Mercedes Classe C 300 h, la prova su strada dell’ibrida diesel

07-Mar-2016  
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DS 4

La Mercedes C 300 h non solo è la versione che vanta in assoluto i consumi più contenuti (oltre 27 km/l dichiarati), è anche la più potente di tutta la gamma a gasolio: l’abbinamento di un motore elettrico al 4 cilindri turbodiesel la rende una degna sostituta dei precedenti sempre più rari 3.0 6 cilindri turbodiesel.

COME SI PRESENTA

Questa è la quarta serie di Mercedes Classe C, la berlina media di Stoccarda che ha sostituito la 190 nel 1993. Il suo design è stato ispirazione per la nuovissima Classe E, e i suoi interni sono stati disegnati in Italia, all’Advanced Design Center di Mercedes-Benz di Como. Più leggera della precedente versione di circa 100 kg grazie all’impiego di alluminio, perde questo vantaggio proprio nella versione ibrida diesel a causa delle batterie e del motore elettrico.

Sono gli interni che segnano un netto passo avanti rispetto al modello precedente dal punto di vista della qualità percepita: sempre funzionali ed ergonomici, ma più appaganti alla vista, più attuali, meno teutonici e seriosi. Insomma, a bordo della Classe C 300 h troviamo un ambiente lussuoso e allo stesso tempo moderno.

Il suo powertrain ibrido diesel, abbinato al cambio automatico 7G-Tronic, vede l’unione del 2.1 litri a 4 cilindri da 204 CV e di un motore elettrico da 27 CV alimentato da batterie agli ioni di litio che si ricaricano in movimento, recuperando energia in rilascio e soprattutto in frenata. La potenza complessiva è di 231 CV, e la coppia massima raggiunge la bellezza di 750 Nm: la stessa sprigionata dalla C 63 AMG S da 510 CV. Tanto per rendere l’idea delle sue performance, scatta da 0 a 100 in 6,4 secondi e raggiunge i 244 km/h di velocità massima.

COME VA

Il carattere della Mercedes Classe C 300 h varia in base alla modalità di guida impostata: in quella ECO è dolce e silenziosa, il cambio automatico 7G-Tronic cambia marcia a meno di 2.000 giri e quando si rilascia il pedale del gas il motore endotermico si spegne e si procede senza inerzia per non sprecare energia cinetica (la cosiddetta modalità sailing). Per spostarsi con il solo motore elettrico è necessario accarezzare dolcemente il gas e non bisogna superare i 35 km/h, altrimenti il 4 cilindri a gasolio prende subito vita. Quando si procede a passo d’uomo in coda, ad esempio, si rivela molto interessante per abbattere i consumi. Almeno per un chilometro di strada, finché le batterie non esauriscono la carica.

Ci sono poi le modalità di guida Comfort, Sport e Sport+, quest’ultima la più adatta se si vuole godere di tutta la coppia del motore elettrico, che unito al motore diesel offre una spinta tale da incollare i passeggeri al sedile in accelerazione. Ma anche nella modalità ECO la spinta è sempre vigorosa. Le prestazioni super del motore ibrido diesel della Classe C 300 h si accompagnano a una buona maneggevolezza, seppur lievemente inferiore a quella della C 220 d a causa del peso in più, e a uno sterzo pronto e in grado di restituire ai polpastrelli l’aderenza degli pneumatici all’asfalto. 

La Mercedes C 300 h, insomma, è piacevole anche se si apprezza la guida sportiva, almeno fino al 90% delle sue possibilità, perché spingendola al limite si vorrebbe un assetto più fermo - si può rimediare sull’allestimento Premium con assetto ribassato e cerchi più grandi - e i freni restituiscono un feedback strano per via del sistema del recupero dell’energia. Il comfort, invece, è molto elevato.

Passiamo ai consumi: nell’uso reale abbiamo percorso quasi 17 km/l, un valore che si discosta dagli oltre 27 km/l ottenuti nel ciclo combinato di omologazione - il quale, è risaputo, risulta molto generoso soprattutto con le auto a propulsione ibrida -, ma che sorprende se messo in relazione alla potenza e alle prestazioni della C 300 h. In fondo i consumi sono quelli di un normale turbodiesel con una cinquantina di cavalli in meno, e un 3.0 V6 di pari potenza, sempre turbodiesel, avrebbe consumato nettamente di più.

QUANTO COSTA

Il prezzo di listino della Mercedes C 300 h parte da 49.009 euro, ovvero 2.800 in più della C 250 d Automatic da 204 CV e quasi 6.000 in più della C 220 d Automatic da 170 CV. I consumi non sono superiori a quelli delle due versioni meno potenti, e guidando con molta attenzione si possono raggiungere ottime medie. La tassa di possesso di questa ibrida diesel è la medesima della C 250 d, perché i 27 CV prodotti dal motore elettrico sono esenti dal bollo.

Vale quindi la differenza di prezzo rispetto alla C 250 d? La filosofia dell’ibrido, in questo caso, è sfruttata per offrire prestazioni elevate, come nel caso della Formula1 (che ha preso questa tecnologia dalle vetture stradali, ovviamente adattata per l’uso agonistico). Quindi dipende dalle vostre aspettative, ma il gap di prezzo tra le due versioni, inferiore ai 3.000 euro, non è elevato, e si può eventualmente colmare rinunciando a qualcuno dei tanti accessori disponibili in sovrapprezzo.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Non ci sono sul mercato rivali dirette alla Mercedes Classe C 300 h, l’unica ibrida diesel del suo segmento. BMW ha appena lanciato la 330e, un ibrida plug-in con motore elettrico e motore endotermico 2.0 4 cilindri  turbo a benzina, per un totale di 252 CV e 420 Nm di coppia. La filosofia, in questo caso, è diversa: per sfruttare i vantaggi del motore elettrico bisogna caricare le batterie a una presa elettrica.

A CHI SI RIVOLGE

A chi è attirato dalla potenza di un V6 ma per un motivo o per l’altro - controlli fiscali, tassa di possesso alta, consumi elevati - si vede costretto a rinunciare: con la C 300 h si evitano tutti gli inconvenienti del caso. La versione station wagon si presta anche per le famiglie sportive, mentre la berlina perde un po’ di volume a causa delle batterie: passa da 480 a 435 litri.

PUNTI DI FORZA

  • Il motore ibrido diesel è riuscito: spinge forte e consuma poco
  • Non si paga la tassa di possesso sui 27 CV del motore elettrico

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • C’è un po’ di peso in più per via delle batterie
  • Il feeling dei freni non entusiasma per via del sistema di recupero dell’energia