La Mercedes GLC Coupé si rinnova con l’arrivo della seconda generazione. Migliora in tutto pur restando fedele al suo stile, e continua a essere la migliore ibrida plug-in del segmento grazie all’abbinamento di un potente motore elettrico da 134 Cv a un motore diesel. Il risultato? 333 Cv di potenza, 750 Nm di copia, e 131 km di autonomia in modalità 100% elettrica.
| INDICE |
| La Mercedes GLC Coupé 300 de in breve |
| Test drive: come va il l’ibrido diesel plug-in |
| I prezzi di listino |
La Mercedes GLC è la bestseller mondiale della gamma. Ed è l’auto del momento: dimensioni medie - l’equivalente della Classe C a ruote alte - e motori per tutti i gusti: benzina e diesel mild-hybrid a 48 Volt, ibrida plug-in a benzina e ibrida plug-in diesel.
Quest’ultima, sigla 300 de, è la più succulenta, anche perché non ha rivali: le auto diesel con batteria ricaricabile alla spina sono una prerogativa di Mercedes.
La versione coupé è più filante e sportiva e non richiede rinunce in termini di comfort: il lunotto spiovente non ruba abitabilità in altezza, semmai toglie un po’ di visibilità quando si guarda lo specchietto retrovisore durante la guida. Perché in manovra, è chiaro, si usa la telecamera posteriore.
Gli interventi esterni sono molti, seppure leggeri: basta confrontarla con il vecchio modello per notare il grande miglioramento da ogni angolo la si guardi. L’abitacolo della seconda generazione di GLC è stato completamente ri-arredato rifacendosi a quello della nuova Classe C: via il grande pannello orizzontale con doppio schermo orizzontale in favore di un infotainment separato e verticale, in stile tablet.
L’MBUX con assistente vocale è sempre più intelligente, il navigatore con realtà aumentata lascia a bocca aperta, e ci si può divertire con luci d’ambiente, messaggi dei sedili e varie modalità in stile SPA. Che, ovviamente, fanno lievitare il prezzo della vettura.
Il sistema ibrido plug-in della GLC 300 Coupé de è uno dei migliori in circolazione. L’arma vincente? Abbinare uno dei migliori motori a gasolio sul mercato a un motore elettrico.
La quantità di coppia sprigionata dal powertrain è di ben 750 Nm, più di quelli della vecchia Dodge Viper SRT10 spinta dal suo enorme 8.3 V10 a benzina.
La "nostra" GLC 300 de, invece, prevede il super efficiente 2.0 4 cilindri diesel da 197 Cv e un motore elettrico da 134 Cv, per un totale di 333 Cv. Quanto basta per bruciare lo "0-100" in 6,4 secondi. Il tutto con consumi davvero bassi: anche con la batteria scarica il due litri a gasolio consente consumi dignitosi, anche in autostrada, e questo la rende una delle poche ibride plug-in adatte anche ai lunghi viaggi senza patemi per le spese di percorrenza.
Sfruttando la grande batteria da 31,2 kWh la si può usare come se fosse un’auto elettrica. La Casa dichiara fino a 132 km di autonomia, e, anche se si scendesse alla metà con un uso molto poco “eco”, sarebbero più che sufficienti a soddisfare le esigenze di autonomia quotidiana della maggior parte degli automobilisti.
Rispetto alla GLC 300 e (la plug-in a benzina) pesa circa 60 kg in più, ma il diesel compensa ampiamente l’incremento della massa in termini di coppia ed efficienza. Stiamo parlando di circa 2,5 tonnellate in ordine di marcia, ma anche tra le curve ne esce davvero bene grazie all’assetto adattivo.
Non solo la qualità, ma anche la tecnologia si paga, e il powertrain ibrido diesel con batteria ricaricabile alla spina è il più costoso di tutti, con prezzi a partire da circa 86 mila euro contro gli 84 mila della 300 e.
Le versioni mild—hybrid a benzina e diesel partono da rispettivamente 71 mila e 73 mila euro.
