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Skoda Karoq, il test drive dell'erede della Yeti

16-Gen-2018  
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG 2
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG 3
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG 4
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG abitacolo
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG interni
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG schermo touch Columbus
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG Digital Cockpit
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG Digital Cockpit 2
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG sedili posteriori
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG sedili VarioFlex
  • Skoda Karok 2.0 TDI 4x4 DSG sedili VarioFlex 2
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

A una prima occhiata sembra di vedere la sorella maggiore Kodiaq, ma la Skoda Karoq ha dimensioni decisamente più compatte. Per intenderci, è lunga 4,38 metri, ben 32 cm in meno della Kodiaq e solo uno in meno della Qashqai. La sua mission? Prendere il posto della Yeti.
 

DESIGN: EREDE DELLA YETI, FAMILY FEELING CON LA KODIAQ

Ricordate la Skoda Yeti, quella SUV compatta dal design originale tanto amata da alcuni quanto odiata da altri? La Skoda Karoq è il modello destinato a sostituirla. Ne eredita la grande versatilità, ma non lo stile. La Karoq, infatti, sposa una tendenza seguita ormai da tutti (o quasi tutti) i marchi, ovvero quella di mantenere uno stile molto simile tra i vari modelli della gamma. Quello che si dice family feeling, e serve per rendere subito chiara l’appartenenza di una vettura a un determinato brand. 

Non solo. Il design originale della Yeti ha avuto molto estimatori, ma senza dubbio ha tenuto lontani molti potenziali clienti di una SUV compatta proprio a causa di quel posteriore tagliato con l’accetta che ricordava un po’ quello di alcune MPV, seppure con un certo stile. La Karoq, invece, è fatta per piacere a tanti, e i tempi di attesa per averla confermano il buon risultato ottenuto.
 

INTERNI: TANTO SPAZIO E SOLUZIONI SIMPLY CLEVER

Anche negli interni della Skoda Karoq si riscontra una certa somiglianza con la Kodiaq. I materiali sono di buona qualità, e al centro della plancia troviamo uno schermo touch con comandi gestuali per il sistema multimediale che raggiunge i 9,2 pollici (lo stesso, per intenderci, montato sulla Golf). Ma la grande sorpresa è rappresentata dalla strumentazione digitale Digital Cockpit con leyout personalizzabile. L’abbiamo già vista su alcuni modelli Audi e Volkswagen, e la Karoq è la prima Skoda ad adottarla.

E poi non mancano quelle soluzioni intelligenti che in Skoda chiamano Simply Clever. Qualche esempio? Gli ormai irrinunciabili ombrelli (in questo caso sotto i sedili anteriori, e non all’interno delle portiere); il porta-bottiglie nel tunnel centrale che consente di aprire il tappo con una sola mano; il cestino asportabile per i rifiuti, posto nelle tasche delle portiere; la luce del bagagliaio che diventa una torcia calamitata; i ganci, sempre nel bagagliaio, per appendere le borse della spesa; il raschia ghiaccio nello sportello del tappo del serbatoio; la presa da 230V e l'ingresso USB a disposizione dei passeggeri posteriori; il gancio traino che si ritrae elettricamente (optional).
 

UN BAGAGLIAIO A PROVA DI IKEA 

In quanto a praticità di carico, la Skoda Karoq non è seconda a nessuno, soprattutto con i sedili VarioFlex di serie sul ricco allestimento Style. In pratica la seconda fila di sedili è scorrevole, e nella posizione più avanzata lascia ben 588 litri di capienza al bagagliaio. Gita all’Ikea in vista? Con poche mosse è possibile rimuovere i tre sedili uno ad uno, e avere un piano di carico di 1.810 litri. Senza VarioFlex la capaità va da 521 a 1.610 litri. E i passeggeri? Davanti si sta molto comodi, dietro dipende dalla posizione dei sedili: per avere agio è bene arretrarli, rubando un po’ di spazio al grande bagagliaio.
 

I MOTORI: BENZINA E DIESEL, NIENTE METANO

Il motore più venduto in Italia è l’1.6 TDI, ovvero il turbodiesel da 115 CV, equilibrato nelle prestazioni e sobrio nei consumi. È disponibile sia col cambio manuale sia automatico DSG, in entrambi i casi solo a trazione anteriore. L’altro diesel è il 2.0 TDI 4x4, manuale oppure con DSG, da 150 CV.

Non fate molti chilometri? Se non vi lasciate spaventare dalla cilindrata ridotta, il piccolo 1.0 TSI 3 cilindri turbo benzina da 115 CV è la soluzione giusta. Certo, rispetto al diesel 1.6 TDI di pari potenza c’è un po’ di coppia in meno (200 Nm contro 250) ma, a parte la spinta inferiore ai bassi regimi, offre sostanzialmente le stesse prestazioni. E in quanto al prezzo, si risparmiano oltre 2.000 euro.

La gamma a benzina comprende anche l’1.5 TSI da 150 CV con tecnologia cylinder on demand, che disattiva di 2 dei 4 cilindri ai carichi parziali (ovvero quando procedi con un filo di gas) al fine di contenere consumi ed emissioni. Ritengo, però, che l’1.0 3 cilindri sia la soluzione ideale per chi fa poca strada, anche per i prezzi di listino allettanti.
 

AL VOLANTE DELLA KAROQ 2.0 TDI 4X4 DSG

In attesa della variante da 190 CV, la Skoda Karoq 2.0 TDI 4x4 DSG da 150 CV è la più potente della gamma. Offre tutto quello che si può desiderare da una SUV compatta: tanto spazio, motore grintoso, trazione 4x4 e un cambio automatico che per velocità e risposta in modalità sequenziale non stonerebbe su un’auto sportiva.

La posizione di guida è comoda e prevede molte regolazioni, mentre il volante l’avrei preferito un po’ più verticale. D'altra parte l’altezza da terra mi ricorda che sono seduto in una SUV. Con i suoi 340 Nm di coppia massima, la spinta della Karoq 2.0 TDI è corposa già ai bassi regimi. Al comfort e al piacere di guida contribuisce il cambio automatico DSG, un vero fiore all’occhiello delle auto del Gruppo Volkswagen. 

La Skoda Karoq si apprezza soprattutto per l’abitacolo spazioso, le sospensioni efficaci (morbide ma non cedevoli) e l’insonorizzazione efficace, anche se il telaio modulare MQB mi sorprende sempre in quanto a precisione di guida e agilità. I 1.600 kg, insomma, sono ben mascherati. Lo sterzo è in puro stile VW: morbido, preciso il giusto e non troppo desideroso di comunicare quello che succede sotto le ruote. L’unico (piccolo) elemento disturbante riguarda il fruscio aerodinamico provocato dai grandi specchi retrovisori.


 

TECNOLOGIA A GO-GO

Di serie su tutta la gamma è previsto il sistema di frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni. Tra la dotazione a richiesta c’è un pacchetto sicurezza (travel assistant pack) che comprende, tra i tanti dispositivi, l’assistenza di uscita dal parcheggio e il sistema di assistenza alla guida in colonna, che ferma l’auto e la fa ripartire in automatico senza toccare alcun pedale. Quest’ultimo, disponibile solo in abbinamento con il cambio automatico, è quanto di più rilassante si possa desiderare quando si procede a singhiozzi in mezzo al traffico.
 

I PREZZI

La Karoq 1.6 TDI nell’allestimento d’ingresso costa 26.100 euro con una dotazione adeguata, mentre il 1.0 3 cilindri parte da 23.850 euro. Passando all’alto di gamma, la Karoq 2.0 TDI 4x4 ha un prezzo di 29.800 euro con cambio manuale e di 31.450 euro col DSG. Per la brillante (ma non sportiva) versione 1.5 TSI DSG si spendono 28.500 euro.

La dotazione di serie sull’allestimento Ambition, quello entry level, prevede il climatizzatore automatico, l’impianto audio con 8 speaker, lo schermo touch da 8 pollici, la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, e i cerchi in lega da 17 pollici.

Autore: Michele Neri