Le auto della Polizia più belle e potenti

05-Lug-2012  

Le auto della Polizia di Stato vengono scelte in base al prezzo che le case automobilistiche propongono per una flotta destinata alla Polizia. Viene indetto un bando di gara per l’appalto dove vengono specificate le caratteristiche delle auto richieste e i servizi di manutenzione offerti, ma ci sono dei casi in cui le auto in questione non sono le solite che vediamo quotidianamente nelle strade; vediamo le auto più belle e potenti della Polizia.

E’ il caso della Lamborghini Gallardo, supercar regalata dalla Casa di Sant’Agata Bolognese in occasione del 152° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Dotata di un potente 5.0 litri V10 da 520 cv, che la spinge fino ad una velocità massima di 310 km/h, la Lamborghini Gallardo della Polizia è allestita con la dotazione specifica per la Polizia Stradale che include un kit di pronto intervento, un contenitore per il trasporto di organi e di plasma, un sistema per il riconoscimento delle targhe e un sistema di videoregistrazione di quello che succede in strada.

Anche in Germania la Polizia di Stato è in possesso di una delle auto della Polizia più belle e potenti in circolazione. Si tratta di una Porsche 911 Carrera S preparata da TechArt, capace di raggiungere i 297 km/h e di accelerare da 0-100 km/h in 4,7 secondi. Come se non bastasse la Polizia tedesca è anche in possesso di una Mercedes CLS Brabus 1° serie con motore da 6.3 litri e 730 cv di potenza capace di superare i 350 km/h, di raggiungere i 100 km/h da ferma in 4 secondi netti e i 200 km/h in 10,5 secondi. Probabilmente l'auto della Polizia più veloce e potente di sempre. Tornando alla Porsche 911, anche la Polizia austriaca l'ha scelta come auto di punta.

Tra le auto della Polizia più belle e potenti ve ne sono alcune sequestrate e utilizzate come “auto civetta”. Non sono quindi riconoscibili come auto della Polizia in quanto mantengono le loro caratteristiche originali, ma proprio per questo possono risultare utili in particolari operazioni in cui è opportuno non farsi riconoscere.