Renault Clio E-Tech Hybrid, l’utilitaria si fa ibrida

27-Set-2020  
  • Renault Clio E-Tech Hybrid
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  • Renault Clio E-Tech Hybrid ibrida
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DS 4

L’utilitaria più venduta in Italia diventa ibrida. La Renault Clio E-Tech Hybrid, tra l’altro, è una full-hybrid, dunque la componente elettrica è consistente, e di pari passo lo è anche l’abbattimento dei consumi. Al motore 1.6 a benzina è stato abbinato un motore elettrico da 49 CV e 205 Nm, per un totale di 140 CV complessivi.

LA RENAULT CLIO IBRIDA IN BREVE

A guardarla non si distingue dalle altre versioni se non per i badge E-Tech sul portellone e sul montante centrale, e, all’interno, per la strumentazione specifica con i dati relativi alla carica e al consumo della batteria. Eppure la Renault Clio ibrida monta un powertrain full-hybrid innovativo (vanta 150 brevetti) e diverso da quello delle concorrenti (vedi Toyota Yaris).
Il tutto è derivato dal mondo della Formula 1, ovviamente con le dovute differenze e uno sviluppo mirato a garantire la massima efficienza.

Il ruolo dell’unità termica è affidato a un 1.6 a benzina aspirato da 91 CV, accompagnato da due unità elettriche. Quella principale eroga 49 CV, l’altra è un motogeneratore da 20 CV che funge da motorino d’avviamento, generatore, e “sincronizzatore” del cambio.

La potenza complessiva massima, in ogni caso, è di 140 CV: quanto basta per coprire lo scatto 0-100 km/h in 9,9 secondi, la ripresa 80-120 km/h in 6,9 secondi e raggiungere i 180 km/h di velocità massima.

La batteria da 1,2 kWh posizionata sotto il bagagliaio ruba un po’ di spazio (si passa da 391 a 301 litri) e si ricarica nelle fasi di decelerazione, mentre il cambio automatico è il fiore all’occhiello del progetto: si chiama Multi-mode, non ha la frizione, e prevede 4 rapporti per il motore termico e 2 per quello elettrico, per un totale di 15 combinazioni possibili (retromarcia inclusa).

TEST DRIVE: LE IMPRESSIONI DELLA CLIO E-TECH

Per testare il sistema ibrido della Clio E-Tech, abbiamo provato a buttarci nel traffico milanese con la carica della batteria a metà. In un percorso di 36 minuti (e circa 10 chilometri), sono riuscito a viaggiare esclusivamente con il motore elettrico per l’89% del percorso, consumando 2,8 l/100 km e risparmiando (ipoteticamente) 210 euro al mese.

In questo test ho usato il piede di velluto e il sistema di rigenerazione potenziato che si ottiene spostando la leva del cambio in modalità “B” (brake): non appena si rilascia l’acceleratore si avverte un forte freno motore, dunque è possibile guidare per la maggior parte del tempo senza toccare i freni, salvo situazioni d’emergenza. Tale efficienza è comprovata anche nel tratto successivo, che tra statale e autostrada ha visto un valore medio di 5 l/100 km.

Le buone doti dinamiche della Clio e lo sterzo tra i migliori del segmento si sposano molto bene con il brillante powertrain ibrido, deciso in ripresa e in accelerazione e privo dell’effetto scooter delle full-hybird giapponesi Honda e Toyota equipaggiate con il CVT. Solo in qualche istante in cui il cambio deve attendere la sincronizzazione di velocità tra motore elettrico e motore termico, si avverte una certa indecisione nella spinta.

VERDETTO

La Renault Clio E-Tech è quella giusta per chi affronta quotidianamente il traffico cittadino: oltre ad essere molto efficiente, non richiede una presa elettrica per la ricarica della batteria (come tutte le full-hybrid, del resto) e gode dei benefici sulla tassa di possesso, sui parcheggi blu e sull’ingresso in certe zone ZTL, come l’Area C di Milano. 

Inoltre è efficiente anche sulle strade extraurbane e non consuma molto nemmeno in autostrada a velocità da codice, dove il motore elettrico viene messo da parte. Ovviamente per le lunghe percorrenze sulle strade a scorrimento veloce, il diesel rimane la soluzione ideale.

IL PREZZO DELLA RENAULT CLIO IBRIDA

I listino prezzi parte da 21.950 euro per la Zen, mentre la serie limitata E-Tech pensata per il lancio costa 25.400 euro con una ricca dotazione di serie. La Clio ibrida rientra negli incentivi destinati alle auto con emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 90 g/km, quindi allo sconto del concessionario si aggiungono altri 1.000 euro, che diventano 1.750 in caso di rottamazione.

Autore: Michele Neri