Audi A3 Sportback G-Tron S-tronic, la prova della versione a metano

06-Giu-2018  
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Citroën C4 X

L’Audi A3 Sportback g-tron è la versione a metano della compatta premium dei quattro anelli. Non è economica da acquistare, ma il risparmio garantito dal gas è superiore - e non di poco - rispetto a un’auto a benzina.

COME SI PRESENTA

Se non fosse per i vari badge “g-tron” sparsi qua e là sulla carrozzeria, l’Audi A3 Sportback a metano non si distinguerebbe dalle versioni a benzina o diesel. Le differenze, d’altra parte, sono tutte sottopelle. La sua scorza contraddistinta da linee pulite e spigolose non ha ricevuto alcuna modifica rispetto alle versioni a benzina e diesel; tantomeno gli interni, minimali e curati come si addice a una creatura di Ingolstadt.

Salire a bordo di un’Audi A3 dà sempre una bella sensazione. La qualità percepita è di alto livello, i materiali della plancia appagano la vista e il tatto, e il disegno della plancia è pulito tanto quanto le lamiere della sua carrozzeria. Unico appunto: alcuni pulsanti, come quelli dedicati al ricircolo dell’aria e alle quattro frecce d’emergenza, sono molto piccoli, e lo schermo del sistema multimediale mostra i segni del tempo.

La strumentazione è il secondo indizio dell’alimentazione bi-fuel della A3 in questione. Sì, perché l’Audi A3 a metano non fa parte del gruppo delle monovalenti, che, per capirci, hanno un serbatoio della benzina d’emergenza. Quello della g-tron ha una capacità di 50 litri, dunque l’autonomia complessiva è smisurata (ben oltre 1.000 chilometri reali).

Oltre all’indicatore digitale della benzina posto sul lato del tachimetro, c’è anche quello del metano, sempre digitale, posizionato sul lato del contagiri. Inoltre il computer di bordo fornisce tutte le informazioni riguardo al consumo istantaneo, al consumo medio e all’autonomia sia a benzina sia a metano. 

Con l’Audi A3 g-tron non è possibile scegliere autonomamente di viaggiare a benzina. Il passaggio dal metano alla benzina, impercettibile, avviene solo quando termina la riserva di gas. Oltre all’avviso di riserva, il navigatore GPS della vettura vi chiede se portavi al distributore più vicino. Comodo no?

Il metano è contenuto nelle bombole in fibra di carbonio dalla capacità di 14,4 chilogrammi posizionate sotto il pianale. Con questo materiale, utilizzato al posto dell’acciaio, si risparmiano almeno una cinquantina di chili. Rispetto alla A3 a benzina la bilancia registra comunque circa 70 chili in più, mentre il bagagliaio perde un centinaio di litri di capienza, passando da 380 a 280.

COME VA

Bando ai pregiudizi: se chiedessi a un centinaio persone di provare l’Audi A3 g-tron, nessuna di loro si accorgerebbe di essere al volante di un’auto a metano, se non per le scritte sulla carrozzeria e per le spie che rivelano la quantità di gas nel serbatoio.

E la mia non è affatto sfiducia nel genere umano, semplicemente risulta impossibile percepire differenze, se non per la manciata di cavalli vapore che mancano all’appello rispetto alla A3 con motore 1.5 TSI a benzina. Anche perché quando si viaggia a metano le sensazioni sono esattamente le stesse di quando si viaggia a verde

Il motore della A3 g-tron S-tronic è il 1.4 TSI da 110 CV di potenza e 200 Nm di coppia. Che non è un mostro di potenza ma è incredibilmente elastico, silenzioso e pronto quanto basta per non farmi desiderare di essere al volante della versione turbodiesel. Anzi, per molti aspetti è anche meglio. Perché l’1.6 TDI da 116 CV sarà anche più ricco di coppia (250 Nm, dunque una cinquantina in più) ma per sua natura ha un range di utilizzo più ridotto e costringe a mettere mano al cambio più spesso. Passando ai numeri, la A3 a metano raggiunge i 197 km/h e copre lo 0-100 in 10,8 secondi.

Tra l’altro il rischio di stress è scongiurato grazie anche al cambio automatico a doppia frizione S-tronic, che nella modalità di guida “efficiency” snocciola una marcia dopo l’altra con dolcezza sfruttando la coppia del propulsore turbobenzina, la cui presenza alle orecchie è davvero discreta. Lo stesso S-tronic si dimostra molto rapido anche nella modalità sequenziale, volendo “giocare” con i paddle al volante, anche perché la A3 è una compatta con buone doti stradali e con uno sterzo pronto che consente di togliersi qualche soddisfazione alla guida, sempre in estremo risparmio.

Ed è proprio il risparmio l’obiettivo di chi acquista un’auto a metano, seppure di categoria premium come l’Audi A3. Anche rispetto alle versioni diesel, in quanto ai costi di percorrenza non c’è partita. Con la bellezza di circa 25 chilometri con un chilo di metano - consumo reale in percorsi perlopiù extraurbani - si possono raggiungere 350 km con un pieno. E stiamo parlando di un pieno da meno di 15 euro. Il problema, semmai, potrebbe essere reperire un distributore in certe zone d’Italia.

QUANTO COSTA

Il listino dell’Audi A3 g-tron parte da 27.200 euro con il cambio manuale e da 29.400 euro con l’automatico a doppia frizione S-tronic. Per la Business ci vogliono 30.000 euro, mentre per gli allestimenti top di gamma Design e Sport il prezzo è per entrambi di 31.000 euro. In linea, dunque, con quello della A3 1.6 TDI da 116 CV.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le alternative premium a metano semplicemente non ci sono. Nel segmento C, le altre auto disponibili anche a metano sono tutte del Gruppo Volkswagen, a cominciare dalla Golf per continuare con la Seat Leon e la Skoda Octavia.

A CHI SI RIVOLGE

A chi vuole conciliare il piacere di possedere un’auto d’immagine e curata nelle finiture con il risparmio offerto dal metano. L’importante è poter contare su uno o più distributori di metano nella propria zona.

PUNTI DI FORZA

  • L’Audi A3 g-tron non perde nemmeno un grammo di fascino rispetto alle altre versioni “tradizionali”
  • Il piacere di guida, complice anche il cambio S tronic, è sempre alto
  • I costi di percorrenza sono ridotti al minimo: meglio anche della versione diesel

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Il bagagliaio è più piccolo di 100 litri a causa delle bombole del metano sotto il pianale
  • Lo schermo del sistema multimediale ha dimensioni ridotte per il segmento
  • Anche nell’allestimento Sport, la dotazione va integrata: manca, ad esempio, la telecamera posteriore
Autore: Michele Neri