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Seat Leon ST 1.5 TGI FR, la station wagon a metano da 130 CV

06-Dic-2019  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

Sebbene il gasolio sia ancora il carburante preferito per le automobili dal segmento C in su, il metano è un’alternativa da prendere in considerazione, specie se il risparmio e l’ecologia vi stanno a cuore. E tra le station wagon compatte la Seat Leon ST 1.5 TGI è l’unica proposta a metano, insieme alle cugine Volkswagen Golf Variant e Skoda Octavia Wagon.

COME SI PRESENTA

La Seat Leon ST è una delle station wagon più spaziose sul mercato. Nella versione a metano, però, il suo bagagliaio passa da 587 a 482 litri: le bombole installate sotto al pianale rubano un po’ di centimetri in altezza non lasciando, tra l’altro, la possibilità di stivare la ruota di scorta, sostituita per l’occasione dal classico kit di riparazione. Questo è il prezzo da pagare per un risparmio che nemmeno la versione diesel da 110 CV riesce a eguagliare.

Le tre bombole, insieme al nuovo 1.5 TSI, sono le novità della nuova Leon a Metano.

Due di queste sono in materiale composito e solo la più piccola delle tre è in acciaio, dunque il supplemento di peso rispetto alla versione a benzina è contenuto in 60 kg. Per rendere l’idea, le bombole in acciaio di Seat Ibiza e Arona a metano hanno un peso di 120 kg. 

La capienza delle bombole è di 17,3 kg e l’autonomia, in base al ciclo WLTP, è di 440 km. Finito il gas entra il gioco il serbatoio della benzina che però, trattandosi di un’auto a metano monovalente, ha una capienza di poco superiore ai 9 litri con i quali, in base ai dati dichiarati dalla Casa, si percorrono altri 140 km.

Il look sportivo della Seat Leon ST 1.5 TGI FR dovrebbe bastare a far cambiare idea a chi è ancorato al concetto che un’auto a metano sia un’auto noiosa. Gli interni, poi, restano un esempio di qualità e pulizia delle linee nel suo segmento, con il plus delle impunture a vista su volante, cuffia del cambio e sedili, un’esclusiva dell’allestimento FR.

COME VA 

Le buone doti su strada della Seat Leon restano invariate su questa versione a metano. In fondo il peso dell’auto cambia di pochissimo, e la risposta del motore, che si viaggi a metano oppure a benzina - nel caso si resti senza gas, in quanto non è possibile cambiare alimentazione intenzionalmente - è la stessa. L’1.5 TSI l’ho apprezzato per la silenziosità, la fluidità ai bassi regimi e l’ampio range d’utilizzo.

Non ha uno scatto felino ma la progressione non è male, e il cambio automatico doppia frizione DSG a 7 marce ne esalta le prestazioni, e può essere usato anche nella modalità sequenziale con i paddle al volante.

Ma qual è l’autonomia reale della Leon ST TGI? E quali sono i consumi? Ovviamente molto dipende dal piede e dal tipo di percorso. Tra città, autostrada e strade extraurbane ho percorso dai 350 ai 390 km con un pieno di metano di 16 kg effettivi (anche in questo caso la quantità cambia in base alla temperatura esterna e all’impianto del distributore). Questo si traduce in una percorrenza di quasi 22 km/kg, e considerando che un kg costa in media un euro, il costo per percorrere 100 km è di circa 4,5 euro.

Insomma, fare il pieno e spendere 16 euro regala delle soddisfazioni, non c’è alcun dubbio. I lati negativi, semmai, sono l’autonomia ridotta rispetto alla versione diesel, l’impossibilità di rifornirsi all’automatico, le attese al distributore e la sporadicità dei distributori in molte regioni, Sardegna in primis.

IL PREZZO DELLA SEAT LEON ST 1.5 TGI A METANO

La Leon ST 1.4 TGI FR DSG costa 29.920 euro, esattamente come nell’allestimento Xcellence, più orientato all’eleganza. Un prezzo sostanzialmente uguale a quello della versione turbodiesel 2.0 TDI da 150 CV con cambio DSG, più prestazionale ma non altrettanto economica in termini di costi di percorrenza.

La dotazione di serie della Leon FR è ricca, ma non full optional. Tra gli accessori a pagamento c’è l’FR Pack Metano offerto a 750 euro che include il sistema multimediale con schermo da 8 pollici, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la telecamera posteriore, il cruise control adattivo, la chiave elettronica, e il sistema di ricarica wireless per lo smartphone. Interessanti le agevolazioni sulla tassa di possesso, che variano in base alla regione.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le rivali della Seat Leon ST TGI sono tutte del Gruppo Volkswagen: la Golf Variant 1.5 TGI DSG e la Skoda Octavia 1.5 TGI DSG, entrambe con prezzi vicini a quelli della spagnola.

A CHI SI RIVOLGE

Chi percorre molti chilometri troverà nella Leon ST 1.5 TGI un’alterativa con costi di percorrenza più bassi rispetto a quelli della versione diesel, ma bisogna considerare che la capillarità della rete distributiva varia da regione a regione, e l’impossibilità di rifornirsi a qualunque ora, tranne in autostrada. La differenza di 3.270 euro rispetto alla versione 1.5 TSI a benzina è giustificata se si fa tanta strada.

PUNTI DI FORZA

  • I costi di percorrenza sono ridotti al minimo
  • L’impianto a metano non inficia il piacere di guida
  • Gli interni sono confortevoli e curati nelle finiture

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • A causa delle bombole del metano, il bagagliaio perde 105 litri di capienza
  • Rispetto all’analoga versione 1.5 TSI costa 3.270 euro in più
Autore: Michele Neri