Fiat 500X restyling, il test drive delle nuove versioni FireFly a benzina

04-Set-2018  
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Citroën C4 X

A 4 anni dal lancio, la crossover più amata dagli italiani si sottopone a un restyling che ne aggiorna l’estetica e introduce due nuovi motori a benzina: 1.0 3 cilindri e 1.3 4 cilindri. Sulla  Fiat 500X debuttano inoltre i fari Full LED - prima assoluta per una Fiat - e nuovi sistemi di assistenza alla guida.  Tornando ai motori, sarà sufficiente il piccolo 1.0 T3 per muovere con disinvoltura questa crossover? O è meglio puntare sull’1.3 T4?

COME CAMBIA FUORI LA CROSSOVER TORINESE

Il Gruppo FCA ha creato due vere e proprie icone basate sulla stessa meccanica: la recentemente rinnovata Jeep Renegade e la Fiat 500X. Due modelli che hanno scalato la classifica delle vendite nel segmento delle B-SUV contendendosi tra loro a momenti alterni i primi due gradini del podio, che oggi vede la torinese in cima alla classifica. L’aggiornamento, dunque, non poteva che essere minimalista, giusto per restare al passo coi tempi senza stravolgere il design. Quello dell’italoamericana l’abbiamo già visto.

Quello dell’italiana, fin dalla nascita ispirata all’originale “Cinquino” di Dante Giacosa, segue all'incirca il percorso della “sorella” minore senza la “X”: luci diurne a LED dalla firma luminosa circolare, fari posteriori a LED che lasciano spazio alla carrozzeria nel centro, paraurti dal nuovo disegno, e, opzionali, i proiettori Full LED, che assicurano un’illuminazione migliore del 20% e assorbono il 70% in meno di energia.

PICCOLI DETTAGLI NEGLI INTERNI

Le novità riguardano, sempre in misura ridotta, anche gli interni, dove si notano la strumentazione a tre elementi circolari con schermo TFT da 3,5 pollici al centro, rinnovata nella grafica, e il nuovo volante, bello da vedere e da impugnare. Resta uguale lo schermo touch da 7 pollici del sistema multimediale Uconnect che supporta Apple CarPlay e Android Auto.

MOTORI: DIESEL AGGIORNATI, NUOVI BENZINA FIREFLY

Partiamo da quelli diesel, al momento i bestseller, in particolare l’1.6 Multijet da 120 CV e 320 Nm (manuale o automatico doppia frizione a 6 marce) che sta nel mezzo tra l’1.3 Multijet da 95 CV e 200 Nm e il più potente 2.0 Multijet da 150 CV (10 CV in più di prima) e 350 Nm abbinato alla trazione 4x4 e al cambio automatico a 9 marce.

In pratica sono gli stessi di prima, ad eccezione dell’aumento di potenza del 2.0 Multijet, ma con un’aggiornamento che li adegua alla normativa anti-inquinamento Euro 6d-Temp. Scendendo nel tecnico, sono stati introdotti il catalizzatore SCR e il filtro anti-NOx con iniezione di un liquido a base di urea.

Passando ai benzina, resta in gamma l’entry level 1.6 4 E-Torq (4 cilindri aspirato) da 110 CV che viene affiancato dai nuovi motori FireFly realizzati in lega d’alluminio: l’1.0 T3 (3 cilindri turbo) da 120 CV e 190 Nm con cambio manuale a 6 marce, e l’1.3 T4 (4 cilindri turbo) da 150 CV e 270 Nm con cambio automatico doppia frizione a 6 marce. Entrambi, disponibili solo in abbinamento alla trazione anteriore, sono eredi del “vecchio” 1.4 T-Jet 4 cilindri, rispetto al quale la Casa dichiara consumi inferiori del 20%.

IL TEST DRIVE DELLE 500X 1.0 T3 E 1.3 T4 FIREFLY

Innanzitutto dovete sapere che la 500X è diventata più sicura. Tra i tanti dispositivi di assistenza alla guida non mancano la frenata automatica d’emergenza, il sistema di assistenza al mantenimento della corsia, l’avviso dei segnali stradali, l’avviso dell’angolo cieco e la telecamera posteriore. L’altra novità, invece, è nascosta sotto il cofano.

Ho voluto cominciare con il nuovo FireFly 1.0 T3 da 120 CV e 190 Nm. Vi sembra piccolo? Eppure, a dispetto della cilindrata, è decisamente più brillante del 1.6 4 cilindri E-Torq da 110 CV e 152 Nm.

Merito anche del turbo, che incrementa la quantità di coppia e soprattutto la rende disponibile fin dai regimi più bassi. Che poi è quello che fa la differenza quando si guida in città.

La 500X 1.0 T3, quindi, non solo ha le prestazioni giuste per spostarsi con brio in mezzo al traffico, ma si trova a suo agio, eventualmente, anche nelle gite fuoriporta. Si tratta di una scelta che consente di risparmiare sull’acquisto e sui costi di gestione, ma che non fa rimpiangere la versione diesel intermedia, sì più ricca di coppia ma anche più costosa. L’accelerazione 0-100 km/h, tanto per intenderci, viene coperta in 10,9 secondi. Un tempo più che dignitoso, e vicino a quello della 1.6 Multijet che ne impiega 10,5.

Scendo dalla 500X 1.0 T3 e salgo sulla 1.3 T4 da 150 CV e 270 Nm con l’automatico “doppia frizione”. Ovviamente spinge più forte, e non di poco. Lo 0-100 richiede 9,1 secondi, e il piacere di guida è superiore, anche se si avverte un po’ di turbolag quando si preme sul pedale del gas. Inoltre, seppure il piccolo 3 cilindri abbia vibrazioni quasi impercettibili, il 1.3 4 cilindri si dimostra più fluido, più vellutato nel funzionamento.

Il doppia frizione a 6 marce, però, non è dei più rapidi, specie quando va a cercare un rapporto più basso nelle fasi di ripresa. In ogni caso il DCT si rivela un grande alleato del comfort, soprattutto quando si procede a singhiozzi.

STILE URBANO O AVVENTUROSO: URBAN, CITY CROSS, CROSS

La 500X mantiene la sua doppia anima: più “cittadina” nell’allestimento Urban, rinnovata con un nuovo disegno dei paraurti, e più “avventurosa” negli allestimenti City Cross e Cross, con l’estetica off-road, l’assetto rialzato, le ridisegnate protezioni per la carrozzeria e, in abbinamento al motore 2.0 Multijet, la trazione 4x4.

La Urban, disponibile solo a trazione anteriore, si pone come una possibile alternativa alle berline compatte del segmento C, seppure con dimensioni inferiori. Le altre due, City Cross e Cross, sono più orientate al mondo delle SUV.

QUANTO COSTA LA 500X RESTYLING

I prezzi non sono varianti: la gamma a benzina parte da 19.250 euro per la 500X 1.6 E-Torq Urban. Per 750 euro in più vale la pena di puntare sul nuovo motore 1.0 T3 (20.000 euro a parità di allestimento), mentre per la 1.3 T4 si parte dall’allestimento City Cross con prezzi da 24.500 euro.

In occasione del lancio è prevista una campagna promozionale che abbassa il prezzo d’ingresso a 15.500 euro.

Autore: Michele Neri