Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute, la prova su strada

13-Lug-2016  
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute tre quarti anteriore
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute tre quarti posteriore
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute targhetta modello
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute firma Aleix Espargarò
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute griglia anteriore
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute dettaglio specchietti
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute interni
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute abitacolo
  • Prova Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute sedili anteriori
DS 4

Un modello speciale venduto esclusivamente online - poi vi spieghiamo qual è la procedura - a un prezzo speciale: la Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute è un omaggio alla GSX-RR di MotoGP del pilota Catalano di MotoGP Aleix Espargaró.
 



COME SI PRESENTA

Capita raramente di trovarsi di fronte a un modello lanciato 11 anni fa - correva l’anno 2005 - e trovarlo ancora attuale. Certo, la Suzuki Swift è stata aggiornata nel 2013 con un restyling, ma le modifiche non ne hanno stravolto i connotati. L’utilitaria nipponica è semplicemente nata sotto una buona stella, e ancora oggi vanta il secondo gradino del podio tra le vetture più vendute con marchio Suzuki.

La Suzuki Swift 1.6 VVT Sport è una vettura speciale già di suo: è l’ultima delle compatte sportive a montare un motore aspirato, e anche se non ha la potenza delle concorrenti sovralimentate offre un’esperienza di guida entusiasmante, diversa dalle altre, che potremmo definire vecchia scuola. 

Questa edizione speciale GSX RR Tribute dedicata al pilota di MotoGP Aleix Espargaró si distingue per la livrea che riprende i colori della moto del motociclista spagnolo: dalla carrozzeria bi-colore Bianco Artico e Blue Moto GP ai numerosi dettagli in giallo e rosso, oltre alla firma del pilota sul montante del lunotto posteriore. Più banali gli interni, sostanzialmente uguali a quelli della versione Sport, un po’ invecchiati ma sempre confortevoli e funzionali.

Insomma, una versione speciale che non passa di certo inosservata. Ma al contrario di quanto si possa pensare, la Swift Sport GSX-RR Tribute viene proposta a un prezzo stracciato di 16.900 euro.
 

COME VA

Senza l’ormai scontata sovralimentazione, la Suzuki Swift Sport ha un carattere molto diverso dalle altre piccole sportive. L’unità 1.6 4 cilindri aspirato a fasatura variabile non ha molta coppia, e soprattutto i suoi modesti 160 Nm arrivano alla bellezza di 4.400 giri. Per la potenza massima di 136 CV bisogna aspettare che la lancetta del contagiri a ridosso della zona rossa, ovvero a 6.900 giri.

Un difetto? Punti di vista. Per sorpassare bisogna mettere mano al cambio, non ci piove. Per darci dentro bisogna fare altrettanto. Ma è proprio questo il bello, l’impegno che ti richiede per tirare fuori le prestazioni che ricambia con un coinvolgimento d’altri tempi. Sarebbe una scocciatura se avessimo a che fare con un cambio sgradevole, ma quello della Swift Sport è davvero ben fatto, ha innesti precisi senza essere pesante da manovrare e la frizione è leggera.

Con la Swift Sport scordatevi di tenere il passo delle utilitarie che hanno raggiunto la quota dei 200 CV, ma non per questo ci si diverte di meno. Semplicemente vi ritrovate a strapazzarla tra una curva e l’altra con una leggerezza e un’agilità che ne fanno un’auto incredibilmente divertente, “smanettando" con il manuale a 6 marce e pestando a fondo il pedale destro quanto più possibile.

L’ideale è tenerla sopra i 3.500 giri per evitare di ritrovarsi fuori da una curva con una spinta un po’ debole. Una volta raggiunto il ritmo si può apprezzare la grinta dell’aspirazione variabile - che non ti incolla al sedile ma cresce in una progressione costante man mano che si sale di giri -, l’inserimento in curva rapido con poco sottosterzo, e un retrotreno che si scompone quando serve svoltare in “modalità rally”. L’assetto non è troppo rigido, quindi non compromette il comfort nell’uso quotidiano, e il rumore dello scarico sportivo è, nel bene e nel male, appena accennato.
 

QUANTO COSTA

Con un prezzo di listino di 16.900 euro la Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute costa 1.300 euro in meno rispetto alla Suzuki Swift Sport standard a 3 porte. In quanto a dotazione, però, qui manca lo schermo touch con navigatore GPS Garmin. Bassi i costi di gestione e i consumi, che nelle normali condizioni di utilizzo si attestano a circa 15 km/l con punte di 20 km/l sulle strade extraurbane poco trafficate.

La peculiarità di questa edizione speciale è che si può acquistare solo online. Ma non c’è da preoccuparsi, la procedura è semplice e prevede l’accesso a MYSuzuki da cui si sceglie la concessionaria più vicina, alla quale si versa un acconto di 500 euro tramite PayPal.

Finita la procedura arriverà una mail di conferma della prenotazione da parte di Suzuki, e entro 16 ore lavorative la concessionaria contatterà l’acquirente per finalizzare l’acquisto. Come per tutti gli acquisti online, ai sensi e per gli effetti dell’art. 64 e ss. del D.Lgs. 206/05, il cliente ha la facoltà di recedere dal contratto entro 15 giorni dal versamento dell’acconto.
 

A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca un’utilitaria brillante, sfruttabile ogni giorno - non è troppo rigida e non consuma tanto - e dalla forte personalità, perché la Suzuki Swift Sport GSX-RR Tribute non passa certo inosservata. Il suo 4 cilindri 1.6 VVT fa gola a chi ama uno stile di guida puro, fatto di scalate continue e alti regimi, uno stile che ormai solo la Swift Sport, nel suo segmento, può ancora offrire. Ma nel quotidiano si rivela docile e silenziosa, quindi una comoda compagna di viaggio. A patto di non pretendere grandi spunti a bassi regimi: i 136 CV si fanno sentire solo quando viene spremuta a dovere.


PUNTI DI FORZA

- Il grande equilibrio tra motore e telaio, un insieme ben riuscito
- È sfruttabile come una normale utilitaria e consuma relativamente poco
 

PUNTI DI DEBOLEZZA

-  Senza tirarle il collo i 136 CV sembrano non esserci
-  Gli interni sentono il passare degli anni