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Mazda CX-5 2.2 Skyactive D 184 cv AWD, la prova su strada

04-Mar-2021  
  • Mazda CX-5 Skyactive-D AWD
  • Mazda CX-5 Skyactive-D AWD posteriore
  • Mazda CX-5 Skyactive-D AWD foto
  • Mazda CX-5 Skyactive-D AWD immagine
  • Mazda CX-5 Skyactive-D AWD griglia anteriore
  • Mazda CX-5 Skyactive-D AWD foto posteriore
  • Mazda CX-5 Skyactive-D AWD interni
  • Mazda CX-5 Skyactive-D AWD strumentazione
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

La Mazda CX-5 è una SUV compatta dal design slanciato. La versione diesel top di gamma eroga 184 Cv di potenza, e prevede di serie il cambio automatico a 6 marce e la trazione integrale.

COME SI PRESENTA

La SUV giapponese non ha un design urlato, di quelli che vogliono a tutti i costi attirare l’attenzione su di sé. Piuttosto è equilibrato, e il cofano dalla forma allungata, insieme ai fari sottili e alla griglia imponente, esprime dinamicità. D’altra parte Mazda ha sempre dedicato molta attenzione allo stile, in base al Kodo Design, dove, riporto quanto dice la Casa, “l’anima del movimento è la nostra filosofia di dare vita e personalità alle nostre auto”.

Gli interni sono spaziosi e ben rifiniti. Lo stile della plancia, però, risente del peso degli anni rispetto ad altri modelli più giovani della gamma, come Mazda3 e l’elettrica MX-30. A cominciare dal sistema multimediale, dotato di uno schermo piccolo (7 pollici) e con cornice spessa. In movimento si comanda con la rotella e i tasti sul tunnel in modo piuttosto intuitivo e sicuro, perché distrae meno rispetto ai comandi tattili sullo schermo.

L’abitacolo della Mazda CX-5 è generoso, specie se ci si sposta in quattro. C’è molto spazio anche per i passeggeri posteriori, anche se il tunnel centrale ne ruba un po’. Il bagagliaio, dotato di ganci per fissare il carico, offre 506 litri di capienza, quanto basta per soddisfare le esigenze di una famiglia. In base all’allestimento, il portello può avere l’apertura elettrica.

COME VA

Mazda si è sempre distinta per il design e per il piacere di guida. Tra tutti i modelli della gamma, la CX-5 è quella meno dinamica e più votata al comfort: in curva rolla, ma in compenso le raffinate sospensioni multilink a tre bracci posteriori digeriscono le imperfezioni dell’asfalto senza fare una piega. Il cambio automatico non è un fulmine di guerra in quanto a rapidità, però è molto dolce.

Il motore 2.2 4 cilindri Euro 6D da 184 Cv ha una cilindrata superiore rispetto ai canonici 2,0 litri. Mazda, infatti, non ha mai sposato la filosofia del downsizing, ottenendo comunque grandi risultati sul fronte dei consumi e delle emissioni. Ulteriore differenza rispetto agli altri costruttori, il basso rapporto di compressione del motore diesel, di 14,4:1.

Il peso di 1.670 kg a vuoto, la trazione 4x4 e il cambio automatico con un po’ di “trascinamento” e con sole 6 marce non rendono giustizia ai 184 Cv. Intendiamoci, l’auto si muove con agilità. Il motore è vigoroso ai bassi regimi e più propenso ad allungare rispetto alla media dei diesel fino a 5.500 giri senza che la spinta si affievolisca, ma le prestazioni, in termini assoluti, non sono entusiasmanti.

L’accelerazione 0-100, per capirci, richiede 9,3 secondi. Il consumo medio, invece, si attesta a 14 km/l.

Insomma, la Mazda CX-5 è perfetta per i lunghi viaggi: silenziosa, ben ammortizzata, spaziosa, e con un cambio automatico quasi inavvertibile nei passaggi di marcia.

A 130 km/h il motore lavora un po’ più alto rispetto alla media, a quasi 2.500 giri, perché le marce sono solo 6, però senza disturbo in termini di rumore.

IL PREZZO DELLA MAZDA CX-5

La diesel da 150 cv a trazione anteriore parte da 35 mila euro, mentre la versione da 184 cv con trazione AWD da 41 mila euro. la Exclusive, con un equipaggiamento completo, costa 44.400 euro.

A CHI SI RIVOLGE

In termini di qualità percepita, design e soluzioni tecniche, la CX-5, come anche gli altri modelli Mazda, si posiziona molto in alto tra i marchi generalisti. A cominciare dal diesel a basso rapporto di compressione, e, pensando al passato, al motore Wankel. Il design è un segno distintivo: giapponese, senza dubbio, ma orientato ai gusti occidentali. Di sicuro è un’alternativa meno mainstream rispetto alle bestseller del segmento.

PUNTI DI FORZA

  • Il comfort è molto alto
  • L’abitacolo è spazioso
  • Il motore allunga fino a 5.500 giri

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Lo schermo del sistema multimediale è piccolo
  • La plancia comincia a sentire il peso degli anni
Autore: Michele Neri