Mercedes-Benz Italia riparte con l’hashtag #restartyourengine

30-Apr-2020  
  • #restartyourengine
DS 4

Da lunedì 4 maggio partirà la Fase 2 dell’emergenza Covid-19: una tanto aspettata - quanto delicata - ripresa di una vita meno isolata che prevede la riapertura di alcune attività, tra le quali la vendita delle automobili. Le concessionarie riapriranno i battenti, e i cittadini potranno visitarle, seppure con qualche limitazione.

Sarà possibile, dunque, tornare ad acquistare auto.

Le regole da rispettare non mancano: non è possibile recarsi in una concessionaria al di fuori della propria regione, si deve percorrere il tragitto più breve per raggiungerle, è obbligatorio indossare la mascherina quando si entra in un esercizio commerciale, e saremo tenuti a mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone. Inoltre è necessario avere con sé l’ultima autocertificazione compilata.

Ma come ha deciso di gestire la Fase 2 un brand premium come Mercedes-Benz Italia?

Innanzitutto non manca l’appeal di una gamma rinnovata. Le ultime novità sono le due SUV compatte GLA e GLB, simili nel prezzo ma diverse nello stile e nelle dimensioni (e le SUV rappresentano, oggi, il 35% delle vendite del marchio di Stoccarda).

E poi sono previsti degli inediti strumenti finanziari che dovrebbero consentire di posticipare in un secondo momento il pagamento delle rate, oppure partire con rate molto basse. Ci si augura, poi, in un ritorno degli incentivi governativi per l’acquisto di auto nuove meno inquinanti, meglio ancora se non strettamente legato al tipo di motorizzazione.

Il periodo di fase 1 è stato drammatico per il settore automotive (e non solo): dalle stime di Unrae, il calo nell’anno dovrebbe essere del 30%, che tradotto significa 1 milione e 300 mila auto in meno. Mercedes-Benz ha fatto registrare record per quanto riguarda i contatti online, che non si traducono in vendite ma riducono gli ingressi nel punto vendita prima della firma del contratto.

Il Presidente di Federauto Adolfo Stefano Cosentini, ospite d’onore nella conferenza di Mercedes-benz Italia, ha dichiarato che dal Governo non si pretendono sussidi e indennità di licenziamento, ma incentivi volti alla ripresa del settore, tra i quali dei bonus sulle auto con emissioni di CO2 dai 61 ai 95 g/km (non rivolto esclusivamente alle elettriche, per intenderci), e altrettanti per smaltire gli esemplari in pronta consegna. 

A questo si aggiungono altre due richieste: l’eliminazione, almeno per quest’anno, dei malus legati alla CO2, e la detraibilità dell’IVA, come già avviene in altri Paesi dell’Unione Europea.

Autore: Michele Neri