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Mercedes Classe A 200 d Automatic, la prova della versione diesel da 150 CV

16-Lug-2019  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

L’ultima generazione Mercedes Classe A verrà ricordata come la prima auto commercio dotata di un assistente vocale in grado di comprendere frasi colloquiali, come Google Assistant e Siri dell’iPhone.

Ma oltre all’infotainment c’è di più: un nuovissimo motore diesel (già, il tanto discusso diesel) omologato Euro 6 D che assicura consumi ed emissioni ridotti al minimo. Sulla A 200 d è un 2.0 4 cilindri da 150 CV, abbinato al cambio automatico doppia frizione 8G-DCT.

COME SI PRESENTA

La Mercedes Classe A è una media super tecnologica. Dal punto di vista del sistema multimediale, è stata la prima auto della Stella ad essere equipaggiata con l’MBUX: bastano le parole “Hey Mercedes” o semplicemente “Mercedes”, e l’assistente vocale si attiva. 

Potete chiedergli di inserire una destinazione nel navigatore, di trovarvi un ristorante di sushi e di variare la temperatura del climatizzatore semplicemente dicendo “ho caldo” oppure “ho freddo”. Non capirà tutto, ma impara man mano che lo utilizzate. Non aspettatevi molto se gli chiedete di raccontarvi una barzelletta: l’ironia non è il suo forte.

Di pregi, la nuova Classe A ne ha molti. L’abitacolo è un tripudio di tecnologia, a cominciare dai due super-schermi, uno dedicato alla strumentazione - ovviamente con layout personalizzabile - e l’altro al sistema multimediale. Di serie misurano 7 pollici ciascuno, ma mettendo mano al portafogli si raggiungono i 10,25 pollici. Chiariamolo: l’hardware è identico per entrambi, semplicemente senza pagare verrà sfruttata solo una parte dello schermo.

Come spesso succede sulle tedesche, l’aspetto della vettura dipende molto dal livello di equipaggiamento e dalla quantità di optional. E se la versione base ha un’aria povera, la nostra A 200 d Premium è quanto di più ricco si possa avere. All’esterno il kit AMG ne migliora la presenza scenica con minigonne, mascherina specifica, estrattore posteriore e cromature; all’interno è più ricca grazie a inserti cromati, volante sportivo, impunture a vista, sedili con poggiatesta integrato e altro ancora.

Passando alla meccanica, sotto il cofano della A 200 d si nasconde un gioiello a gasolio: il nuovo OM 654q (gemello dell’OM654 specifico per l’installazione trasversale sulla famiglia delle compatte come la Classe A) sviluppato di pari passo con il fratello maggiore a 6 cilindri OM 656. Si tratta della nuova generazione di motori diesel di Mercedes-Benz, che per il loro sviluppo ha investito la bellezza di 3 miliardi di euro. Rispetto al precedente 2.1 4 cilindri (sigla OM651) in ghisa, il nuovo 2.0 4 cilindri ha un basamento in alluminio e pistoni in acciaio.

COME VA

Partiamo subito dal motore: rispetto vecchio ruvido e rumoroso 2.1 4 cilindri, il nuovo due litri diesel è di un altro pianeta. Fluido, silenzioso, possente nella spinta e sfruttabile su un ampio arco di giri, è quello che ci vuole su un’auto della Stella. Certo, per chi si sposta in città, per brevi tratti o comunque resta sotto la soglia del 20 mila km la versione a benzina A 200 potrebbe essere la scelta giusta.

Dubbiosi sulla scelta del Diesel? Dopo tutto questo bombardamento mediatico, posso capire.

Del diesel, in fondo, abbiamo abusato un po’ tutti in Europa. In Francia, ad esempio, veniva montato (e scelto dai clienti) anche sulle citycar. Restando in Casa, in un certo periodo (ormai storico) anche la Smart Fortwo veniva proposta con alimentazione a gasolio. Poi arrivò il dieselgate e questo tipo di motore finì per essere demonizzato (anche giustamente, a causa delle emissioni di particolato).

Oggi, grazie a ingenti investimenti e a dispositivi di annientamento del particolato e degli ossidi di azoto, le emissioni sono quasi pari allo zero, soprattutto quelle di NOx. E anche in termini di particolato, le pastiglie dei freni e gli pneumatici potrebbero essere più dannosi di  quello che esce dallo scarico di un moderno diesel come quello della A 200 d. Senza contare che il motore a gasolio è da sempre quello più efficiente, dunque il più virtuoso in termini di CO2. 

Una parentesi lunga, di cui mi scuso, per scegliere senza preconcetti. Perché chi macina tanti chilometri, specie nei lunghi tragitti, non può certo ripiegare su un’auto ibrida a benzina: in autostrada si finirebbe per consumare troppo, visto che il motore elettrico entra in gioco nelle fasi di spunto.

E se le ibride plug-in sono perfette per chi non supera i 30 km nel tragitto casa-lavoro e ha la possibilità di caricarla quotidianamente, il motore diesel regala la libertà di guidare tutto il giorno consumando poco.

Nel caso della Mercedes A 200 d non è difficile superare i 18 km/l nell’uso misto, autostrada inclusa, e raggiungere i 25 km/l nelle statali, soprattutto se si opta per la modalità di guida Eco, che fa veleggiare l’auto sfruttando l’inerzia ogni volta che si lascia il pedale del gas. Quando servono le prestazioni, basta chiedere. Il tempo per lo 0-100 è di 8,1 secondi, la velocità massima 220 km/h.

L’ultima generazione di Classe A, poi, ha anche un piglio sportivo nella guida, sempre nella massima sicurezza, come si addice a una Stella di Stoccarda. La tenuta di strada e la stabilità sono notevoli, mentre il cambio automatico doppia frizione 8G-DCT è un buon cambio ma non è così fulmineo nell’uso manuale. I vari dispositivi di assistenza alla guida completano il cerchio in tema tecnologia, ma un’appunto ce l’ho: l’intervento del sistema di mantenimento attivo della carreggiata è brusco, fastidioso. 

IL PREZZO DELLA MERCEDES A 200 D AUTOMATIC PREMIUM

La A 200 d Automatic Premium costa 38.200 euro, ma per la stessa versione nell’allestimento d’ingresso Executive si parte da 33.480 euro. Per amore dell’estetica nonché per partire con un equipaggiamento di serie dignitoso consiglio almeno la A 200 d Automatic Sport, in listino a 36.250 euro.

Anche sulla Premium, in ogni caso, la dotazione potrebbe richiedere delle integrazioni, come la chiave elettronica, lo schermo sulla plancia da 10,25 pollici, il cruise control adattivo, e altri dispositivi di assistenza alla guida. Come per tutte le tedesche di categoria premium, se non ci si pone un freno con gli accessori si raggiungono cifre esorbitanti.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le concorrenti dirette della A 200 d Automatic sono l’Audi A3 Sportback 35 TDI S tronic e la BMW 118d, entrambe con potenza di 150 CV e prezzi allineati a quelli della A 200 d Automatic.

A CHI SI RIVOLGE

I clienti della Classe A - e in più in generale della gamma di compatte Mercedes basata su questa vettura - sono in media più giovani di 13 anni rispetto ai clienti degli altri modelli. La A 200 d è perfetta per chi percorre almeno 20 mila chilometri e li percorre filati. Per i  brevi spostamenti consiglierei la versione turbobenzina A 200 Automatic da 163 CV che costa circa 1.000 euro in meno.

PUNTI DI FORZA

  • Il nuovo motore diesel 2.0 4 cilindri ha grandi doti in termini di efficienza, erogazione e silenziosità
  • Il livello di tecnologia è al top nel segmento, sia in termini di sicurezza sia di infotainment
  • Il comfort è buono anche con i grandi cerchi in lega firmati AMG e pneumatici ribassati
  • Gli interni sono moderni e di qualità

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • La dotazione di serie potrebbe essere più completa: ne è un esempio lo schermo del sistema multimediale, di soli 7 pollici sulla top di gamma Premium (da 10,25 opzionale)
  • Il sistema di mantenimento della carreggiata è invasivo
  • Il cambio non può essere lasciato in modalità sequenziale: dopo un po’, ritorna in “D”
Autore: Michele Neri