Kia e AC Monza: “insieme per vincere”

17-Feb-2020  
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DS 4

Kia e AC Monza uniscono le forze e danno vita ad un progetto in collaborazione con l’ospedale di Desio dedicato ai bambini ricoverati nel reparto di neuropsichiatria.
L’Associazione Calcio Monza (di proprietà di Fininvest e quindi di Silvio Berlusconi dal 2018), si è unita Kia per rendere più bella la sezione UONPIA, ovvero l’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Si tratta di una delle strutture neuropsichiatriche più importanti del territorio e che, grazie al lavoro svolto da giocatori dell’AC Monza, ora ha un aspetto decisamente accogliente.

I calciatori, infatti, durante la notte si sono armati di utensili e di fantasia per dipingere le pareti della sala d’attesa a tema calcistico, con disegni e figure, hanno anche installato un calcio balilla personalizzato, oltre ad aver disposto i cuscini “del Monza” da stadio sulle sedie e ad aver dipinto il pavimento come un vero campo da calcio.

L'Amministratore Delegato di Kia Motors Company Italy, Giuseppe Bitti, si è espresso al riguardo: “Siamo molto felici di poter dare il nostro piccolo contributo a una causa tanto importante per il territorio di Monza e Brianza, ancor più se con questo gesto a beneficiare sono i piccoli pazienti dell’UONPIA. Ogni anno Kia è molto attenta a non far mancare il proprio sostegno a realtà virtuose attive nel campo della solidarietà e anche per il 2020 questo non è che l’inizio di un anno che si preannuncia molto importante sotto questo punto di vista”.

Adriano Galliani ha dichiarato: “Ringraziamo il nostro main partner Kia Motors Italia per averci coinvolto in questo progetto che si sposa perfettamente con i valori di AC Monza. Con questa iniziativa andiamo a rafforzare ulteriormente il nostro rapporto con la provincia di Monza e Brianza fiduciosi che i nuovi allestimenti a tinte biancorosse possano portare sorrisi ai piccoli pazienti dell’ospedale”. “Rendere più gradevole l’ambiente in cui si ricevono le cure – ha concluso il Direttore Generale della ASST di Monza, Mario Alparone – può contribuire a ricreare un luogo più familiare, restituendo ai piccoli pazienti l’aspetto terapeutico sotto forma di aspetto “ludico”.

Autore: Francesco Neri