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Opel Astra Plug-in Hybrid: comoda, green, e bella da guidare

10-Ott-2023  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

L’Opel Astra è da lungo tempo una delle berline di maggiore successo. Giunta ormai alla sesta generazione (la prima risale al 1991) è una delle vetture più iconiche del brand, ma nella sua ultima vesta esce dai canoni della berlina pratica e funzionale. O, meglio, potenzia i suoi punti forti ma propone anche più stile, una dinamica di guida intrigante, e in questo caso una batteria ricaricabile alla spina.

Razionale, ma con stile

L’Astra è sempre stata una vettura razionale, quasi “seriosa”. La nuova lo è ancora, ma già dal vestito si presenta più emozionale, più attraente, più aggressiva. Linee decise e spezzate, qualche muscolo in mostra e un frontale nero “Opel Vizor” che richiama la regina dei rally di Casa, la Manta 400.
Questo look non la rende però un’auto meno concreta, anzi, la rende più completa.

Dentro c’è tanto spazio, più di quanto i 4,4 metri di lunghezza lascino immaginare: certo, la versione ibrida perde qualche litro di bagagliaio (352 totali) a causa delle batterie poste sul fondo, ma i passeggeri hanno tanto spazio per la testa e per le gambe.

L’abitacolo è sobrio e tecnologico, con motivi geometrici squadrati e una buona combinazione di materiali morbidi e duri, piacevoli sia alla vista sia al tatto. La plancia è molto “conducente-centrica”, con due schermi da 10” (strumentazione e sistema multimediale) ben rivolti verso lo sguardo di chi guida. Il tunnel centrale infine è pratico e intelligente: ospita due portabicchieri e ha una slitta a scomparsa, un cassetto con apertura ad “armadio” e una piastra di ricarica wireless per lo smartphone.

Opel ha riposto molta attenzione anche nel comfort della seduta:

i sedili hanno la certificazione AGR (un’associazione indipendente Aktion Gesunder Rücken che si occupa del benessere della schiena), non stancano anche dopo ore di viaggio e sono caratterizzati da materiali curati e un design sportivo.

Motore e potenza

Sotto il cofano dell’Astra troviamo un motore a benzina da 1,6 litri da 150 Cv e 250 Nm di coppia abbinato a un motore elettrico integrato nel cambio da 81 kW di potenza (circa 110 Cv): la potenza totale sale così a 180 Cv e 360 Nm. La batteria da 12,4 kWh offre un’autonomia di circa 50 km in elettrico, che aumentano nel ciclo WLTP urbano.
I consumi variano molto a seconda della carica della batteria: quando è al 100% si possono percorre 100 km con 3 litri di benzina, mentre quando è scarica la media si attesta circa sui 7.2 l/100 km.

Piacere di guida a tutto tondo

Come si guida dunque questa Opel Astra plug-in? Pur non avendo le stesse velleità sportive della GSe - che ha più potenza (225 Cv) e vanta una messa a punto dedicata - l’Astra è davvero un bel guidare. Lo sterzo è diretto e leggero, l’assetto è fermo pur concedendo una certa morbidezza e il motore spinge con vigore fino dai bassi regimi.

È un’auto molto più divertente di quanto mi aspettassi.

D’altronde la spinta immediata dell’elettrico e la coppia del turbo garantiscono un’erogazione piena e lineare, anche se mai aggressiva. Il cambio automatico lavora bene, fluido e rapido quanto basta, senza intoppi.

Ma il vero fiore all’occhiello è proprio il telaio. L’Astra Plug-in brilla in curva sfoderando delle doti dinamiche davvero notevoli. Chiariamoci: non è una vera sportiva, ma per essere una comoda e “pesante” ibrida (arriva a 1700 kg) è davvero niente male.

Nella guida di tutti i giorni poi migliora ancora.

La seduta è perfetta, lo sterzo è preciso e piacevole anche nel traffico, e il motore termico si sveglia solo se si affonda il pedale del gas, almeno in modalità Eco.

Tutto appare semplice e naturale  malgrado la complicazione di due motori che cercano di collaborare al meglio; ma ci riescono, e anche bene. Il freno motore prodotto dal recupero dell’energia interviene in maniera misurata senza causare decelerazioni brusche. Questo rende la marcia decisamente piacevole, con un feeling di guida quasi identico a quello di una classica vettura “full termico”, se così possiamo chiamarla.

Chiaramente è un’auto che dà il meglio di sé con la batteria carica, quando riesce a essere efficiente nella gestione dell’energia e a tenere bassi i consumi, ma questo vale per tutte le plug-in.

Prezzo e allestimenti

L’Opel Astra plug-in hybrid è disponibile negli allestimenti Edition, Elegance, Gs e GSe, con prezzi che partono da 39.000 euro e arrivano a 48.000 per la GSe.

Autore: Francesco Neri

Scheda tecnica
Opel Astra Plug-In Hybrid 1.6 Plug-In Hybrid 180cv GS AT8

Prestazioni

0-100 7.6 s
Velocità 225 km/h

Consumi

Consumo combinato 83.3 km/l
Consumo extraurbano n.d.
Consumo urbano n.d.
Co2 28 g/km

Motore

Alimentazione plug-in hybrid benzina
Tipo di motore ibrido plug-in
Cilindrata 1598 cm3
KW / Cavalli 133 kW / 181 CV
Cilindri 4
Coppia max 360 Nm @ 1750 RPM

Trasmissione

Trazione anteriore
Cambio automatico
Numero marce 8

Dimensioni

lunghezza 437,4 cm
Larghezza n.d.
Altezza 147,2 cm
Peso a vuoto 1603 kg
Passo 267,5 cm
Porte 5
Posti 5
Serbatoio 42 l
Bagagliaio 352 / 1268 l

Prezzo

prezzo 42.050 € 30.680 €