Incentivi auto impianti GPL e Metano 2023: tutto quello che bisogna sapere

20-Dic-2022  
  • Incentivi auto impianti GPL e Metano 2021
DS 4

In passato gli incentivi sulle auto a GPL o a metano erano consistenti, e riguardavano sia le vetture con impianto “di fabbrica”, ovvero installato dalla casa durante la fase di produzione, sia l’installazione dell’impianto aftermarket.

Nel 2023 gli incentivi auto dedicati agli impianti GPL o metano non sono stati stanziati. Questo non significa, però, che molti modelli a gas non rientrino negli incentivi. Come si fa, dunque, a sapere quali sono le auto che possono godere dell’ecobonus?

INDICE
Incentivi auto GPL e metano 2023: ecco come funziona
Condizioni sine qua non per ottenere gli incentivi
Ammontare e validità dell'ecobonus NEL 2023
Incentivi: quanto valgono con e senza rottamazione
Incentivi auto regionali
L'ecotassa: il "bonus malus" sull'acquisto dell'auto
Ecotassa: come e quando pagare
Incentivi veicoli commerciali elettrici

Per capire se l’auto desiderata rientra negli incentivi e a quanto ammonta il bonus, basta guardare in quale fascia di emissioni di CO2 (anidride carbonica) rientrano.
Non importa, dunque, con quale combustibile sia alimentata l'auto: gli incentivi dedicati a determinati carburanti non sono più in vigore, e pare che non lo saranno per tutto il 2023.

Per ottenere il bonus statale, le auto devono rispettare queste caratteristiche:

  1. Rientrare nelle fasce di emissioni indicate
  2. Rispettare la normativa antinquinamento Euro 6 (o successive)
  3. Non avere un prezzo superiore ai 61.000 euro.

Gli incentivi dipendono esclusivamente dai tre parametri suddetti.

Non importa, dunque, che l’auto sia a benzina, diesel, gpl, metano o ibrida: l’ammontare dell’incentivo dipende esclusivamente dalle emissioni di CO2. Ma non partiranno dall'inizio dell'anno, in quanto è necessario un decreto attuativo.

Il Governo ha stanziato, nell'anno in corso, 420 milioni di euro in incentivi auto, da suddividere in base alla fascia di emissioni. La validità era fino al 30 giugno per per la fascia che va da 61 a 135 g/km di CO2 e fino a fine anno per quelle da 0 a 60 g/km di CO2.

Nel 2023 saranno stanziati dei fondi per velocizzare il rinnovo del parco auto circolante, ed è probabile che andranno preso esauriti, specie quelli dedicati alle auto della fascia da 61 a 135 g/km di CO2, per le quali sono stati stanziati 150 milioni di euro. 

Da 0 a 20 g/km di CO2: incentivi auto elettriche

Le auto che rientrano in questa fascia di emissioni sono, in genere, quelle 100% elettriche.
L’incentivo senza rottamazione ammonta a 3.000 euro, con rottamazione a 5.000 euro. 

Il bonus si fa più consistente se il richiedente ha un reddito inferiore a 30.000 euro, e passa da 3.000 a 4.500 euro senza rottamazione e da 5.000 a 7.500 euro con la rottamazione di un veicolo precedente all'omologazione Euro 5.

Il prezzo massimo della vettura dev'essere di 42.700 euro, ovvero 35.000 euro più IVA.

Da 21 a 60 g/km di CO2: incentivi auto ibride plug-in

Le auto che rientrano in questa fascia di emissioni sono, in genere, quelle ibride plug-in, ovvero le ibride con batteria ricaricabile alla spina.
L’incentivo senza rottamazione ammonta a 2.000 euro, con rottamazione a 4.000 euro.

Anche in questo caso l'ammontare dell'incentivo aumenta a 3.000 euro senza rottamazione e 6.000 euro con la rottamazione per i soggetti con reddito inferiore a 30.000 euro.

Il prezzo massimo della vettura dev'essere di 54.900 euro, ovvero 45.000 euro più IVA.

Da 61 a 135 g/km di CO2: benzina, diesel, gpl, metano, ibride

In questa fascia rientrano, tra le tante, anche molte auto a GPL e a metano. Si tratta della fascia più richiesta, tanto che nel 2022 gli incentivi sono andati esauriti a metà anno, nel mese di giugno.

L’incentivo, in questo caso, c’è solo con rottamazione, e ammonta a 2.000 euro.

Il prezzo massimo della vettura dev'essere di 42.700 euro, ovvero 35.000 euro più IVA.

Agli incentivi statali si aggiungono gli incentivi auto regionali. Vediamo quali sono e a quanto ammontano.

  • Lombardia: con 18 milioni di euro negli anni passati, la Lombardia era al primo posto tra le regioni impegnate per il cambio del parco auto circolante. I fondi si sono esauriti, dunque per il 2023 non sono previsti incentivi auto regionali.
  • Piemonte: 250 euro di bonus rottamazione di un veicolo inquinante, erogato anche senza l’acquisto di una nuova auto, e incentivi da 2.500 a 10.000 euro in base alla fascia delle emissioni di CO2. Sono inoltre previsti incentivi da 2.000 a 4.000 euro per la sostituzione di ciclomotori, 150 euro per l’acquisto di una bici (1.000 euro se a pedalata assistita).
  • Emilia Romagna: stanziati 3 milioni di euro per incentivi all’acquisto di auto ibride. Sì, solo ibride: non elettriche, non diesel, né GPL e metano. Si recupera al massimo 573 euro in 3 anni (191 euro all’anno).
  • Friuli Venezia Giulia: stanziati 4 milioni di euro per incentivare l’acquisto di un’auto nuova, km 0 o usata (massimo 2 anni) in caso di rottamazione di una vettura Euro 4 o inferiore. Il contributo è di 3.000 euro per auto a metano, 4.000 per auto ibride, 5.000 euro per auto elettriche. Se l’auto è usata, il contributo è di rispettivamente 1.500, 2.000 e 2.500 euro.

L’intenzione del Governo è quella di incentivare l’acquisto di auto a basso impatto ambientale e scoraggiare quello di auto inquinanti. Nel 2023, dunque, resta la famigerata ecotassa da pagare una tantum - al momento dell’acquisto - che varia in base alle emissioni:

  • da 191 a 210 g/km di CO2: 1.100 euro
  • da 211 a 240 g/km di CO2: 1.600 euro
  • da 241 a 290 g/km di CO2: 2.000 euro
  • Oltre 290 g/km di CO2: 2.500 euro

Il pagamento dell'ecotassa va fatto dal  proprietario entro il giorno di immatricolazione del veicolo. Può anche essere fatto dalla concessionaria per conto del cliente, che provvederà a rimborsare il costo sostenuto che, per inciso, è escluso da IVA.

Come si paga l'ecotassa?
Proprio come il superbollo: attraverso un modello F24, nella sezione Erario, lettera A, codice tributo 3.500. Nel modello vanno inseriti i dati di chi effettua il versamento, il numero di telaio dell'auto, l'anno di immatricolazione, e l'anno di riferimento.

Gli incentivi dedicati ai veicoli commerciali elettrici con immatricolazione N1 e N2 sono rivolti alle persone giuridiche, ovvero alle attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi, e prevedono la rottamazione di un veicolo commerciale con omologazione inferiore a Euro 4.

L'ammontare degli incentivi è pari a 4.000 euro per veicoli N1 fino da 1,5 tonnellate, 6.000 euro per i veicoli N1 superiori da 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate, 12.000 euro per veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate, e 14.000 euro per i veicoli N2 da 7 tonnellate fino a 12 tonnellate.

Autore: Michele Neri