Mini, presentata al Nurburgring la John Cooper Works GP

25-Giu-2019  

Durante l’ultimo weekend l’asfalto del Nurburgring non è stato calcato solo dai bolidi della 24 Ore del Nurburgring. Mini ha scelto la cornice della celebre competizione di durata per battezzare la nuova Mini John Cooper Works GP.

IN ARRIVO NEL 2020 IN 3.000 ESEMPLARI

In attesa della produzione in serie, Mini sta affinando il set up della Mini John Cooper Works GP tra le curve della Nordschleife. Il lancio sul mercato dell’ultima sportiva in miniatura è previsto per il 2020. Si tratta del modello più estremo, in edizione limitata (solo 3.000 unità), del marchio premium inglese del Gruppo BMW. Non a caso è stato migliorato di quasi mezzo minuto il tempo del modello precedente: il record da 8 minuti e 23 secondi si è abbassato sotto la barriera degli 8 minuti.

WARM-UP ALLA 'NORDSCHLEIFE'

In occasione della 24 Ore del Nurburgring gli uomini di Mini e John Cooper Works hanno presentato al pubblico, in anteprima assoluta, il prototipo della GP. I progettisti sono riusciti a rendere ‘cattiva’ la piccola vettura lavorando sulla potenza del motore, sulla taratura delle sospensioni, sull’ottimizzazione del peso e sulle appendici aerodinamiche. La Mini John Cooper Works GP rappresenta un punto di riferimento nel segmento delle compatte. Inutile dire l’elevato piacere di guida offerto da questa vettura, come dimostrano i giri di prova svolti lungo l’Inferno Verde.

UN PROTOTIPO ESTREMO

La GP è spinta da un motore a 4 cilindri dotato di tecnologia Mini TwinPower Turbo. I 300 CV, l’accelerazione straordinaria e il sound accattivante rendono emozionante la vettura, riconoscibile per le ampie prese d'aria, i grandi cerchi in lega leggera, il design distintivo della grembialatura anteriore e posteriore e per lo spoiler sul tetto. Il pubblico della 24 Ore ha potuto ammirare lungo il circuito anche il modello predecessore e una Mini Cooper S con il kit John Cooper Works GP. Questi 2 modelli sono ormai pezzi da collezione, prodotti in soli 2.000 esemplari.

Autore: Francesco Bagini