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DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line, la prova su strada dell’utilitaria premium

26-Giu-2017  
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line tre quarti posteriore
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line posteriore
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line tre quarti anteriore
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line profilo
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line dettaglio montante
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line tre quarti posteriore 2
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line badge marchio DS
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line abitacolo
  • DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line interni
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

Tolto il Double Chevron del marchio Citroen con l’ultimo aggiornamento, la DS 3 è a tutti gli effetti un’utilitaria di un marchio premium. Che, nell’allestimento Performance Line, ha un fascino sportivo e allo stesso tempo elegante, unico nel suo segmento. La DS 3 1.6 BlueHDi da 120 CV offre buone prestazioni e consumi molto bassi. A un prezzo non proprio economico.


COME SI PRESENTA

Sportiva chic, in un “abito da sera sexy”. Così si presenta la DS 3 Performance Line, impreziosita da numerosi dettagli esclusivi che vanno dai cerchi in lega neri con il coprimozzo rosso carminio al tetto e agli specchietti di colore nero (in contrasto con la carrozzeria) con gli adesivi Performance Line; i fari sono i DS LED Vision composti da 3 moduli a LED e uno allo Xeno. Si tratta di un “trucco” leggero per la DS 3, capace di esaltarne la forte personalità senza cadere in facili eccessi.

Gli interni della DS 3 Performance Line sono altrettanto esclusivi: il volante in pelle pieno fiore con cuciture a vista è un piacere da impugnare, i sedili sportivi con cuciture rosse ti avvolgono la schiena, e la pedaliera in alluminio dà quel tocco di sportività che non guasta. Insomma, tutto è pensato per soddisfare i palati più esigenti, e il risultato si vede. Ma non tutto è perfetto.

Il punto debole è rappresentato dalla console centrale, migliorabile nei materiali e con comandi disordinati. Per fare un esempio, manca la rotella del volume del'impianto audio: al suo posto ci sono due pulsanti scomodi da raggiungere, uno per aumentarlo e l’altro per diminuirlo. Lo stesso vale per il tasto "menu" del sistema multimediale, molto lontano dallo schermo touch da 7 pollici.


COME VA

Compatta nelle dimensioni e con un motore diesel da 120 CV e 300 Nm, la DS 3 1.6 BlueHDi 120 è scattante a qualunque regime. Si tratta della versione diesel più potente, affiancata da quella entry level da 75 CV e da quella intermedia da 100 CV, già soddisfacente per un uso a 360 gradi. 

Ma con la 120 CV (in listino con un prezzo di 1.000 euro in più rispetto alla 100 CV, e 2.650 rispetto alla 75 CV) ci si può togliere qualche soddisfazione alla guida; inoltre si beneficia del cambio a 6 marce (le altre due hanno 5 marce) con un vantaggio in termini di consumo e comfort quando si viaggia in autostrada. A proposito di consumo, bisogna proprio avere una mattonella al posto del piede per scendere sotto la soglia dei 18 km/l, e se si sta lontano dal traffico si tengono senza difficoltà medie superiori ai 20 km/l. Il dato dichiarato è di 27,8 km/l.

Anche il comportamento su strada asseconda la voglia di tenere un ritmo brillante; eppure la DS 3 1.6 BlueHDi 120 non è di quelle auto che ti fanno sobbalzare quando la strada non è un tavolo da biliardo. Monta cerchi da 18 pollici, eppure il comfort non ne risente, anzi, l’auto assorbe le irregolarità senza indugi. Un’altra freccia al suo arco è il motore silenzioso, mentre un difetto - se non ci fossero i sensori di parcheggio - è la visibilità posteriore, compromessa dai montanti voluminosi.

L’abitacolo della DS 3 è confortevole per quattro persone, ma all’occorrenza si può viaggiare in 5; ovviamente l’accesso non è dei più agevoli in quanto disponibile solo con carrozzeria a 3 porte. Senza infamia e senza lode il bagagliaio, con capacità di 285 litri.
 

QUANTO COSTA

24.550 euro è quanto serve per mettersi in garage la DS 3 1.6 BlueHDi 120 Performance Line. Un prezzo alto, ma giustificato dalle prestazioni dell’unità diesel top di gamma, dall’esclusività e dalla dotazione di serie di questa versione.

L’accessorio “must have” sulla DS 3 Performance Line è senza dubbio la vernice bicolore (350 euro pastello, 800 metallizzata e 1.000 perlata). Il navigatore GPS viene offerto con diversi pacchetti più o meno ricchi (e costosi), così come il sistema di frenata automatica d’emergenza in città (Active City Brake) che evita gli impatti alle velocità inferiori ai 30 km/h.


POSSIBILI ALTERNATIVE

Per trovare un’alternativa chic e sportiva come la DS 3 bisogna guardare alle piccole di segmento premium come la Mini Cooper D, che con il suo 1.5 diesel 3 cilindri da 115 Cv e 270 Nm offre prestazioni brillanti e consumi bassi come quelli della francese. Il prezzo di partenza è molto vicino a quello della DS 3, ma la dotazione di serie della Mini è essenziale, e per averla ricca è necessario mettere in conto una cifra ben più alta rispetto a quanto recita il listino.

Restando in famiglia, la Peugeot 208 è disponibile con lo stesso motore. Non è altrettanto personalizzabile né altrettanto elegante, in compenso ha una plancia più moderna, una posizione di guida meno infossata e un prezzo di listino più basso. La colorata e sbarazzina (ma meno curata nelle finiture) Citroen C3 con lo stesso motore diesel, invece, è disponibile solo nelle varianti da 75 e 100 CV.
 

A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca un’auto compatta, chic ed esclusiva. Con sole 3 porte non è il massimo della versatilità,  ma in quanto a prestazioni, comfort e consumi, con il 1.6 BlueHDi 120 CV passa a pieni voti. Sente un po’ il peso dell’età negli interni, mentre il suo look nell’allestimento Performance Line appare ancora grandioso.
 

PUNTI DI FORZA

- La Performance Line ha un look elegante e sportivo
- Il motore è brillante e per niente assetato


PUNTI DI DEBOLEZZA

- La console centrale è un po’ vecchiotta nello stile e nella funzionalità
- L’esclusività della DS 3 Performance Line si fa pagare

Autore: Michele Neri