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Alfa Romeo Golf Challenge, l'ultima tappa del torneo

12-Ott-2018  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

Alfa Romeo si da al golf. Si è disputata a Tolcinasco l’ultima tappa dell’Alfa Romeo Golf Challenge, durante la quale i giocatori hanno potuto provare 3 pezzi pregiati della Casa del Biscione: Stelvio, Giulia e la 4C.

DUE REALTÀ PREMIUM

Lo scorso fine settimana presso il Golf Club milanese Castello di Tolcinasco si è svolta l’ultima tappa italiana dell’Alfa Romeo Golf Challenge. Il marchio del Gruppo FCA ha sposato lo sport del golf, dove equilibrio e performance si uniscono in una cornice appassionata ed elegante. L’appuntamento di Tolcinasco è stato l’8° italiano, dopo Roma, Siracusa, Vicenza, Verona, Cervia e Cherasco. Ma le gare del torneo ‘alfista’, che è internazionale, sono 40. Francia, Regno Unito, Germania e Spagna sono infatti le altre nazioni che organizzano le altre prove. I giocatori coinvolti quest’anno sono stati oltre 4.000, rispetto ai 2.500 della scorsa edizione. I migliori golfisti dei 5 Paesi si incontreranno prossimamente per una sfida finale.

PROVE SU STRADA DEL MEGLIO DELLA GAMMA

Rispetto allo scorso anno l’Alfa Romeo Golf Challenge è cresciuto: 30 erano le tappe del torneo nel 2017, 40 quelle del 2018. E nel 2019 gli organizzatori garantiscono che l’evento si amplierà ulteriormente. È dunque un’occasione importante per il marchio di Arese per poter mettere in mostra e far provare su strada le ultime novità di prodotto. In questo tour, a fianco dei verdi green, hanno sfrecciato la Giulia e la Stelvio, entrambe anche in versione Quadrifoglio, e la sportiva 4C. La berlina sportiva ha stupito per la sua bellezza e la sua dinamicità; la prima SUV nella storia di Alfa Romeo è anche la più premiata e la più prestazionale del segmento; mentre la biposto è icona del DNA ‘corsaiolo’ di Alfa Romeo. Le versioni marchiate con il Quadrifoglio hanno fatto conoscere il meglio della gamma dal punto di vista tecnico e tecnologico, a cominciare dall’eccezionale motore 2.9 V6 Bi-Turbo benzina da 510 CV.

Autore: Francesco Bagini