Enyaq, ecco il nome della prima Suv elettrica Škoda

13-Feb-2020  
  • Enyaq, ecco il nome della prima Suv elettrica Skoda
DS 4

Škoda elettrifica integralmente una Q. Il marchio boemo del Gruppo Volkswagen infatti ha la caratteristica di denominare le sue Suv con parole che finiscono con la lettera Q. Nel 2020 Škoda è pronta a entrare nell’elettromobilità con la Suv Enyaq.

L’ORIGINE E IL SIGNIFICATO DEL NOME ‘ENYAQ’

La prima Suv di serie 100% elettrica della Casa boema nasce sulla piattaforma modulare elettrificata MEB del Gruppo Volkswagen. Il nome termina per ‘Q’ e inizia con la ‘E’, la lettera per antonomasia delle vetture a batteria. Enyaq deriva dal termine irlandese ‘enya’, che significa ‘fonte di vita’. Questa parola proviene dal gaelico irlandese ‘Eithne’, che può essere tradotto con i concetti di ‘essenza’, ‘spirito’ o ‘principio’. Per Škoda dunque la nuova Škoda Enyaq rappresenta l’inizio di una nuova era: l’era dell’elettromobilità.

SI ALLARGA LA GAMMA SUV ŠKODA

La Škoda Enyaq si andrà così ad aggiungere alla gamma Suv Škoda, composta da: Škoda Kodiaq, Škoda Karoq e Škoda Kamiq. Tutti questi nomi derivano invece dalla lingua del popolo Inuit, abitante delle regioni settentrionali del Canada e della Groenlandia.

LA PRIMA DI OLTRE 10 MODELLI ELETTRIFICATI ‘ŠKODA IV’

La Enyaq sarà il primo veicolo prodotto in serie da Škoda basato sulla piattaforma modulare elettrificata MEB del Gruppo Volkswagen. Inoltre la Suv sarà la prima di oltre 10 modelli elettrificati che verranno lanciati sotto il sub-brand di Škoda iV. La decina di nuove vetture sarà svelata entro la fine del 2022.

UN INVESTIMENTO DI 2 MILIARDI DI EURO ENTRO IL 2021

Entro il 2025 la Casa punta a registrare il 25% delle vendite interne di veicoli e modelli interamente elettrici oppure plug-in hybrid. Škoda infatti investirà 2 miliardi di euro entro il 2021 per sviluppare modelli elettrici e un ecosistema interconnesso per soluzioni di mobilità ecocompatibili. La Enyaq è il secondo modello elettrico Škoda dopo la Škoda CitigoE iV.

Autore: Francesco Bagini