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Renault Captur 1.3 TCe 130 EDC, il test della B-SUB a benzina

07-Ago-2020  
  • Renault Captur TCe 130 EDC
  • Renault Captur TCe 130 EDC immagine
  • Renault Captur TCe 130 EDC posteriore
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  • Renault Captur TCe 130 EDC cambio automatico
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

La Renault Captur è una delle B-SUV più apprezzate in Italia, e la versione 1.3 Tce 130 EDC con motore turbobenzina da 130 CV e cambio automatico doppia frizione a 7 marce è brillante e poco assetata.

Come si presenta

Come la Clio, la Renault Captur è stata recentemente rinnovata da cima a fondo ma, rispetto alla sorellina a ruote basse, il suo design è stato oggetto di forti cambiamenti. Il capo designer Van Den Hacker ne ha mantenuto le proporzioni calcando la mano sulla muscolarità della piccola SUV francese, prima fin troppo ispirata al mondo delle monovolume.

Gli interni sono meglio rifiniti, c’è più spazio e compaiono le bocchette posteriori. La tecnologia si nota non appena si mette piede nell’abitacolo: la strumentazione è digitale con schermo da 7 oppure 10 pollici, mentre il display dell’infotainment in stile tablet misura da 7 a 9 pollici. Il divano posteriore scorrevole consente di aumentare lo spazio per le gambe dei passeggeri oppure la capacità del bagagliaio fino a 536 litri con la panchetta nella posizione più avanzata.

La gamma diesel è ancora la prediletta in questo segmento, e resta la più indicata per chi fa molta strada. La gamma a benzina, però, costa meno, ed è senza dubbio la migliore per i brevi spostamenti, specie se non si superano i 15 mila chilometri all’anno.

Da questo punto di vista la motorizzazione 1.3 TCe 130 EDC rappresenta una scelta più economica della variante diesel 1.5 dCi 115 EDC, rispetto alla quale è anche più performante.

Come va

Gran bel motore, l’1.3 TCe. Non ha la pretesa di essere sportivo, piuttosto coccola i passeggeri non alzando mai la voce e con un’elasticità di marcia inarrivabile per le versioni diesel. L’accoppiata con il cambio automatico è perfetta, nonostante l’EDC non sia tra i più smart e rapidi nella categoria dei doppia frizione. Quando si affonda il gas la Captur si dimostra scattante, mettendo in mostra tutti i suoi 130 CV di potenza e liquidando lo 0-100 in 9,6 secondi.

Andando piano, tra l’altro, i consumi sono bassi, paragonabili a quelli della Captur 1.0 TCe, e inferiori rispetto a quelli di altre concorrenti nella motorizzazione d’ingresso a 3 cilindri.

Ovviamente non si raggiungono le medie della Captur 1.5 dCi, ma siamo sicuri che la diesel sia sempre la scelta migliore?

Analizziamo i numeri: 18,2 km/l per la 1.3 TCe 130 EDC, 19,3 km/l per la 1.0 TCe 100 e 24,4 km/l per la diesel 1.5 dCi 115 CV EDC, che però costa 1.500 euro in più ed è nettamente meno performante. In ogni caso, nell’uso reale non è difficile percorrere oltre 16 km/l con la nostra 1.3 TCe.

Anche alla guida, in termini di handling, la Captur soddisfa, perché lo sterzo è reattivo (la Clio dalla quale deriva, da questo punto di vista, ha sempre fatto scuola) e le sospensioni ferme concedono poco al rollìo in curva. Questo si nota (negativamente) sulle strade dissestate e (positivamente) tra le curve. 

Il prezzo della Renault Captur 1.3 TCe 130 EDC

23.600 euro nell’allestimento Zen, 24.850 euro la Business, 25.450 la intens, e 29.450 la ricchissima Initiale Paris. 

Possibili alternative

Le più vendute sono la Fiat 500X, la Jeep Renegade, la Volkswagen T-Roc, la Peugeot 3008, la Ford Puma e la Opel Crossland X.

A chi si rivolge

Le B-SUV sono le auto del momento: adatte come prima auto di famiglia, come seconda auto per spostarsi in ambito urbano e per i viaggi in compagnia. La Renault Captur 1.3 TCe 130 EDC ha un motore brillante adatto anche ai lunghi tragitti, è scattante e non teme i percorsi molto brevi, a differenza dei motori diesel, il cui filtro antiparticolato potrebbe intasarsi. Rispetto alla più sobria Captur 1.5 dCi da 115 CV, dicevo, costa 1.500 euro in meno, in termini di prestazioni vince a mani basse e costa meno in termini di manutenzione.

Punti di forza

  • È un’auto spaziosa e versatile
  • La qualità degli interni è nettamente migliorata rispetto al passato
  • Il motore è brillante e poco assetato

Punti di debolezza

  • Il cambio EDC talvolta è “scattoso”
  • La taratura rigida delle sospensioni si sente sulle strade rovinate
Autore: Michele Neri