Renault Clio 1.0 TCe 100, la prova della nuova generazione

20-Set-2019  
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DS 4

Non fidatevi delle apparenze: questa Renault Clio è nuova dalla testa ai piedi. Certo, rispetto alla nuova Peugeot 208 o alla nuova Opel Corsa è cambiata meno in termini di design nel passaggio generazionale. Ma stiamo parlando di un’auto che nell’anno passato si è aggiudicata il secondo gradino del podio come auto più venduta in Europa, nonché modello straniero più venduto in Italia. Dunque: squadra che vince, non si cambia.

RENAULT CLIO 5: LIEVI ED EFFICACI MODIFICHE PER UNA BESTSELLER

Perché reinventare il look di un’auto che funzionava nonostante la sua veneranda età? Il suo designer olandese Laurens van den Acker ci ha messo mano in modo delicato e sapiente per aggiornarla senza stravolgerla. 

Il risultato? Non ha sconvolto l’elemento che ha fatto della Renault Clio l’utilitaria più apprezzata nel vecchio continente, il design. L’ha semplicemente aggiornata con migliorie qua e là: un frontale più affusolato, un posteriore atletico, una fiancata più pulita e sportiva (via il terzo finestrino, linea di cintura che via via sia alza), e fari anteriori full LED con la virgola (vedi Mégane). 

Insomma, ha lavorato rispettando i suoi punti forti e correggendone i difetti. E, a proposito di Mégane, il family feeling - ovvero la somiglianza - è sempre più evidente.

INTERNI: È QUI LA RIVOLUZIONE

A proposito di difetti, la Renault Clio di quarta generazione ha sempre peccato nella qualità percepita degli interni, le cui plastiche sono sempre state un po’ scricchiolanti e le finiture talvolta approssimative. La quinta generazione di Clio, invece, trasmette una grande sensazione di qualità. 

Ovviamente i 6 anni di vita l’avevano fatta invecchiare non poco, e proprio per questo non appena si mette il naso in quella nuova si resta a bocca aperta per il grande schermo verticale da 9,3 pollici del sistema multimediale, leggermente rivolto verso il guidatore e vero protagonista della plancia  (che però nelle versioni base misura 7 pollici). Non mancano il supporto Apple CarPlay e Android Auto e la connessione 4G integrata.

La grandezza dello schermo varia anche per la strumentazione, che da analogica passa ad essere digitale. Qui la diagonale può essere di 7 oppure 10 pollici. Molto piacevoli alla vista e al tatto i comandi fisici per regolare il climatizzatore, ora con effetto metallico. Unica nota un po’ sottotono, i tasti sotto il display dell’infotainment: una plastica lucida o metallica avrebbe fatto un altro effetto.

DIMENSIONI: PIÙ PICCOLA, MA PIÙ SPAZIOSA

Il processo di crescita delle automobili nel corso degli anni ha riguardato tutti i segmenti e (quasi) tutti i marchi. Dimensioni maggiori, più spazio, più comfort: non fa una piega. E va bene che le auto del segmento B sono sempre più gettonate anche come prime auto di famiglia, ma la cosa stava sfuggendo di mano. In fondo, si chiamano ancora utilitarie.

Oggi Renault Clio fa un passo indietro: si accorcia di un centimetro abbondante, fermandosi a 4,05 metri. Dunque si riduce lo spazio per passeggeri e bagagli? Niente affatto, grazie al nuovo pianale modulare. 

Anzi, dietro c’è più agio per le gambe, e poi ci sono 7 centimetri in più di larghezza che ti danno l’impressione di essere al volante di una segmento C di qualche anno fa (ma con finiture migliori). Più grande anche il bagagliaio, che passa da 300 a 391 litri. Altro plus del nuovo modello, una perdita di peso di 50 kg che giova alle prestazioni e all’efficienza.

SU STRADA CON LA NUOVA CLIO: LA PROVA DELLA 1.0 TCE 100

Del vecchio modello ho sempre apprezzato la seduta di guida ben regolabile e il divertimento offerto tra le curve. Caratteristiche, queste, che ritrovo anche sulla nuova Clio. Il piacere di guida, anzi, è addirittura migliorato: merito del nuovo telaio, della dieta dimagrante e dello sterzo più preciso. Migliora anche l’insonorizzazione, mentre le sospensioni sono gentili sulle buche. Insomma, è un’auto matura, con un buon livello di comfort e apprezzabili doti dinamiche.

Il motore 1.0 TCe Turbo da 100 CV è il più interessante in termini di prezzo/prestazioni: a parità di allestimento costa 2.000 euro in meno rispetto all’1.5 dCi da 85 CV, è più brillante e, come tutti i motori a benzina, soffre meno gli spostamenti brevi. In futuro sarà disponibile anche a GPL e con un cambio automatico CVT.

L’anno prossimo arriverà una versione ibrida di tipo full hybrid, ovvero capace di spostarsi anche in modalità 100% elettrica per pochi chilometri e alle basse velocità. Per ora la gamma include quattro versioni a benzina da 1.0 da 65 CV (guidabile anche dai neopatentati), 1.0 75 CV, 1.0 turbo da 100 CV (a breve anche GPL), 1.3 turbo 130 CV e due diesel, il noto 1.5 dCi da 85 e 115 CV.

PIÙ SICURA (E COMODA): GUIDA AUTONOMA DI LIVELLO 2

Con l’arrivo del nuovo modello non potevano mancare i sistemi di assistenza alla guida più attuali, che possiamo racchiudere nella voce “guida autonoma di livello 2”: mantenimento della carreggiata, frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni e cruise control adattivo da 0 a 170 km/h con funzione stop&go, ovviamente solo per le versioni con cambio automatico. Il massimo, insomma, della tecnologia oggi disponibile, e che richiede dunque di mantenere le mani sul volante.

Presenti anche l’avviso dell’angolo cieco, il riconoscimento dei segnali stradali con avviso del superamento dei limiti, gli abbaglianti automatici, e la camera con visuale a 360°.

I PREZZI DELLA NUOVA RENAULT CLIO

I prezzi di listino partono da 14.400 euro per la la 1.0 Sce 65 Life, 17.050 per la 1.0 TCe 100 Life e da 19.050 per la 1.5 dCi 85 Zen. Le due versioni top di gamma a benzina e diesel, ovvero la 1.3 TCe 130 EDC e la 1.5 dCi 115 EDC nel ricco allestimento Initiale Paris costano entrambe 25.600 euro.

Autore: Michele Neri