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Suzuki Ignis 1.2 2WD Hybrid Top, la prova su strada

25-Ott-2017  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

La Suzuki Ignis 1.2 2WD Hybrid Top è l’unica SUV ibrida del segmento A. Quello delle citycar, per intenderci, ma con una versatilità e uno stile fuori dal comune. Il motore ibrido non consente di muoversi nella sola modalità elettrica, ma dà i suoi vantaggi. Tra l’altro con un gap di prezzo di 1.000 euro rispetto alla versione a benzina.
 

COME SI PRESENTA

Compatta, originale, con un aspetto da SUV. La Suzuki Ignis ha un’altezza da terra di 18 centimetri, grazie alla quale non teme le strade sterrate, e riprende alcuni elementi da modelli del presente e del passato del marchio giapponese. Ad esempio i montanti anteriori e centrali scuri come quelli della Swift, che creano un effetto “tetto sospeso”, il cofano della prima generazione di Vitara, e le tre griglie sui montanti posteriori ispirati a quelle della Suzuki Cervo lanciata nella metà degli anni Settanta. 

Le dimensioni sono di poco, pochissimo inferiori a quelle della Fiat Panda (370/166/160 per la giapponese e 369/167/161 per l’italiana). La Panda 4x4, appunto, è l’unica potenziale rivale. Stiamo parlando di una vera e propria icona in Italia, in vendita da oltre 30 anni se consideriamo la prima generazione disegnata da Giorgetto Giugiaro. La Suzuki Ignis, però, è nata da un progetto più recente. È quindi più tecnologica, ha interni più pratici, e un look più moderno. 

L’abitacolo è accogliente, colorato, e con tanto spazio in altezza. Lo schermo touch da 7 pollici in stile tablet al centro della plancia è raro in questo segmento, così come la soluzione del divano posteriore scorrevole, che permette di ampliare lo spazio per le gambe di chi siede dietro oppure del bagagliaio.
 

COME VA

La Suzuki Ignis 1.2 2WD Hybrid si guida come tante classiche citycar, col vantaggio di avere una seduta alta, da piccola SUV. La frizione morbida, lo sterzo leggero e l’ottimo raggio di sterzata rendono la guida in città facile. Il motore 1.2 4 cilindri ibrido da 90 CV è scattante ai semafori, e i consumi urbani sono molto bassi grazie alla spinta supplementare del generatore (Integrated Starter Generator) che riduce lo sforzo del motore a benzina.

La Ignis ibrida non può muoversi in modalità 100% elettrica, perché il boost del generatore non sarebbe sufficiente. I pro sono il peso contenuto in appena 6,2 kg e il prezzo, superiore di 1.000 euro rispetto alla versione a benzina di pari allestimento. Poco, se pensiamo che la Ignis Hybrid beneficia di tutti i vantaggi riservati alle auto ibride in molti centri urbani, come il parcheggio gratuito nelle strisce blu e l’accesso alle zone ZTL.

Nelle marce alte, invece, il piccolo 1.2 aspirato è un po’ pigro in ripresa. Inoltre in autostrada la Ignis è un po’ rumorosa: c’è chi fa meglio nel segmento delle citycar, ma si tratta pur sempre di un peccato veniale. Spiace, invece, che il cambio automatico robotizzato sia previsto solo per la versione a benzina e non per la ibrida.

Utili e numerosi i sistemi tecnologici di aiuto alla guida, di serie sulla Ignis iTop e tutti - finalmente - con un nome comprensibile. Quali sono? “Chiavintasca”, che consente di entrare nell’auto e azionare il motore tenendo, appunto, le chiavi in tasca; “Attentofrena”, ovvero la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni; “Guidadritto”, l’avviso di superamento della carreggiata; “Restasveglio”, che emette un avviso qualora rilevasse segnali di stanchezza del guidatore. 


 

QUANTO COSTA

La Suzuki Ignis 1.2 2WD Hybrid Top costa 16.800 euro nell’unico allestimento disponibile, ovvero quello Top, con una ricca dotazione di serie che comprende il climatizzatore automatico, il cruise control, l’impianto audio, lo schermo touch con navigatore satellitare, la telecamera posteriore, quattro vetri elettrici, i fari Full LED, i sedili anteriori regolabili in altezza e riscaldabili, i vetri oscurati, i sistemi di sicurezza

La Ignis Hybrid 4x4 Top costa 18.300 euro, mentre la 2WD a benzina parte da poco più di 14.000 euro nell’allestimento Cool e da 15.800 euro in quello Top. Esattamente 1.000 euro in meno della ibrida.
 

A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca una piccola vettura pratica (vedi divano scorrevole) e con una posizione di guida rialzata. La Ignis Hybrid, poi, gode di tutti i vantaggi riservati, in molte città, alle auto ibride, dai parcheggi gratuiti nelle strisce blu alla possibilità di circolare in molte zone a traffico limitato.
 

POSSIBILI ALTERNATIVE

Come già detto, la Panda 4x4 è l’alternativa più vicina per stile e dimensioni. Anche se parliamo della Ignis a trazione anteriore, perché la Panda 2WD perde una manciata di centimetri in altezza e buona parte della personalità nella sua versione a trazione integrale.

Parlando di prezzi, la Panda 4x4 0.9 TwinAir Turbo costa 17.550 euro mentre la Ignis 1.2 DualJet iUnique SHVS AllGrip 4x4 è in listino a un prezzo più conveniente di 16.900 euro.
 

PUNTI DI FORZA

  • Èspaziosa e versatile, grazie anche al divano posteriore scorrevole

  • Consuma poco e, con 1.000 euro in più rispetto alla versione a benzina, gode di tutti i vantaggi riservati alle auto ibride


PUNTI DI DEBOLEZZA

  • È un po’ rumorosa, soprattutto in autostrada, dove la quinta marcia corta fa lavorare il motore a circa 4.000 giri

  • Per la ibrida non è disponibile il cambio automatico, che nella guida cittadina ci starebbe proprio bene

Autore: Michele Neri