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Mitsubishi ASX 1.6 2WD, la prova su strada della versione a benzina

14-Apr-2018  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

Nel mezzo della bufera che si sta scatenando sul gasolio e degli spauracchi sui veti di circolazione, in molti si stanno orientando su alimentazioni alternative. Tra queste, anche quella più tradizionale che mai: la benzina. E non solo sulle utilitarie. Vediamo, dunque, come va la Mitsubishi ASX 1.6 2WD a benzina.

COME SI PRESENTA

La SUV compatta giapponese si presenta con un design riuscito e ancora attuale, nonostante abbia qualche anno sulle spalle. Le dimensioni compatte (è lunga 4,36 metri e larga 1,77) e la buona percezione degli ingombri ne fanno un’auto adatta anche alla città. Lo spazio a bordo, invece, è generoso, anche per i passeggeri posteriori, sia in altezza sia in larghezza. Per intenderci, anche in 5 non si sta scomodi.

Con il restyling del 2016, la plancia della Mitsubishi ASX ha guadagnato uno schermo touch di 7 pollici dedicato al sistema multimediale che supporta Android Auto e Apple CarPlay. L’aspetto degli interni, però, accusa il passare degli anni; inoltre le finiture non sono all’altezza della maggior parte delle concorrenti. L’ASX ha l’aria pratica e robusta, non certo elegante.

La gamma prevede due versioni diesel, 1.6 da 114 CV e 2.2 da 150 CV, e una versione 1.6 a benzina da 117 CV, disponibile anche nella variante bi-fuel benzina e GPL. Disponibile solo a trazione anteriore, la Mitsubishi ASX 1.6 è economica ma non particolarmente brillante. Insomma, la scelta giusta se si usa poco l’auto, anche se  all’occorrenza si possono affrontare lunghi viaggi senza troppi sacrifici.

COME VA

Dopo averla provata nelle due motorizzazioni turbodiesel, questa Mitsubishi ASX 1.6 2WD a benzina mi sembra un po’ troppo tranquilla. D’altra parte il suo motore è un 4 cilindri naturalmente aspirato con soli 154 Nm di coppia massima, perlopiù disponibili a 4.000 giri. Per tirarne fuori le prestazioni, dunque, è bene tenere alta la lancetta del contagiri, a svantaggio però dei consumi. Inoltre il cambio a 5 marce fa lavorare il motore a circa 3.300 giri a 130 km/h, e questo non ne fa certo un’incrociatore da autostrada.

Detto questo, la Mitsubishi ASX 1.6 a benzina ha i suoi vantaggi. Il primo è il prezzo di listino più basso di 2.000 euro rispetto alla versione 1.6 turbodiesel da 114 CV.

Il gap di costo richiede alcune decine di migliaia di chilometri prima di raggiungere il punto di pareggio, anche in vista della manutenzione più costosa e dell’assicurazione leggermente più salata per le auto a gasolio. Inoltre nei brevi spostamenti non si rischia di intasare il filtro antiparticolato, si raggiunge più velocemente la temperatura d’esercizio e quindi si riesce a scaldare prima l’abitacolo.

In città, poi, la ASX ha la potenza giusta per scattare. Nelle prime marce, infatti, la carenza di coppia non è così evidente. Si nota di più, invece, in autostrada, oppure nelle salite, specie a pieno carico. In ogni caso, facendo un sapiente uso del cambio, le prestazioni saltano fuori, e sono molto simili a quelle della versione turbodiesel: lo 0-100, per intenderci, richiede 11,5 secondi per la versione a benzina e 11,2 per quella a gasolio. In ripresa, invece, c’è una bella differenza, soprattutto nelle marce alte.

QUANTO COSTA

20.450 euro la base e 21.000 la Inform Plus, che offre di serie: climatizzatore, impianto audio a 6 altoparlanti con comandi al volante, quattro vetri elettrici, chiusura con telecomando, schermo touch da 6,2 pollici (il navigatore è un optional da 500 euro), cruise control, specchietti retrovisori regolabili elettricamente, rivestimenti in pelle per cambio e volante, inserti di colore alluminio e “nero pianoforte”. 

Sulla ASX 1.6 Invite Navi, in listino a 23.950 euro, il look si fa più sportivo e si aggiungono, tra le altre cose, il navigatore, il climatizzatore automatico, la telecamera posteriore e i cerchi in lega.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le SUV compatte sono molte. Nel mercato europeo vengono vendute soprattutto le versioni diesel, anche in questo periodo storico dove questo tipo di motore è sotto accusa. Tutte, però, sono disponibili anche a benzina. Partiamo da quelle con motore sovralimentato, più ricche di coppia e quindi più grintose ed elastiche: la Nissan Qashqai 1.2 DIG-T da 115 CV e 190 Nm a 2.000 giri; la Seat Ateca 1.0 TSI da 115 CV e 200 Nm a 2.000 giri; la Skoda Karoq 1.0 TSI con lo stesso motore della Ateca; la Ford Kuga 1.5 Ecoboost da 120 CV e 240 Nm a 1.600 giri. 

Tra quelle con motore aspirato, la Subaru XV 1.6 Lineartronic da 114 CV e 150 Nm a 3.600 giri e la Suzuki Vitara 1.6 da 120 CV e 156 Nm a 4.400 giri. Quest’ultima è disponibile anche con il brillante motore 1.4 turbo da 140 CV e 220 Nm.

A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca una SUV compatta ma spaziosa, adatta soprattutto alla città e ai brevi spostamenti. Il motore a benzina consente di risparmiare sul costo d’acquisto e sulla manutenzione, ma in autostrada si sente l’esigenza di un po’ di coppia in più, e i consumi non sono così bassi.

PUNTI DI FORZA

  • La ASX offre un abitacolo spazioso in rapporto alle dimensioni
  • La dotazione di serie non è scarsa, nemmeno negli allestimenti “poveri”
  • La garanzia è sopra la media della concorrenza: 5 anni fino a 150.000 km.

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Gli interni hanno un aspetto un po’ datato e le finiture sono migliorabili
  • La carenza di coppia dell’1.6 aspirato si fa sentire, soprattutto in ripresa
  • L’insonorizzazione è migliorabile
Autore: Michele Neri