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Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel, la prova su strada

30-Gen-2017  
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel frontale
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel tre quarti anteriore
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel tre quarti posteriore
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel profilo
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel tiger nose
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel posteriore
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel dettaglio sezione posteriore
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel interni
  • Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel abitacolo
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

Il segmento delle SUV compatte è affollato e competitivo, non c’è alcun dubbio. Ma la Kia Sportage non si fa intimorire: la quarta generazione è più agguerrita che mai. Il design continua ad essere la sua arma vincente, e gli interni hanno fatto passi da gigante in termini di qualità.

La Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel fa parte della gamma a trazione integrale permanente, per chi da una SUV pretende il massimo della versatilità. Vediamo com’è e come va la versione da 136 CV con cambio manuale, disponibile anche con il classico automatico con convertitore di coppia.
 


COME SI PRESENTA

Alta, ben piazzata. Imponente, ma allo stesso tempo leggera. Non troppo carica, non troppo aggressiva. Anche se il taiger nose (la mascherina a naso di tigre, come lo chiamano gli uomini Kia) si fa notare. Di certo non banale. La bellezza sta negli occhi di chi guarda, è inopinabile. Ma la Kia Sportage, a mio parere, è stata disegnata da una buona matita.

L’abitacolo è il vero pezzo forte della Kia Sportage di quarta generazione. Spazioso e accogliente, luminoso (ha il tetto panoramico apribile), con interni in pelle e sedili riscaldabili. Tutto di serie. D’altra parte stiamo parlando della Sportage Feel Rebel, perché la gamma 4WD c’è solo con i due allestimenti top di gamma. L’altro è quello GT Line, d’impronta più sportiva.

La posizione di guida è alta ma non dà affatto l’idea di essere al volante di un furgoncino, tutt’altro. Le ampie regolazione consentono di trovare la posizione più consona a tutte le stature, anche con un’impostazione sportiveggiante. In quattro si viaggia molto comodi, in cinque un po’ meno ma in questo segmento è difficile trovare una SUV più spaziosa. I passeggeri dietro possono approfittare degli schienali regolabili. Molto capiente il bagagliaio: oltre 500 litri e quasi 1.500 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori.

La plancia morbida al tatto ospita il grande schermo touch del sistema multimediale con telecamera posteriore, e poi ci sono alcuni dettagli che mostrano la cura di Kia nella realizzazione della sua SUV compatta, come li pedale del gas incernierato.

La Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel è la versione d’ingresso - se così possiamo dire - della gamma a trazione integrale declinata in due livelli di potenza: 136 CV con cambio manuale o automatico e 184 CV, solo con l’automatico. 
 

COME VA

Sulle SUV, in genere, prediligo il cambio automatico, peraltro disponibile sulla Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel, ma questa è equipaggiata con il manuale a 6 marce. Un manuale talmente ben riuscito che bastano pochi chilometri per convincermi a farne a meno dell’automatico con convertitore di coppia. La corsa è corta, gli innesti sono morbidi e allo stesso tempo precisi. Anche la frizione non è pesante, e quando si parla di motori diesel non è affatto scontato che lo sia. 

Rispetto al modello precedente, la nuova Kia Sportage ha alzato l’asticella in termini di piacere di guida. Non ha l’agilità di certe SUV più compatte e più leggere di lei, e senz’altro preferisce la guida turistica a quella spinta. Detto questo la coesione con l’auto è maggiore, e tutti i comandi hanno una consistenza piacevole. Il nuovo telaio più rigido ha dato i suoi frutti, lo sterzo non ha punti morti e l’assetto non concede troppo al rollio, pur con un’impostazione sposata al comfort di marcia. 

Insomma, la Sportage 2.0 CRDi 4WD è come te l’aspetti, e per certi versi anche meglio. Una comoda SUV, ben insonorizzata e con un motore più elastico che grintoso, capace di riprendere a regimi molto bassi anche nelle marce alte. La trazione integrale permanente migliora la sicurezza su strada, soprattutto nelle condizioni di bassa aderenza. Nella modalità “Lock”, poi, riesce a districarsi anche nelle condizioni più impegnative.

Stiamo parlando di condizioni di scarsa aderenza, come ad esempio su fondo innevato, non certo di off-road: se la prima generazione di Sportage strizzava l’occhio alle fuoristrada (tra le altre cose aveva la trazione 4x4 inseribile con marce ridotte), la quarta generazione è stata pensata - come la maggior parte delle SUV - per non lasciare mai l’asfalto, a meno che non si tratti qualche sterrato poco impegnativo. Con ovvi vantaggi rispetto al comfort e alla guidabilità.

Sui consumi, invece, la Sportage 2.0 CRDi 4WD non stupisce. Con il cambio manuale mi sarei aspettato qualcosa di più dei 12 km/l rilevati dal computer di bordo nel periodo della prova. La trazione integrale permanente e la stazza della vettura, tuttavia, giustificano il valore riscontrato.
 

QUANTO COSTA

Il prezzo della Kia Sportage 2.0 CRDi 4WD Feel Rebel è di 32.500 euro. E ad eccezione della vernice metallizzata o perlata offerta a 700 euro (c’è anche il bianco a 350 euro o il rosso pastello senza sovrapprezzo) non ci sono optional da aggiungere. Un prezzo chiaro e senza tranelli, che include anche la garanzia da record di 7 anni fino a 150.000 chilometri.

La dotazione di serie è completa. La lista dell’equipaggiamento della Feel Rebel comprende i sedili in pelle e tessuto, riscaldabili sia davanti sia dietro, il tetto panoramico apribile, lo schermo con telecamera posteriore e navigatore GPS, i sensori di parcheggio anteriore e posteriori, il portellone posteriore ad apertura elettrica, i sensori luci con abbaglianti automatici, i sensori pioggia, e i cerchi in lega da 19 pollici.

Il listino prezzi della Kia Sportage parte da 21.000 euro per la versione a benzina e da 23.500 per quella diesel 2WD spinta dall’1.7 da 115 CV.


POSSIBILE ALTERNATIVE

La “cugina” Hyundai Tucson in primis, con la quale condivide telaio e meccanica. La differenza tra le due sta nello stile, più originale nel caso della Sportage. Le altre concorrenti della Kia Sportage sono la Nissan Qashqai, la Renault Kadjar, la Mazda CX-5, la Volkswagen Tiguan e le altre due SUV del gruppo Volkswagen: una più compatta, la Seat Ateca, l’altra più grande, la Skoda Kodjak.


A CHI SI RIVOLGE

A una clientela che pretende molto da un’auto in termini di comfort e spazio. Ma anche in termini di stile e di finiture. La Kia Sportage, infatti, ha un design di grande impatto; è originale, ma non pacchiana. E rispetto al modello precedente, un po’ cheap negli interni, presenta un abitacolo tra i migliori nel segmento per la cura dei dettagli.

La trazione integrale permanente è una garanzia in termini di trazione, anche in condizioni climatiche difficili. E, a proposito di garanzia, il marchio Kia si posiziona ai vertici del mercato: 7 anni fino a 150.000 chilometri.


PUNTI DI FORZA

- È molto spaziosa e poco rumorosa: il comfort è al top
- Stile vincente, finiture dell’abitacolo curate


PUNTI DI DEBOLEZZA

- Non è parca nei consumi
- La trazione 4x4 è disponibile solo sull’alto gamma

Autore: Michele Neri