Seat, una guida per chi va in vacanza in auto

02-Ago-2019  
  • Seat, una guida per chi va in vacanza in auto
DS 4

Qual è l’alimentazione migliore per affrontare un lungo viaggio in auto? Quante calorie al giorno comporta la guida? Quali sono gli alimenti da evitare prima di mettersi al volante? Un guidatore disidratato è pericoloso come chi guida sotto effetto di alcool? A tutte queste domande risponde Seat, che ha redatto una guida per coloro che sono pronti a partire in auto per le vacanze.

UN’ALIMENTAZIONE INADATTA PUÒ PROVOCARE SONNOLENZA

Il prossimo fine settimana è stato bollato con il famigerato ‘bollino nero’. Molti italiani sono pronti a partire per le località di vacanza con la propria automobile. È dunque bene prestare attenzione ai consigli di Seat. Innanzitutto partiamo dal pre viaggio. Un’alimentazione inadatta può provocare sonnolenza, fatica, nervosismo o fastidi di stomaco che incidono sulla concentrazione. Mari Carmen López, medico di Seat Cars, spiega: “Il classico ora mi passa non funziona; quando ci si mette alla guida bisogna sentirsi in forma al 100% ed essere, anche grazie all’alimentazione, in una situazione di comfort ottimale”.

DOPO PRANZO IL RENDIMENTO DIMINUISCE DEL 10%

Quante chilocalorie richiede la guida? Non molte. Al volante il guidatore ha un dispendio energetico che va dalle 1.000 alle 1.300 kcal, lo stesso di quando si sta a riposo. Perciò quando si deve affrontare un viaggio in auto, è sufficiente una dieta di 2.000 / 2.500 kcal al giorno. Però, ammonisce la Dott.ssa López, “non bisogna mai mettersi alla guida a stomaco vuoto, perché ciò potrebbe causare cali di zuccheri o giramenti di testa. Inoltre, la sensazione di fame incide sulla concentrazione, perché pensiamo ad altro”. Allo stesso modo è bene evitare pasti abbondanti perché provocano sonnolenza, pesantezza di stomaco, acidità e altri fastidi che possono alterare la capacità di concentrazione. È dimostrato, per esempio, che dopo pranzo il rendimento diminuisce del 10%. Quindi Seat suggerisce di fare dei piccoli spuntini e, dopo il pasto principale, fare una passeggiata di 15 minuti o riposare un momento.

ATTENZIONE AL MENÙ

Giunti all’agognato Autogrill evitiamo fritti, insaccati, salse e cibi piccanti. Anche pasta, riso e legumi sono sconsigliati durante il viaggio perché provocano pesantezza di stomaco. Inoltre, questi cibi vengono assorbiti rapidamente, per cui il senso di sazietà che sono in grado di dare dura poco. Attenzione anche agli agrumi, alla cipolla e al pomodoro: se assunti in eccesso possono causare acidità di stomaco.

NIENTE BEVANDE ENERGETICHE

Secondo un recente studio dell’Università di Loughborough e dell’European Hydration Institute, chi non è idratato alla guida si comporta come chi ha una quantità di alcool nel sangue pari a 0,8 g/l, ossia come dopo 4 o più bicchieri di vino. Sbandamenti, riflessi rallentati e rischio di oltrepassare la linea della carreggiata sono gli effetti dovuti alla disidratazione, che può comportare giramenti di testa, vomito e, nei casi più gravi, svenimento. Meglio quindi fare soste anche per bere acqua, combinata se proprio si desidera a qualche succo o bibita. Quanto alla caffeina, la Dott.ssa di Seat afferma: “2 o 3 caffè al giorno possono essere d’aiuto per restare attivi, ma non di più, perché causerebbero nervosismo”. Le bevande energetiche invece sono assolutamente sconsigliate.

O MANGI O GUIDI

In Europa nella maggior parte dei casi non è vietato mangiare o bere mentre si è alla guida. Eppure si tratta di 2 attività che possono comportare distrazioni e limitare la libertà di movimento. Un altro studio universitario ha dimostrato che il tempo di reazione mentre si sta mangiando si riduce fino al 44%. Per questo è un comportamento passibile di sanzione: per esempio in Spagna si rischia una multa di 200 euro, mentre nel Regno Unito di 100 sterline con la decurtazione aggiuntiva di 3 punti della patente.

LA DIETA DEL BUON AUTOMOBILISTA

Infine, dopo tante prescrizioni e divieti, come comportarsi a tavola prima di un lungo viaggio? La Dott.ssa López consiglia la seguente dieta, poiché apporta i nutrienti necessari e nel contempo, essendo leggera, facilita la digestione. Per colazione 2 toast con prosciutto cotto o formaggio, frutta, caffè o the. Per lo spuntino di metà mattina l’ideale è un panino vegetariano e acqua. A pranzo insalata, carne o pesce alla piastra o al forno, frutta. Da bere acqua e caffè o the. Come merenda ancora della frutta, yogurt e acqua.

IN TOSCANA CON 15 EURO AL VOLANTE DELLA ARONA TGI

Ok, le regole le abbiamo recepite; ma se ancora siamo indecisi sulla meta da raggiungere, Seat consiglia un itinerario, suggestivo quanto economico, se effettuato al volante di una Seat Arona a metano. Seat ha percorso 360 km, da Firenze a Orbetello, con soli 14,96 euro di carburante. Il propulsore a metano ha permesso di risparmiare fino al 50% di carburante e di ridurre le emissioni di CO2 del 25% rispetto alla benzina. La Toscana è terra di cultura, buon cibo e panorami mozzafiato. La Arona TGI, spinta da 3 bombole con una capienza totale di 13,8 kg, è partita alla volta di Firenze, culla del Rinascimento e Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Verso sud, a 60 km da Firenze, la Arona è arrivata a San Gimignano, conosciuta come la ‘Manhattan medievale’ per il suo skyline inconfondibile. Il viaggio è proseguito in tranquillità, potendo contare su 1.300 distributori di metano presenti in Italia. Il nostro infatti è  il Paese europeo che vanta l’infrastruttura per il metano più capillare d’Europa, e il numero di stazioni di rifornimento è in continua crescita.

Si è poi passati alla Val d’Orcia, dall’aspetto quasi lunare. La più piccola Suv di casa Seat si è trovata a proprio agio tra le tante curve di queste strade. Grazie ai 282 litri di capacità del bagagliaio è stato possibile portare tutto il necessario per un viaggio a tappe. Dopo una visita a Montepulciano, siamo arrivati a San Quirico d’Orcia con i suoi Horti Leonini, per ritrovarsi immersi nella natura in un giardino da sogno. Anche la nostra Arona TGI ha un animo ‘green’, grazie al taglio di emissioni di CO2 del 25% rispetto a un motore benzina. Orbetello, la tappa finale, è ancora oggi uno dei luoghi più vergini d’Italia dal punto di vista naturalistico. Fine del viaggio: la nostra Arona a metano ci ha fatto risparmiare circa la metà rispetto a un viaggio effettuato con un’auto a benzina.

Autore: Francesco Bagini