Skoda Enyaq, la SUV elettrica da oltre 520 km di autonomia

26-Apr-2021  
  • Skoda Enyaq 80 foto anteriore
  • Skoda Enyaq 80 foto posteriore
  • Skoda Enyaq 80 plancia
  • Skoda Enyaq 80 interni
  • Skoda Enyaq 80 schermo infotainment
  • Skoda Enyaq 80 abitacolo
DS 4

Arriva sul mercato la prima auto elettrica di Skoda: si chiama Enyaq, ed è una SUV compatta che può superare i 520 km di autonomia con una sola ricarica. I prezzi variano da poco meno di 36 mila fino a 50 mila euro.

La Skoda Enyaq in breve

C-SUV elettrica

La Skoda Enyaq è una delle poche C-SUV elettriche, insieme alla gemella diversa Volkswagen ID.4. Ha dimensioni abbondanti all’interno del suo segmento: è lunga 4,65 metri, appena 5 centimetri in meno della sorella maggiore a motore termico, la Kodiaq.

La Enyaq si basa sulla piattaforma del Gruppo Volkswagen  realizzata per i modelli 100% elettrici (sigla MEB) e prevede motore e trazione posteriori. Il passo di 2,76 metri (7 centimetri in più della Octavia Wagon) assicura tanto spazio anche sul divano posteriore, dove, grazie all’assenza del tunnel centrale, si sta comodi anche in 5.

La batteria posizionata sotto il pianale non consente di avere un bagagliaio al livello degli altri modelli termici della gamma, tuttavia resta generoso e adeguato per un’auto da famiglia allargata: 585 litri. Tornando al confronto con l’Octavia Wagon, la familiare vince a mani basse con ben 640 litri.

Batteria e autonomia: 3 taglie diverse

L’autonomia è di fondamentale importanza quando si parla di auto elettriche, specie se si tratta di auto spaziose e adatte a lunghi viaggi, proprio come la Enyaq. La dimensione della batteria, però, incide sul prezzo, dunque Skoda propone tre taglie in base alle esigenze del cliente. A ogni taglia corrisponde anche una potenza diversa del motore:

  • Enyaq 50: batteria da 50 kWh, 150 Cv di potenza, oltre 320 km di autonomia. Non male nemmeno in questa versione entry level, adatta anche all’uso extra-cittadino.
  • Enyaq 60: batteria da 60 kWh, 180 Cv di potenza, oltre 400 km di autonomia. Buon rapporto prezzo/autonomia: sarà la versione bestseller?
  • Enyaq 80: batteria da 80 kWh, 204 Cv di potenza, oltre 520 km di autonomia. Per chi percorre molti chilometri ogni giorno, e chi pensa di affrontare anche lunghi viaggi con la Enyaq. Una prima auto perfetta: se ci si organizza, si può andare (quasi) ovunque.

Test drive: le impressioni della Enyaq 80

In attesa della Skoda Enyaq RS da 306 Cv con trazione 4x4, capace di bruciare lo 0-100 in 6,2 secondi, questa versione è la più potente sul listino: 204 Cv, per un’accelerazione da 0 a 100 in 8,5 secondi. La velocità massima, invece, è limitata a 160 km/h per preservare l’autonomia (180 km/h per la RS). Il piacere di guida può sorprendere, se non si ha mai provato una vettura elettrica. Innanzitutto per la disponibilità immediata della coppia, e poi per il comfort acustico.

L’assenza del cambio regala una spinta senza soluzione di continuità, e la batteria sotto il pianale mantiene basso il baricentro, a vantaggio dell’agilità e della tenuta di strada.

La trazione posteriore non deve spaventare: i controlli elettronici sono vigili, e non consentono alcuna perdita di aderenza né accenni di sovrasterzi, dunque la guida risulta facile, intuitiva. Inoltre questa configurazione permette un maggiore angolo di sterzata delle ruote anteriori, così bastano 9,3 metri per fare una giro su se stessa.

Verdetto e prezzi di listino della Skoda elettrica

La Skoda Enyaq è una delle poche proposte elettriche nel segmento delle SUV compatte: a ben guardare, le alternative sono rappresentate solo da Volkswagen ID.4 e Mercedes EQA. La taglia base della batteria ne fa un’auto cittadina (e non solo) a un prezzo abbordabile: circa 35.950 euro di listino, che diventano 25.950 euro con gli incentivi statali in caso di rottamazione, ai quali si aggiungono eventuali incentivi locali.

Con 4 mila di euro in più si hanno a disposizione oltre 400 km di autonomia: quanto basta per gli spostamenti della maggior parte delle persone.

Gli oltre 520 km di autonomia, invece, richiedono un esborso più importante, a partire da 46.350 euro.

Autore: Michele Neri