Citroën, il massimo del comfort dal 1919

30-Ott-2019  

Nell’anno del centenario, Citroën svela i segreti di una delle caratteristiche migliori dei suoi prodotti: il comfort. Dalla sua nascita, nel 1919, il marchio del double chevron ricerca soluzioni tecnologiche in linea con le esigenze di ogni epoca per offrire massimo benessere a bordo.

UN APPROCCIO GLOBALE

Tra gli elementi principali che rendono una Citroën un’auto confortevole ci sono i sedili e le sospensioni. Ma ci sono anche altri elementi, quali l’ergonomia dei comandi nell’abitacolo, il profilo aerodinamico, l’architettura oppure i materiali per gli interni. Ecco perché Citroën offre nuove esperienze per conducente e passeggeri curando diverse fasi di un progetto, con un approccio globale al comfort.

il programma 'Citroën Advanced Comfort'

Frutto dell’esperienza della Casa francese è il programma Citroën Advanced Comfort, che sta alla base della progettazione dei nuovi modelli. Tra questi la Citroën C4 Cactus e la nuova Suv Citroën C5 Aircross. Entrambe offrono 2 soluzioni innovative per un comfort di riferimento: le sospensioni con Smorzatori Idraulici Progressivi, capaci di filtrare le sollecitazioni, isolando i passeggeri dalle imperfezioni del fondo stradale, e i Sedili Advanced Comfort, spaziosi e accoglienti, che forniscono una sensazione di comfort e di sostegno, facendo stare comodi i passeggeri come su una poltrona.

IL TEST DRIVE DELLE CONCEPT DEL CENTENARIO

Citroën ha celebrato il proprio centesimo anniversario sviluppando 2 concept, in grado di esaltare l’idea di comfort del double chevron. La Citroën Ami One Concept, visione di mobilità urbana, e la Citroën 19_19 Concept, l’ultra confortevole prototipo della mobilità extra-urbana senza limiti. Entrambe le vetture sono state testate sul circuito francese di Formula 1 ‘Paul Ricard’ di Le Castellet. Insieme alle 2 concept c’erano in pista anche altre vetture iconiche del marchio di André Citroën, per quanto riguarda lo sviluppo del comfort della Casa: Traction Avant, 2CV, SM, GS, CX e XM.

Autore: Francesco Bagini