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Nuova Mercedes SL, al volante della settima generazione

05-Mag-2016  
  • Mercedes SL 400 tetto aperto
  • Mercedes SL 400 tetto chiuso
  • Mercedes SL 400 anteriore
  • Mercedes SL 400 tre quarti anteriore
  • Mercedes SL 400 dall'alto
  • Mercedes SL 400 interni
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

La usavano i potenti nella serie televisiva Dallas, è stata la protagonista nei film American Gigolo con Richard Gere e in L.A. Story con Steve Martin, è comparsa in Sex and the City. E prima ancora, negli anni Sessanta, è stata oggetto di attenzioni da parte di Andy Warhol, che l’ha usata come soggetto per le sue opere. Questi sono solo alcuni degli esempi che possiamo fare sull’iconica Mercedes SL, una delle spider più apprezzate da sempre. Ecco com’è e come va la settima generazione.
 

UN’ICONA A QUATTRO RUOTE

La prima Mercedes SL fu presentata nel 1954, e derivava dalla 300 SL da competizione, che nel 1955 vinse la Mille Miglia nella categoria di auto di serie. Da allora sono passati più di 60 anni, e la SL non ha mai smesso di affascinare. La SL è una spider sportiva e lussuosa allo stesso tempo, e in questa settima generazione anche sofisticata e super-tecnologica. 

Il suo tetto in metallo e cristallo può essere oscurato o schiarito a piacere. E tra i numerosi sistemi elettronici non si può non citare l’Active Body Control, che inclina la vettura dalla parte interna della curva (fino a 2,65°) per contrastare la forza centrifuga: in questo modo aumenta il comfort dei passeggeri, soprattutto se sensibili al rollio in curva.

SL è acronimo di Sport e Leicht, che tradotto in italiano significano sportività e leggerezza. La nuova Mercedes SL ha una nuova scocca in alluminio che fa segnare sulla bilancia 120 kg in meno rispetto a una scocca in acciaio. Poi ci sono i nuovi motori sovralimentati, abbinati di serie al nuovo cambio a 9 marce 9G-Tronic (ad eccezione delle due versioni AMG).


LA GAMMA E I PREZZI DELLA SL

La gamma prevede quattro versioni, tutte turbo, di cui una con motore V6, due V8 e una V12. Si parte dalla SL 400, spinta da un 3.0 V6 da 367 CV, in listino con prezzi da 105.000 euro, per passare alla SL 500 con motore 4.7 V8, che costa 123.000 euro. 

Ci sono poi le due versioni più sportive: la SL 63 AMG spinta da un 5.5 V8 da 585 CV, in listino a 167.000 euro, e l’esagerata SL 65 AMG con motore 6.0 V12 da 630 CV e una coppia massima mostruosa di 1.000 Nm. Entrambe le versioni AMG hanno la trasmissione 7G-Tronic Speedshift AMG (Plus nel caso della 65 AMG).


LA PROVA DELLA SL 400

Sarà anche la meno potente in gamma, ma questo non significa che sia lenta. Per intenderci, la SL 400 sbriga lo 0-100 in meno di 5 secondi. Ne bastano 4,9, per l’esattezza, e raggiunge i 250 km/h di velocità massima (autolimitata come nel caso delle altre versioni, ad eccezione della SL 65 AMG che può arrivare a 300 km/h).

La SL ha una presenza scenica incredibile. Emana sportività, eleganza, fascino. È anche imponente, con i suoi 4,6 metri di lunghezza e 1,8 di larghezza, e ha un abitacolo lussuoso, ma non opulento. È un’auto speciale, senza dubbio. Ma certamente non leggera in termini assoluti, con i suoi 1.735 kg in ordine di marcia. 

Eppure, una volta in movimento, la SL nasconde molto bene i chili che si porta appresso. Benché sia la spider perfetta per “passeggiare” sul lungomare, la SL 400 non disdegna di essere guidata in modo aggressivo. Te la senti cucita addosso, nonostante la mole. Ti invoglia a guidarla, ha reazioni sincere, non mette mai in apprensione, e il suo V6 spinge forte, senza incertezze, senza ritardi nella risposta. La SL è una spider che si presta per i lunghi viaggi, anche con il tetto aperto grazie all’Airscarf che emette aria calda all’altezza del collo dei passeggeri.