Patente A3: esami, costi e limiti di età

04-Gen-2024  
  • Patente A3: esami, costi e limiti di età
DS 4

La patente A3 per la moto (o patente A) consente di guidare motocicli senza limitazioni di cilindrata e di potenza, per questo motivo viene chiamata anche patente A senza limiti. Vediamo quali esami vanno sostenuti per conseguire la patente A3, i costi e i limiti di età.

INDICE
Esame teorico
Esame pratico
Quale moto per l’esame pratico
Limiti di età
Costi
Come prendere la patente A3 avendo la B?
Patente della moto senza esame di pratica

Cominciamo con ordine: i possessori di patente A o patente B conseguita prima dell’1 gennaio 1986 non devono sostenere alcun esame – né teorico né pratico – per poter guidare motocicli senza limite di cilindrata e potenza. Chi, invece, ha conseguito la patente A o B tra l’1 gennaio 1986 e il 25 aprile 1988 può mettersi alla guida di qualsiasi motociclo (anche in questo caso senza limiti) purché resti in territorio italiano; per recarsi all’estero in moto, invece, è necessario sostenere una prova pratica.

L’esame teorico per la patente A3 deve essere sostenuto solamente dai possessori di patente AM, mentre sono esonerati i possessori di patente A1, patente A2 e patente B: in tal caso è sufficiente sostenere esclusivamente l’esame pratico di guida.

L’esame teorico per la patente A3 prevede una scheda con 40 domande a quiz vero o falso (le domande sono esattamente le stesse previste per la patente B) che dev’essere completata entro un tempo massimo di 30 minuti dall’inizio della prova. Al fine del superamento dell’esame teorico sono consentiti un massimo di 4 errori.

Una volta registrata la domanda, l’esame teorico per la patente A3 deve essere sostenuto entro 6 mesi.

Una volta superato l’esame teorico viene rilasciato il foglio rosa, un’autorizzazione alla guida di motocicli senza limiti in strade poco frequentate e senza passeggeri con validità di 6 mesi. Dopo un mese dal superamento dall’esame teorico è possibile sostenere l’esame pratico.

L’esame pratico per la patente A3 consiste in due prove: una serie di esercizi da svolgere con la moto in un’area attrezzata e una prova su strada aperta al traffico, dove sarà importante rispettare rigorosamente le norme sulla circolazione stradale imposte dal Codice della Strada.

Gli esercizi da svolgere nell’area attrezzata sono quattro:

  1. slalom tra 5 coni disposti in linea retta con una distanza di 4 metri l’uno dall’altro;

  2. otto tra due coni disposti 8 metri l’uno dall’altro con uno spazio per curvare delimitato da 5 coni per lato posti alla distanza di 3,5 metri dal cono centrale (si formano angoli di 60°);

  3. passaggio in corridoio lungo 6 metri largo quanto la larghezza della moto più 30 centimetri;

  4. frenata, dopo rettilineo da percorrere in seconda marcia, con l’obiettivo di arrestare la moto con la ruota anteriore all’interno di 4 coni disposti a 1 metro tra loro che formano un quadrato.

L’esame pratico di guida per la patente A 3 deve essere sostenuto con un motociclo di cilindrata uguale o superiore a 600 cc, con potenza minima di 40 kW (54 CV) e un peso non inferiore ai 180 kg. È importante controllare tali caratteristiche sul libretto di circolazione prima di avviare le procedure per la patente A3 al fine di evitare sorprese il giorno dell’esame.

Attenzione agli scooter e a tutte le moto con il cambio automatico: se l’esame pratico viene sostenuto con un motociclo senza cambio manuale, la patente A3 sarà limitata esclusivamente alla guida di moto con cambio automatico.

In base alle norme in vigore fino al 18 gennaio 2013, era possibile conseguire la patente A3 dopo aver compiuto i 21 anni di età attraverso un esame teorico e uno pratico (solo pratico se già in possesso di patente B). Se invece il soggetto era in possesso di patente A2 (che oggi limita la possibilità di guidare moto con potenza massima 35 kW e rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg), il passaggio alla patente A3 avveniva in automatico dopo due anni.

Successivamente al 18 gennaio 2013, il limite di età per conseguire la patente A3 è passato a 24 anni; inoltre è stato eliminato il passaggio automatico da patente A2 a patente A3 dopo due anni dal suo conseguimento.

È però possibile conseguire la patente A3 prima dei 24 anni se il soggetto ha conseguito da almeno due anni la patente A2: in tal caso per passare alla patente A3 è comunque necessario sostenere un esame pratico di guida.

Il costo per conseguire la patente A3 in autoscuola è variabile (in linea di massima tra i 150 e i 300 euro), e su tale costo incide anche la quantità di guide che vengono effettuate.

Rivolgendosi direttamente agli uffici della Motorizzazione i costi scendono, ma è necessario qualche passaggio in più. Il primo è quello di recarsi in Motorizzazione per richiedere i bollettini da pagare e il modello TT2112, che è possibile trovare anche online.

Tale modello va compilato e riconsegnato in Motorizzazione dopo aver effettuato i due versamenti di 16,00 euro sul C/C 4028 (uno è per la prenotazione della prova pratica) e il versamento da 24 euro sul C/C 9001 a cui si aggiungono 1,80 euro di spese postali. È inoltre necessario portare due foto formato tessera con sfondo bianco e a capo scoperto, il certificato anamnestico non più vecchio di 3 mesi e doppia copia di un documento d’identità e del codice fiscale fronte-retro.

Anche senza passare da un’autoscuola, quindi, il costo per conseguire la patente A3 può variare in base al costo del certificato anamnestico e a quello delle fototessere: escludendo questi due fattori, si spendono 57,80 euro. I costi complessivi, tenendo quindi conto di visita medica e fototessere, potrebbero essere compresi tra i 90 e i 190 euro. Per risparmiare sulla visita medica è possibile recarsi dal medico dell’ASL.

Per tutti quelli in possesso della patente B e vogliono guidare moto di categoria superiore, devono prima conseguire la patente A1 oppure la A3. In questi casi non sarà necessario ripetere l'esame teorico, ma sarà sufficiente superare la prova pratica.

Con un decreto diventato legge nell'agosto 2022, la patente A3 si consegue attraverso la frequenza di un corso presso le autoscuole senza esame finale da parte dei titolari di patente A1 o A2. Per approfondire.

Autore: Redazione