​​

Mazda MX-5 RF 2.0 Sport, la prova della versione “targa” a tetto rigido

11-Nov-2022  
  • Mazda MX-5 RF Sport
  • Mazda MX-5 RF Sport immagine
  • Mazda MX-5 RF Sport anteriore
  • Mazda MX-5 RF Sport tetto chiuso
  • Mazda MX-5 RF Sport posteriore
  • Mazda MX-5 RF Sport interni
  • Mazda MX-5 RF Sport interni foto
  • Mazda MX-5 RF Sport motore
  • Mazda MX-5 RF Sport grigia
  • Mazda MX-5 RF Sport prova
  • Mazda MX-5 RF Sport abitacolo
  • Mazda MX-5 RF Sport profilo
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

La Mazda MX-5 è l’unica spider sul mercato con prezzi accessibili, e la versione RF, col suo tetto rigido retraibile, è la versione per chi ama la piccola scoperta a due posti secchi giapponese ma apprezza il maggior comfort del tetto rigido.

INDICE
Come si presenta
Come va
Il prezzo della Mazda MX-5 RF
Le alternative
A chi si rivolge
Punti di forza
Punti di debolezza

L'MX-5 RF è una spider a due posti con motore anteriore e trazione posteriore come la normale MX-5 con capote in tela, ma ha un tettuccio rigido retrattile ad azionamento elettrico che ne varia sensibilmente la silhouette. Oltre all’estetica variano il peso e l’isolamento dai rumori esterni: la RF è gravata da 45 Kg in più, però ha un isolamento migliore.

Disponibile solo con il motore 2.0 4 cilindri aspirato da 184 Cv e nell’allestimento Sport, l’MX-5 RF è la versione più costosa della gamma, con un prezzo di listino che sfiora i 40 mila euro.

In ogni caso è la più economica delle due posti scoperte. Le concorrenti, seppure non dirette, sono la BMW Z4 e la Porsche 718 Boxster, nonché l’Audi TT, che però è a trazione anteriore.

Tutte più potenti e costose, ma non sempre più sportive: l’MX-5, con la sua leggerezza, il cambio manuale tra i migliori al mondo, e il differenziale autobloccante meccanico è sopraffina e amata dagli appassionati della guida.

La praticità, come si può immaginare, non è il suo forte: il bagagliaio misura 127 litri, sufficienti per un bagaglio a mano e poco altro, e i portaoggetti nell’abitacolo si riducono al cassetto tra i due sedili, due minuscole tasche delle portiere e uno spazio per riporre il telefono davanti alla leva del cambio. È bene sapere, però, che quel telefono tenderà a scivolare sotto i sedili non appena si adotterà uno stile di guida sportivo.

Lo schermo da 7 pollici del sistema multimediale è piccolo, non è touch e ha una grafica un po’ datata, ma fa il suo sporco lavoro, e su un’auto come la MX-5 basta e avanza; supporta Apple CarPlay e Android Auto, e ha il navigatore GPS integrato.

Certo, lo spazio nel piccolo abitacolo non è adatto alle taglie forti e i due sedili un po’ infossati non sono il massimo del comfort nei lunghi viaggi, ma sulla MX-5 ci si gode ogni chilometro, anche a velocità modeste, come quando si esce, ad esempio, per fare un po’ di spesa.

La seduta prevede le gambe dritte, un po’ come su un go-kart, e il volante è regolabile in profondità ma resta sempre un po’ distante dal busto. La piccola leva del cambio si trova in una posizione perfetta, ed è una vera gioia da manovrare.

La seduta rasoterra e la vista di quel cofano relativamente lungo e bombato ai lati ti fa sentire su una vera auto sportiva.

Il 4 cilindri naturalmente aspirato da 2,0 litri, con 184 Cv di potenza e 205 Nm di coppia massima, è estremamente elastico. Ed è talmente fluido che ci si ritrova a percorrere le rotonde a 50 km/h in quinta marcia, per poi riprendere velocità senza alcuno sforzo nei rettilinei.

La spinta non è mai violenta, come lasciano intuire i 205 Nm a 4.000 giri, ma è vigorosa fin dai regimi più bassi, anche per merito del peso piuma della piccola spider, che nonostante i 45 kg in più fa segnare sulla bilancia 1.072 kg a vuoto.

Non si acquista una MX-5 per la sua violenta accelerazione ma per il suo equilibrio, per l’esperienza di guida pura che ormai pochissime auto sanno regalare, e per la possibilità di domare un'auto a trazione posteriore che, con i controlli disattivati, consente di esibirsi in gustosi sovrasterzi in uscita di curva. Tornando al motore, nella fascia alta del contagiri l’allungo si fa inebriante; è davvero bello arrivare alla linea rossa dei 7.500 giri prima di cambiare marcia.

Le sospensioni piuttosto morbide la rendono più soffice della maggior parte delle compatte sportive in circolazione, mentre il passo corto la rende molto agile ma non proprio composta nei cambi di direzione.

Alle velocità autostradali è più silenziosa rispetto alla MX-5 con tetto in tela, ma resta oggettivamente rumorosa. Con il tetto aperto, invece, è forse più rumorosa oltre i 90/100 km/h, perché si crea un vortice d’aria fastidioso. I consumi, infine, sono molto bassi: la Casa dichiara 14,5 km/l, ma sfruttando i bassi regimi è possibile percorrere tra i 16 e i 18 km/l.

La spider giapponese col tetto rigido, in precedenza disponibile anche nella motorizzazione da 1,5 litri, è ora proposta esclusivamente con motore 2.0 da 184 Cv nell’allestimento Sport al prezzo di 39.500 euro. La vettura è full optional: in sovrapprezzo si possono scegliere solo il tetto retrattile di colore nero a 250 euro e la vernice metallizzata con prezzi che partono da 700 euro fino ad arrivare a 1.200 euro per la più costosa Soul Red Cristal.

La Mazda MX-5 è l'unica spider a due posti secchi a questo prezzo. La sua alternativa è la versione con capote in tela ad azionamento manuale, che a parità di motore e allestimento costa 37.000 euro, 2.500 in meno. E, volendo, si può acquistare un hard top per affrontare la stagione fredda.

A chi non ha bisogno di spazio e vuole riscoprire il piacere della guida. Da questo punto di vista l’MX-5, offre un’esperienza pura, analogica, lontana da quella di tutte le piccole sportive che, per prezzo e prestazioni, potrebbero sembrare delle concorrenti. È perfetta anche come seconda auto, in quanto mantiene molto bene il valore sul mercato dell’usato.

  • Piacere di guida
  • Cambio manuale strepitoso
  • Stile iconico e senza tempo

  • Abitacolo molto piccolo
  • Bagagliaio ridotto ai minimi termini
  • Rumorosità alle velocità autostradali
Autore: Michele Neri