tre file di sedili per un totale di 7 posti. Rimuovendo l’ultima fila, invece, si recupera spazio per i bagagli.
 

COME VA

Mettersi al volante della Mitsubishi Pajero richiede un piccolo sforzo. All’opposto di una coupé, dove serve calarsi nell’abitacolo, sulla fuoristrada giapponese è necessario arrampicarsi. La posizione di guida così alta ti permette di guardare dall’alto al basso molti possessori di SUV, e questo è fonte di grande soddisfazione. Ti senti in alto, comodo, al sicuro. Padrone della strada. Ma come sarà da guidare?

Il peso di 2,3 tonnellate, il telaio a longheroni e traverse e il baricentro alto si sentono tra le curve, ma in quanto a comfort non se la cava neppure troppo male quando la strada è un po’ rovinata. Semmai è la rumorosità del 3.2 4 cilindri diesel da 190 CV e 441 Nm ad essere un po’ invadente, ma solo agli alti regimi quando si affonda il gas, mentre in autostrada si sentono un po’ di fruscii, per altro scontati vista l’aerodinamica da grattacielo. Dopo lunghe distanze, però, si scende riposati, grazie anche alla posizione di guida molto naturale.

Lo sterzo non è regolabile in profondità ed è parecchio demoltiplicato. Richiede un gran girare per curvare ed è tutt’altro che preciso, d’altra parte la Pajero Wagon non è un’auto che invita guidare in modo sportivo, e non ci si aspetta certo un comportamento dinamico su strada. E questo nonostante il 3.2 4 cilindri sia bello pronto quando si affonda l’acceleratore. La Casa dichiara 180 km/h di velocità massima, 11,1 secondi per l’accelerazione da 0 a 100 km/h e un consumo medio di 8,5 l/100 km, ovvero 11,8 km/l. A proposito di consumo, difficilmente la percorrenza reale supera i 10 km/l: è ben più facile stare sotto questa soglia, a meno che non ci si ritrovi in una strada extraurbana a velocità costante.

E in off-road? Fuori dall’asfalto la Pajero fa la prima della classe. Può superare guadi profondi la bellezza di 70 cm, e con angoli di attacco, uscita, e dosso di rispettivamente 34,5°, 24,5° e 22.2°, non ha certo problemi ad affrontare passaggi difficili. Le marce ridotte e la trazione 4x4 inseribile con differenziale centrale e blocco del differenziale posteriore è quanto serve per cimentarsi in percorsi dove solo delle 4x4 specialistiche come questa possono cavarsela.
 

QUANTO COSTA

Tutto dipende da quanto la volete accessoriata. La Mitsubishi Pajero 3.2 DI-D Wagon 100th Anniversary, in listino a 57.300 euro, è la più costosa e il più lussuosa della gamma. La stessa Pajero Wagon 3.2 con cambio automatico scende a 46.750 euro nell’allestimento Intense. 

Se vi serve un veicolo basic da sfruttare in off-road e con poche concessioni al comfort vi basteranno i 38.450 euro per la Pajero 3 porte 3.2 190 CV automatica. Qui trovate il listino prezzi della Mitsubihi Pajero completo con la possibilità di configurare ogni singola versione per avere un preventivo personalizzato.
 

POSSIBILI ALTERNATIVE

L’alternativa più vicina per indole e stile è la Toyota Land Cruiser, una vera fuoristrada a 3 o 5 porte equipaggiata con un solo motore 2.8 4 cilindri turbodiesel da 177 CV e 420 Nm. Anche i prezzi (da 41.000 a 67.000 euro) non sono molti distanti a quelli della Mitsubishi Pajero.

La Mercedes Classe G è una concorrente di lusso, molto valida e anche molto costosa, mentre la Land Rover Discovery potrebbe essere una soluzione interessante anche in off-road nonostante il telaio monoscocca realizzato prevalentemente in alluminio. È la più comoda tra queste, ma non aspettatevi una SUV spigliata nel misto, a causa sia della stazza sia degli ammortizzatori a dir poco morbidi. Ampia la scelta di motori.
 

A CHI SI RIVOLGE

A chi ha bisogno di un mezzo robusto, spazioso e in grado di affrontare qualsiasi terreno. Rispetto a una SUV si rinuncia a una guida più dinamica e a un livello di comfort superiore, ma paragonare la Pajero e una qualunque vettura a ruote alte non sarebbe corretto. La fuoristrada giapponese è un’auto alla quale ci si affeziona presto. Ha dei difetti che risentono di un progetto non proprio recente, ma è un oggetto unico che ha fatto la storia. E il suo design vagamente rétro difficilmente invecchierà male.
 

PUNTI DI FORZA

  • In off-road dà il massimo, ma su strada offre un buon livello di comfort

  • Lo spazio a bordo è enorme

  • È un’icona e come tale invecchia molto lentamente
     

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Il cambio automatico: lento e con “effetto scooter”

  • Il 3.2 4 cilindri un po’ rumoroso, soprattutto in accelerazione

  • A livello di infotainment non è proprio al passo coi tempi

Autore: Michele Neri