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DS 3 1.6 THP 165 CV, la prova della piccola sportiva chic

08-Giu-2015  
  • DS 3 1.6 THP 165 CV prova su strada
  • DS 3 1.6 THP 165 CV prova su strada tre quarti posteriore
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV tre quarti posteriore
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV tre quarti anteriore
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV anteriore
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV posteriore
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV interni
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV cruscotto
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV console centrale
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV abitacolo
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV strumentazione
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV tre quarti posteriore lato destro
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV dettaglio design
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV gruppi ottici posteriori
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV gruppi ottici anteriori
  • Prova DS 3 1.6 THP 165 CV bagagliaio
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

DS è da poco diventato un marchio a sé. Vero è che le vetture più chic della Casa francese portano ancora il Double Chevron sul cofano e sul portellone posteriore – ad eccezione della DS 5 – ma sono destinate a perderlo a breve. Il motivo è presto detto: consolidare il brand premium DS Automobilies e ampliare la gamma da 3 a 6 modelli. La DS 3 1.6 THP, l’anti Mini per eccellenza, ha da poco ricevuto un aggiornamento che ne ha incrementato la potenza, passando da 156 a 165 CV. Vediamo come se la cava su strada quest’elegante sportiva.


Sa ancora stupire

Non è un progetto recente, quello della DS 3, eppure l’elegante francesina ha ancora molto da dire dal punto di vista estetico. D’altra parte l’originalità non è mai mancata alla Casa transalpina, e la DS 3 è nata sotto una buona stella. Il suo obiettivo, fin dal principio, è stato quello di andare a infastidire la Mini che, insieme alla più recente Audi A1, è l’unica alternativa premium del segmento B. L’Audi però ha uno stile più austero, che non nasconde le sue origini teutoniche, mentre la DS 3, da poco aggiornata con i fari Xeno Full LED, è più affine alla rivale di origine anglosassone.


Comoda e profumata

Dopo aver osservato le belle linee della carrozzeria, ci accomodiamo sul sedile di guida, confortevole e ben profilato. Uno degli elementi che contraddistinguono la DS 3, come anche gli altri modelli della gamma DS, è il leggero profumo che pervade l’abitacolo: di serie c’è un diffusore di fragranze che si regola attraverso una manopola posizionata a fianco delle bocchette centrali.
Belli i materiali degli interni, d’effetto gli inserti in plastica colorata a contrasto. Non ci ha convinto del tutto, invece, la console centrale, un po’ disordinata e piena di pulsanti. Qui la DS 3 sente un po’ il peso del passare degli anni, e anche il sistema di infotainment, che si regola da una rotellina che pare essere quella dell’autoradio, non è dei più comodi all’uso.


Motore e prestazioni

Oltre all’aspetto, della DS 3 1.6 THP 165 CV abbiamo apprezzato il motore sovralimentato da 1.6 litri, pronto già dai regimi più bassi – 240 Nm di coppia massima a soli 1.400 giri – e con un discreto allungo fino ai 6.000 giri, regime dove arriva la potenza massima. I rapporti del cambio lunghi e l’erogazione regolare, senza picchi di potenza, ne smorzano un po’ la cattiveria. In compenso la DS 3 1.6 THP resta fruibile in tutte le situazioni, risultando piacevole nel traffico cittadino proprio per l’elasticità del propulsore, così come in autostrada, dove a 130 km/h resta ben al di sotto dei 3.000 giri. I consumi, considerate le prestazioni di cui è capace (218 km/h di velocità massima e 0-100 in 8,1 secondi) non sono elevati: la Casa dichiara una percorrenza media di 17,9 km/l, quella che abbiamo rilevato nel corso della nostra prova su strada, basandoci sulle informazioni del computer di bordo, è compresa tra i 14 e i 16 km/l.


Indole da piccola granturismo

Insomma, se non possiamo parlare di cattiveria, dobbiamo ammettere che la grinta non manca, ed è accompagnata da una buon comfort di marcia che consente di percorrere chilometri su chilometri senza stancare , vuoi per la silenziosità (solo da fuori si sente il borbottio del THP) vuoi per la taratura delle sospensioni, ben bilanciata tra comfort e sportività. Nel segmento delle piccole spotive non è quella che dà più soddisfazioni da guidare col coltello tra i denti, piuttosto svolge molto bene il ruolo di piccola granturismo, veloce e allo stesso tempo confortevole. Non manca, in ogni caso, il piacere di guida quando arrivano le curve: la spinta del motore, lo sterzo pronto e il cambio preciso permettono di togliersi più di una soddisfazione.


Prezzo e dotazione

I 23.850 euro della DS 3 1.6 THP Sport Chic comprendono una dotazione completa; non mancano però numerose e allettanti personalizzazioni per render unica la propria DS 3. Di serie troviamo, tra i tanti, il climatizzatore automatico, i fari anteriori e posteriori a LED, il Pack Crome, il cruise control, il diffusore di fragranze integrato, i sedili sportivi in tessuto e alcantara, il volante in pelle e i cerchi in lega da 17”. Tra gli accessori consigliamo il pacchetto Active City Brake (350 euro) che aggiunge il sistema di frenata automatica attivo fino alla velocità di 30 km/h, utile per ridurre il rischio di tamponamenti in città.


Le concorrenti della DS 3 1.6 THP

La Mini Cooper con motore 1.5 3 cilindri turbo da 136 CV e l’Audi A1 1.4 TSI da 150 CV sono possibili alternative per chi cerca un’auto piccola ma sfiziosa e piacevole alla guida. Entrambe sono disponibili anche in varianti più potenti (200 CV per la Mini Cooper S, 180 CV per la A1 1.8 TSI e addirittura 231 CV la S1 2.0 TFSI Quattro), ma queste si avvicinano di più allo spirito della DS 3 Racing da 200 CV, la più potente in gamma.