Suzuki Arena: la serata del 4 ottobre con i miti della musica

29-Set-2023  
  • Suzuki Arena 2023
  • Suzuki Arena 2023 foto
  • Suzuki Arena 2023 immagine
  • Suzuki Arena 2023 verona
DS 4

Ho partecipato all’ultima serata del Suzuki Arena, l’imperdibile appuntamento all’Arena di Verona con i grandi con la grande musica italiana e internazionale sostenuta da Suzuki. Gli artisti? Si sono alternati stranieri e italiani con pezzi che vanno dagli anni ’60 ai 2000. 

Vi racconto, in brevi punti, com’è andata la serata condotta da Amadeus che sarà trasmessa in prima serata su Rai1 mercoledì 4 ottobre.

INDICE
La serata trasmessa il 4 ottobre 2023 su rai1 
Il contesto
Il programma delle altre serate

Presentatore: uno spumeggiante Amadeus, brillante e mai sopra le righe, con qualche uscita divertente anche fuori dalle telecamere (nei momenti in cui va in onda la pubblicità, per capirci).

Natalie Imbruglia: una garanzia. Il successo internazionale Torn del 1997 è ancora incredibilmente attuale, e lei si muove sul palco proprio come 26 anni fa. Oltre a Torn ha cantato altre sue canzoni, sempre in modo irreprensibile. La best della serata.

George McCrae: la sua"Rock Your Baby rappresenta alla perfezione la dance romantica e raffinata degli anni ’70. I più giovani non la conosceranno, ma ha un sound avvolgente e molto piacevole.

Stadio: non li conoscevo (come band, alcune canzoni le avevo già sentite), e mi hanno stupito. Il gruppo italiano scelto da Verdone per la colonna del suo fil m dell’’83 Acqua e Sapone. Il sound è tipicamente anni ’80, iconico e coinvolgente. Belli anche gli altri pezzi cantati dal gruppo.

Alexia: la sua "Hu La La La” mi aveva, a dir poco, “stufato”. Ma vederla live, così piccola di statura e così potente vocalmente, è stato forte. E la pausa di 26 anni da quell’estate in cui era un tormentone ha aiutato. Alexa è una vera potenza, con la sua voce soul. Potrebbe cantare grandi canzoni.

Valeria Rossi: a proposito di tormentoni, niente ha tormentato le persone come la sua ”Tre parole” nel 2001. Risentirla dopo oltre 20 anni, come nel caso di “Hu La La La”, è stato bello. La sua voce è pulita, dolce, femminile.

Howard Jones: un’icona degli ani Ottanta premiata e ricordata soprattutto per il singolo dance “What Is Love?”, che si piazza al secondo posto delle classifiche britanniche ma si sente (o meglio, si sentiva) in ogni angolo del mondo. Vocalmente non memorabile né perfetto, ma molto evocativo e coinvolgente. Abbigliamento top.

Mal: il cantante inglese naturalizzato italiano - ma con un accento inglese che lo fa sembrare la parodia di se stesso - non è certo il mio genere. Ma le sue mosse sul palco e la sua capigliatura identica a quella del 1977 in cui usciva "cavallo del West” lo rendono magnetico.

Whigfield: la cantante danese, celebre per il pezzo dance anni ‘90 "Saturday Night", la conosc bene perché avevo una compilation (Yabba-Dabba-Dance!) in cui c’era. Che dire, pezzo spensierato e che ti fa muovere, con una voce ultra femminile e una presenza scenica niente male. Da lontano i 53 anni di Sannie Charlotte Carlson non si vedono affatto: il suo fisico sembra quello di una trentenne.

Pino D’Angiò: adoro il sound funky di "Ma quale idea”, pezzo del 1980 senza tempo attuale come pochi altre canzoni dell’epoca. Oltre al sound coinvolgente e alla sua voce calda, Pino D’Angiò si distingue per l’ironia del suo testo. Una delle mie preferite della serata.

Michele Zarrillo: il cantautore italiano dal sound romantico e malinconico non è il mio genere, ma è senza dubbio bravo, e lo dimostra la sua lunga carriera.

Cecilia Gayle: l’Arena di Verona si scatenava mentre la Gayle cantava "El Pam Pam” e “El Ttipitipitero”. Io, probabilmente, ero l’unico seduto. Senza dubbio non è il mio genere.

The Show: a quanto pare, la tribute band degli ABBA più quotata dagli ABBA stessi, che si sciolsero nel 1982. Pensate che nel 2000 gli fu proposto un riunirsi per un tour di 100 concerti in cambio di un compenso pari a un miliardo di dollari, ma rifiutarono "per non deludere i fan”. I The Show, in ogni caso, cantano come gli ABBA.

Eiffel 65: con "Blue (Da Ba Dee)”, si sono fatti riconosce nella scena dance mondiale. Restando sul genere ho preferito Whigfield, ma gli Eiffel sono un’icona italiana e piacciono, più o meno, a tutti.

Lo spettacolo di Arena Suzuki è sempre preceduto in TV da una pillola di Anteprima con Amadeus e la Suzuki S-Cross 1.5 Hybrid 140 volt 4x4 Allgrip protagonisti. E insieme ad Amadeus c’è anche il Dj della “Suzuki Console” Massimo Alberti.
L'Arena di Verona, in ogni caso, è già di suo un grande spettacolo.

Volete recuperare le altre serate su Rai Play? Ecco il programma degli altri due appuntamenti già trasmessi su Rai1 in prima serata.

23 settembre 2023

  • Simple Minds con "Don't You (Forget About Me)"
  • Trevor Horn (The Buggles) con "Video Killed The Radio Star"
  • Paola & Chiara con "Vamos A Bailar"
  • Haddaway con "What Is Love"
  • Alan Sorrenti con "Figli delle stelle"
  • Captain Sensible con "Wot"
  • Las Ketchup con "Aserejé"
  • Irene Grandi con "Bruci la città"
  • Tavares con "More Than A Woman"
  • Doctor & The Medics con "Spirit In The Sky"
  • Iva Zanicchi con "Zingara"
  • Rednex con "Cotton Eye Joe"
  • Adriano Pappalardo con "Ricominciamo"
  • The Sugarhill Gang con "Rapper's Delight"
  • Renga Nek con “Angelo” e “Laura non c’è”

27 settembre 2023

  • Kool & The Gang con "Celebration"
  • Gala con "Freed From Desire"
  • Lorella Cuccarini con "La notte vola"
  • Jimmy "Bo" Horne con "Gimme Some"
  • Blue con "One love"
  • Le Vibrazioni con "Dedicato a te"
  • Plastic Bertrand con "Ça Plane Pour Moi"
  • Amedeo Minghi con "1950"
  • Mietta con "Angeli noi"
  • Haiducii con "Dragostea Din Tei"
  • Orietta Berti con "Fin che la barca va"
  • Ice Mc con "Think About The Way"
  • The Rubettes con "Sugar Baby Love"
  • Jalisse con "Fiumi di parole"
  • Laid Back con "Sunshine Reggae"
Autore: Michele Neri