Kia Proceed, la wagon in veste sportiva

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Le SUV, non serve dirlo, sono le auto più desiderate del momento. Ma per chi non volesse cedere alla moda senza rinunciare allo spazio? Mercedes-Benz docet: la lussuosa CLS Shooting Brake, presentata per la prima volta nel 2012, ha dato il via alla saga delle familiari sportive. La Kia Proceed è, appunto, una shoooting brake: spaziosa (bagagliaio da 594 litri) e sportiva nel design. E anche nella prestazioni, nel caso della Proceed GT da 204 CV.

BERLINA O STATION? SEMPLICE: SHOOTING BRAKE

Il mercato delle station wagon si è assestato. Anzi, in Europa si rileva una lievissima crescita delle immatricolazioni. Però non fanno più tendenza: le 5 porte, numeri alla mano, hanno nettamente la meglio. Questo potrebbe far sorgere dei dubbi nella scelta: rinunciare allo stile o alla versatilità della spaziosa (e tradizionale) station wagon?

Con la Kia Proceed, il problema non si pone. Il padiglione spiovente, la linea di cintura alta e i fari posteriori dal taglio sottile creano uno stacco netto dalla familiare razionale e poco emozionale. Il fatto che sia proposta solo nell’allestimento GT-Line e nella versione GT, poi, non lascia spazio a versioni povere e poco attraenti. Qui ci sono di serie i cerchi in lega multirazze da 17 pollici (volendo ci sono i 18 pollici), cromature varie, e tutte le appendici aerodinamiche del caso.  

Lo stesso vale per gli interni, curati nelle finiture ben equipaggiati. In termini di qualità siamo su buoni livelli, seppure lo stile non sia audace come quello della carrozzeria. Belli i sedili (riscaldati anche dietro) e d’effetto le impunture a vista sui rivestimenti in plastica morbida. Di tutto, non mi hanno convinto la spessa cornice in “piano black” dello schermo dell’infotainment da 8 pollici, e lo stile fin troppo tradizionale della plancia.

I SUOI NUMERI: CAPACITÀ DEL BAGAGLIAIO E DIMENSIONI

Lo capienza del bagagliaio della Proceed è simile a quella della Ceed SW: 594 litri vs 625, appena 31 in meno. La Ceed 5 porte, invece, si ferma a 395 litri. Piuttosto, la coda spiovente si “paga” nello spazio per la testa a disposizione di chi siede sul divano posteriore: adeguato per i due posti laterali, e solo accettabile per il quinto passeggero, a meno che non sia sotto il metro e settantacinque d’altezza. 

Passando alle dimensioni, la Proceed misura 4,6 metri in lunghezza, 1,80 in larghezza (esattamente come la SW) e 1,42 in altezza (5 centimetri in meno). Insomma, ha una bella presenza scenica. Il passo è di 2,6 metri, dunque anche lo spazio a disposizione dei passeggeri è esattamente lo stesso della SW. La linea di cintura più alta comporta una riduzione della superficie vetrata, di conseguenza la luminosità e la visibilità posteriori sono inferiori. Nelle manovre, si può comunque contare sull’aiuto della telecamera posteriore.

DIESEL E BENZINA, ANCHE GT DA 204 CV

La gamma della Kia Proceed prevede la classica versione diesel di mezza misura, la più amata dagli italiani, e un paio di soluzioni a benzina. La Proceed 1.6 CRDi ha 136 CV ha tutto quello che serve: la potenza giusta per un utilizzo a 360 gradi, consumi contenuti, e un assetto più basso di un centimetro rispetto alla Ceed, che non la rende (fortunatamente) rigida come un’asse di legno, ma ne migliora le doti dinamiche su strada. Unico appunto, un po’ di ruvidità, che si esprime anche nel rumore - leggero ma tutt’altro che piacevole - agli alti regimi.

La gamma a benzina comprende, invece, un 1.4 turbo da 140 CV e un 1.6 turbo da 204 CV e 265 Nm, quello montato dalla Proceed GT. Che, intendiamoci, non è e non vuole essere una rivale delle compatte sportive come, ad esempio, la “cugina” Hyundai i30 N. In compenso, concede al capofamiglia di togliersi qualche sfizio quando la strada è libera (magari senza pargoli al seguito). I suoi numeri recitano 225 km/h di velocità massima e 7,5 secondi per coprire lo 0-100.

PROCEED GT, GRAN TURISMO PER LA FAMIGLIA

La buona piattaforma della Ceed mi ha ulteriormente convinto in questa Proceed GT con assetto più rigido, sterzo più preciso e gomme Michelin Pilot Sport. Sarà anche più lunga della 5 porte, ma te la senti cucita addosso, agile, con un posteriore collaborativo nello scivolare quel poco che basta per aiutare l’inserimento in curva.

A scaricare i 204 CV di potenza senza mandare letteralmente in fumo le gomme, ci pensa il Torque Vectoring by brake, una sistema elettronico che simula un differenziale autobloccante, e pinza il freno della ruota interna alla curva (quella più propensa a pattinare) migliorando così la trazione. Ok, non ha la stessa efficacia né dà le stesse sensazioni di un differenziale meccanico, ma fa il suo dovere.

Alle andature turistiche, poi, la Proceed GT è gentile con la schiena dei passeggeri, poco rumorosa (soprattutto disinserendo la modalità di guida Sport), e con comandi leggeri. Sempre piacevole il millesei turbo, elastico e grintoso ai bassi regimi e con un bel tiro a quelli alti.

La Proceed GT è disponibile sia col cambio automatico sia manuale. Nessuno dei due brilla: il manuale è morbido ma tende a impuntarsi nell’uso sportivo, mentre il doppia frizione, per quanto rapido, lo è po’ meno rispetto a quello di certe concorrenti; inoltre alle pressioni delle dita sui paddle al volante, la risposta non è così rapida.

I PREZZI

Per la Kia Proceed, gli allestimenti cosiddetti entry level non sono contemplati. A parte pochi optional, tra i quali la vernice metallizzata, il tetto panoramico e il pacchetto di ADAS “Advanced Driving Assistance Pack Plus”, è tutto di serie.

Il listino parte da 29.000 euro per la 1.4 a benzina da 140 CV; si passa ai 31.250 euro per la versione diesel 1.6 CRDi da 136 CV fino ad arrivare ai 33.000 euro tondi per la GT. Consumi permettendo, non avrei alcun dubbio sulla scelta. Il cambio automatico doppia frizione a 7 marce è disponibile su tutta la gamma al prezzo di 1.500 euro.

Autore: Michele Neri