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Volkswagen, ricariche lampo alla Pikes Peak

26-Giu-2018  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

In vista della Pikes Peak International Hill Climb, Volkswagen ha curato ogni dettaglio. Una delle sfide più complicate è stata l’ottimizzazione dei tempi di ricarica della batteria della I.D. R Pikes Peak. In casi di emergenza, infatti, la cronoscalata può venir interrotta. L’auto deve quindi essere riportata alla partenza e ricaricata, il tutto nel giro di 20 minuti.

DALLE CORSE ALLA PRODUZIONE

20 minuti: è questo l’intervallo di tempo a disposizione dei team che partecipano alla cronoscalata più famosa al mondo per rigenerare le batterie delle auto in gara. “Questo tempo è stato un fattore cruciale quando abbiamo configurato la batteria della I.D. R Pikes Peak”, ha affermato Francois-Xavier Demaison, Direttore Tecnico della Volkswagen Motorsport. La I.D. R Pikes Peak Volkswagen è in grado di erogare una potenza di 500 kW (680 CV). Si tratta del primo veicolo full electric da competizione del marchio tedesco. Fondamentale è stato l’apporto dell’e-mobility di Wolfsburg. Ed è qui che in un futuro non troppo lontano la Casa svilupperà le auto della gamma I.D.

PIÙ RAPIDA DELLA F.1

La difficoltà della ricarica è doppia: va evitato qualsiasi surriscaldamento e ci si deve assicurare che tutte le celle siano rigenerate in modo uniforme. La scelta finale è caduta su una batteria agli ioni di litio che sulla vettura è stata posizionata in 2 blocchi, accanto e dietro l’abitacolo. Diversamente da quanto avviene di solito per un mezzo elettrico, i tecnici si sono concentrati sulla massima potenza erogata dal propulsore, più che sull’autonomia dello stesso. La I.D. R Pikes Peak è capace addirittura di prestazioni superiori a una monoposto di Formula 1, passando da 0 a 100 km/h in 2,25 secondi.

TEMPERATURE PROIBITIVE

Per ricaricare la doppia batteria nel minor tempo possibile Volkswagen ha utilizzato 2 sistemi di ricarica in contemporanea: “La corrente di ricarica bassa limita lo sviluppo di calore. La grande incognita è la temperatura dell’aria nel paddock. Persino a giugno, alla Pikes Peak la temperatura può precipitare vicino allo zero. Ma le squadre potrebbero anche trovarsi a dover affrontare l’afa estiva. La temperatura ideale per le batterie è di 30° Celsius. Se necessario, le batterie della I.D. R Pikes Peak possono essere raffreddate con dell’aria. Tuttavia, il raffreddamento non deve essere troppo forte durante il processo di ricarica rapida, per non creare condensa”, ha dichiarato il Responsabile Elettronica e Impianto Elettrico della Volkswagen Motorsport, Marc-Christian Bertram.

GLICERINA PER IL GENERATORE E... IL CAFFÈ

Ulteriore aspetto da risolvere è stata la produzione dell’energia con la quale attivare i caricatori. Il campo base della corsa americana si trova a 2.800 m di altezza ed è quindi necessario usare un generatore. Ma questo non funziona con il gasolio, bensì con il glicerolo. Si tratta di un liquido che brucia senza produrre emissioni dannose o residui: “Il generatore a glicerolo alimenta sia la I.D. R Pikes Peak con elettricità sostenibile durante le sessioni di prova e la gara, sia tutti i dispositivi elettronici. Dai computer degli ingegneri, alla macchina del caffè...”, ha chiosato Bertram.

Autore: Francesco Bagini