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Jeep Cherokee 2.2 Multijet 4WD Limited, la capostipite delle SUV

05-Apr-2019  
  • Jeep Cherokee 2.2 Multijet 4WD Limited
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  • Jeep Cherokee Limited manopola Selec Terrain
  • Jeep Cherokee Limited sedili in pelle
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

Stati Unititi, 1974: sulla storica emittente televisiva ABC (American Broadcasting Company) trasmettono Happy Days, la situation comedy che ha conquistato il mondo. Nello stesso anno, sulle strade americane debutta la prima Jeep Cherokee, una confortevole fuoristrada per famiglie oggi identificata come SUV. Adesso la settima generazione è disponibile per la prima volta anche con trazione 2WD, ma non manca la sofisticata trazione 4x4 con Selec-Terrain, presente sulla Cherokee 2.2 Multijet della nostra prova. 

COME SI PRESENTA

Con una storia alle spalle di 45 anni, la Jeep Cherokee entra a pieno diritto nel mito automobilistico. Nel corso della sua evoluzione si sono susseguite sette generazioni dell’auto che ha anticipato il concetto di SUV. Anzi, della prima fuoristrada chiamata con il termine Sport Utility.

La prima era basata su un telaio a traverse e longheroni, poi abbandonato per un telaio monoscocca con l’arrivo della seconda generazione; aveva 2 porte e montava un poderoso motore 6.6 V8 da 215 CV con cambio automatico a 3 rapporti e trazione integrale QuadraTrac, grazie al quale raggiungeva i 161 km/h di velocità massima.

Quella attuale monta un efficiente e prestante 2.2 4 cilindri turbodiesel da 195 CV, abbinato di serie a un cambio automatico a 9 rapporti. Consuma (ovviamente) un terzo della sua antenata e supera i 200 km/h di velocità massima. La trazione integrale Jeep Active Drive può contare su una centralina che gestisce autonomamente la ripartizione della coppia motrice in base alle condizioni di marcia, e su una frizione in bagno d’olio nel modulo di trazione posteriore, che migliora l’handling nella guida sportiva su asfalto. 

Con il Selec-Terrain si possono scegliere quattro modalità di guida: quella Auto per far gestire tutto al cervello della Jeep, quella Sport per guidare in modo spigliato sull’asfalto, quella Snow utile quando nevica, e quella Sand/Mud, per affrontare sabbia e fango fuori dall’asfalto.

Lo stile è elegante e raffinato, senza tradire l’heritage e il pedigree del marchio a stelle e strisce, sinonimo di avventura, evasione. L’allestimento Limited, lanciato nel 1984, è sinonimo di lusso: la Cherokee Limited è un vero e proprio salotto da viaggio, con sedili in morbida pelle riscaldati e ventilati, un sistema multimediale con servizi LIVE su schermo da 8,4 pollici compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, volante riscaldato, sedili a regolazione elettrica, e uno spettacolare vetro panoramico (optional) capace di inondare di luce naturale l’abitacolo.

COME VA

Viaggiare con una Jeep Cherokee significa respirare il mito della Route 66. E non importa se non ci troviamo negli States, perché qui in Italia ci sono centinaia, se non migliaia, di posti incredibili da visitare. Come la poco conosciuta Val Formazza, uno di quei luoghi dove vivono i Walser, probabilmente più rari dei nativi americani appartenenti alla triboo Cherokee.

La Jeep Cherokee è un gran bel posto dove stare per macinare chilometri. Nonostante la sua passione atavica per il fuoristrada è estremamente confortevole, sia per le sospensioni soffici e capaci di assorbire ogni irregolarità della strada (e qui ne abbiamo molte, purtroppo) sia per i comfort di bordo presenti sulla Limited. È anche silenziosa a velocità costante; un po’ meno in accelerazione, dove insistendo sul gas il 2.2 Multijet alza un po’ la voce.

In compenso, con i suoi 195 CV di potenza e soprattutto i 450 Nm di coppia massima, il turbodiesel italiano è pronto e vigoroso nella spinta. In questo viene aiutato dall’ottimo cambio automatico a 9 marce, turistico nell’indole a tutto vantaggio del comfort e non proprio fulmineo nei passaggi di marcia, specie nell’uso con i paddle. 

D’altra parte nessuno si metterebbe mai a smanettare con i paddle al volante di una SUV di questa stazza, se non per mantenere una marcia in caso di ripide discese, di neve o di condizioni particolari. Anche se, a onor del vero, la gestione automatica è intelligente e sa bene qual’è il rapporto più adatto a una determinata condizione.

QUANTO COSTA

La Jeep Cherokee Limited è in listino a 47.800 euro con una dotazione di serie molto ricca. Si possono aggiungere il tetto panoramico Command View apribile elettricamente (1.700 euro), il Luxury Groupcomposto da sedili in pelle ventilati, sedile del guidatore con memoria, specchietti esterni con memoria e cerchi in lega specifici di colore nero (750 euro) e il Cold Weather Group (300 euro) composto da sedili riscaldati, volante riscaldato, parabrezza con funzione antigelo, tappetini all-season e paddle al volante.

Di serie c’è anche la vernice metallizzata ma solo nella tinta Light Brownstone. Tutte le altre si pagano 1.000 euro ad eccezione di quelle Velvet Red e Pearl White, proposte a 1.500 euro.

A CHI SI RIVOLGE

La Jeep Cherokee è più di una classica SUV: più capace in off-road rispetto alle sue concorrenti, confortevole e rifinita quanto una berlina. Chi la sceglie sa di poterci viaggiare a lungo in gran comfort, per lavoro e per svago; sa di potersi godere una settimana bianca con la famiglia senza alcun problema di trazione anche con temperature sotto lo zero (e qui fa comodo il Cold Weather Group); e sa, infine, di possedere un oggetto che ha fatto la storia delle fuoristrada.

PUNTI DI FORZA

  • Le capacità in off-road si sposano con il gran livello di comfort su strada
  • La Limited è un bel salotto dove macinare chilometri
  • La poderosa coppia del 2.2 Multijet offre sempre un buono spunto in ripresa

PUNDI DI DEBOLEZZA

  • È silenziosa in velocità, ma in accelerazione il motore alza un po’ il tono di voce
  • Il cambio a 9 marce non è dei più rapidi nell’uso sequenziale con i paddle
Autore: Michele Neri