Dakar 2019, tris di Loeb nella tappa più dura

14-Gen-2019  
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DS 4

Ancora Loeb. La 6^ tappa della Dakar 2019, svoltasi domenica 13 gennaio, ha visto trionfare di nuovo la Peugeot 3008 DKR. Sébastien Loeb e il navigatore Daniel Elena hanno incominciato la 2^ settimana di gara come avevano concluso la 1^: salendo sul primo gradino del podio. I francesi del team privato PH-Sport si portano al 2° posto della classifica generale auto.

TERZO SUCCESSO SU SEI TAPPE

La tappa di domenica è stata la più lunga della Dakar 2019. Oltre 800 chilometri, da Arequipa a San Juan de Marcona, con una Prova Speciale di poco più di 300 chilometri. Avendo vinto la 5^ giornata, venerdì scorso, a Sébastien Loeb e Daniel Elena è toccato l’ingrato compito di apripista. Nessuna traccia davanti a loro, immacolate le dune molli di Tanaka, in quella parte di Perù che si affaccia direttamente sul Pacifico. Uno scenario suggestivo, che i piloti non hanno potuto apprezzare a sufficienza, visto l’alto coefficiente di difficoltà del percorso.

L’ANELLO DI SABBIA

La Peugeot 3008 DKR numero 306 ha progressivamente perso il vantaggio cronometrico sugli inseguitori. Poi a circa 50 km dal traguardo Elena ha azzeccato il ‘waypoint’ che ha fatto scattare il consenso allo strumento. Da lì la fuga di Loeb verso il traguardo per la 3^ vittoria su 6 tappe, la 2^ consecutiva inframezzata dalla giornata di risposo di sabato 12. Oggi, lunedì 14, in programma una tappa più leggera, per quanto leggera possa essere una prova della Dakar. Si tratta di un anello nel deserto di Ica. Partenza e arrivo a san Juan de Marcona.

LA RIVINCITA

L’ultima vittoria di Loeb ha avuto anche un sapore di rivalsa. Proprio tra la spiaggia di Yauca e le dune di Tanaka, 12 mesi fa, l’insidioso ‘fesh fesh’ e i molteplici fuoripista ebbero la meglio sull’equipaggio francese, costretto al ritiro al volante della Peugeot ufficiale. Quest’anno invece la 6^ tappa ha visto il balzo in classifica di Loeb, dalla 5^ alla 2^ piazza. In Perù la lotta per la vittoria è ancora tutta aperta.

Autore: Francesco Bagini