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Subaru BRZ Gunma Edition, sportiva old school made in Japan

06-Giu-2019  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

Cosa si intende per piacere di guida? L’argomento è sempre oggetto di discussione: c’è chi ama l’accelerazione bruciante, e chi una assetto granitico e una tenuta di strada che richiedono un collo allenato alla Lewis Hamilton per sopportare i “G” laterali. 

E poi ci sono i puristi, quelli che apprezzano le auto old school come la Subaru BRZ, che non ha né prestazioni brucianti né una tenuta da antologia, ma la cui ricetta è semplice, e, come un piatto di spaghetti al pomodoro, può regalare grandi soddisfazioni.

COME SI PRESENTA

Di auto come la Subaru BRZ ce ne sono sempre meno. Mi viene in mente solo la spiderina Mazda MX-5, oltre ovviamente alla gemella Toyota GT-86. Si rivolge a un pubblico di nicchia, capace di apprezzare il baricentro basso regalato dal motore 2.0 naturalmente aspirato montato in posizione longitudinale, la trazione posteriore con differenziale autobloccante Torsen, e un cambio manuale piacevolmente fisico.

Questa coupé a 2 posti è l’unica Subaru a trazione posteriore. La prima, ma non di una lunga serie, e forse anche l’ultima. Non è molto pratica, il bagagliaio lascia a desiderare, e non consente di viaggiare a cielo scoperto come la MX-5, la spider più venduta al modo. Il suo motore è un 2.0 4 cilindri boxer aspirato da 200 CV e 205 Nm, mentre il cambio è manuale a 6 marce. 

La BRZ Gunma Edition si distingue per le sospensioni sportive Sachs e per una serie di dettagli estetici come i cerchi in lega da 17 pollici di colore nero metallizzato, gli adesivi sulle fiancate, e lo spoiler, tutto di colore nero. Belli i rivestimenti dei sedili e delle portiere, un mix di pelle color mattone e Alcantara nera. 

La grafica del sistema multimediale non è delle migliori, ma sembra avanti anni luce rispetto a quella del climatizzatore e dell’orologio, uguale a quella delle sveglie elettroniche di vent’anni fa.

COME VA

Oggi la guido di nuovo a distanza di cinque anni dalla prima volta, dopo aver provato molte delle compatte sportive a trazione anteriore sul mercato. Tanto diverse in molti aspetti ma comunque pensate in un certo senso per una piccola fetta di appassionati della guida, proprio come la BRZ. Il paragone, insomma, viene naturale. 

Partiamo proprio dal motore, che su una Subaru non può che essere Boxer, ovvero a cilindri contrapposti. Ne apprezzo la reattività tipica degli aspirati ma non rimango particolarmente soddisfatto della sua spinta. Allunga bene e ama girare in alto, eppure sembra mancare un po’ di carattere, soprattutto ai regimi intermedi. Sul dritto, dunque, potrebbe deludere, seppure lo 0-100 venga coperto in 7,6 secondi. Del suo cambio, invece, ci si innamora molto in fretta, con quegli innesti secchi e precisi che ti invogliano a smanettare con la leva più del dovuto.

E poi c’è l’aspetto della trazione: con quelle gomme di poco più grandi di quelle di una Smart, l’aderenza non abbonda. Potrebbe sembrare un difetto e invece è vero l’opposto, perché l’auto si muove e ti comunica tutto, regalando un’esperienza di guida coinvolgente senza dover strafare con la velocità

La presenza del differenziale autobloccante meccanico e la possibilità di escludere in parte (off track) o del tutto i controlli elettronici danno un senso alle auto con la trazione dalla parte giusta.

Questo si traduce nella possibilità di metterla di traverso, chiudere la curva con il gas, o semplicemente sentire il posteriore con il sedere. E questo vale già il prezzo del biglietto.

In conclusione, la BRZ non raggiunge le performance di molte hothatch, come le chiamano gli inglesi. Però offre un’esperienza di guida diversa, pura, da intenditore, forse un po’ passata. Il pensiero di anabolizzarla con un compressore volumetrico per dare un’iniezione di cavalli vapore mi alletta, ma forse, e dico forse, rovinerebbe l’equilibrio di un modello valido e che con buona probabilità non avrà un erede.

IL PREZZO DELLA SUBARU BRZ GUNMA EDITION

La BRZ Gunma Edition è in listino a 35.000 euro, 2.000 in più della High rispetto alla quale si distingue per una serie elementi di colore nero (cerchi, specchietti retrovisori esterni, antenna a pinna di squalo, spoiler), per la tinta della carrozzeria Cool Gray Kaki ornata con adesivi di colore nero e per i rivestimenti degli interni in pelle e Alcantara.
La dotazione è full optional, dunque il prezzo di listino è quello reale d’acquisto.

PUNTI DI FORZA

  • Al netto dei suoi pregi e dei suoi difetti, offre un’esperienza di guida unica nel suo genere
  • Il prezzo ne fa una sportiva accessibile

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Il motore ha poca grinta ai regimi intermedi
  • Gli interni hanno alcuni dettagli rétro, e non nel senso positivo del termine
Autore: Michele Neri