Jeep Cherokee restyling 2019, le prime impressioni della 2WD automatica

12-Set-2018  
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DS 4

Tempo di restyling per la Jeep Cherokee, la SUV a stelle e strisce che strizza l’occhio alle fuoristrada. Per l’occasione si aggiornano l’estetica, ora più morbida nelle linee, e gli interni. Non mancano nuovi contenuti tecnologici, come i fari full LED, e debutta il cambio automatico a 9 marce sulla versione 2WD. A fine anno arriverà anche l’inarrestabile versione Trailhawk, dotata di assetto più alto e protezioni specifiche per la carrozzeria. 

UN FONTALE PIÙ ARMONIOSO

Il muso della Cherokee si fa più aggraziato e in linea col family feeling di altri modelli, come la più piccola Compass e la più grande Grand Cherokee. I fari sottili lasciano il posto a dei nuovi gruppi ottici più moderni e, concedetemelo, anche più “sorridenti”, con firma luminosa a LED e fari di profondità Full LED. Cambiano, inoltre, la griglia anteriore e il cofano motore, realizzato in alluminio.

Dietro, il cambiamento riguarda lo spostamento del portatarga dal paraurti al portellone, e il portellone stesso, dotato di apertura elettrica azionabile col piede sfiorando la parte inferiore del paraurti. Nuovo anche il disegno dei fari posteriori a LED.

INTERNI CONFORTEVOLI E BAGAGLIAIO PIÙ GRANDE

La differenze nell’abitacolo riguardano piccoli dettagli legati alla funzionalità, come il pulsante del freno a mano elettrico spostato vicino al cambio, quindi più immediato da azionare, e i nuovi portaoggetti ormai indispensabili per riporre i nostri smartphone accanto alla porta USB. Restando in tema, il sistema multimediale Uconnect  supporta Apple Car Play e Android Auto. Non mancano novità estetiche, tra le quali spiccano le eleganti finiture in colore nero lucido.

Passando al bagagliaio, la Cherokee offre una capienza di ben 70 litri in più pur mantenendo lo stesso pianale e le stesse dimensioni di prima. Un risultato ottenuto grazie alla razionalizzazione degli spazi interni, senza intaccare l’ottima abitabilità del divano posteriore.

IL TEST DRIVE DELLA 2.2 MULTIJET II 2WD AUTOMATICA

Una Jeep si porta sempre dentro di sé un patrimonio genetico importante e la Cherokee, come tradizione, vanta una meccanica di prim’ordine per affrontare i terreni impervi. Chi pensa di sfruttarla per avventurarsi in situazioni particolarmente difficili farà bene a scegliere la più specialista Trailhawk, dotata del più avanzato sistema di trazione 4x4 con bloccaggio dei semiassi anteriori e posteriori e le marce ridotte. Ma anche nelle altre versioni a trazione integrale batte a di gran lunga le sue concorrenti.

Chi non ha alcuna intenzione di lasciare l’asfalto e non ama i weekend sulla neve, invece, può orientarsi sulla versione a trazione anteriore, ora proposta con il cambio automatico a 9 marce di serie. Una scelta interessante anche per le flotte, visti i consumi inferiori (6,1 l/100 km dichiarati contro i 6,6 della 4x4) e il prezzo più basso.

Anche perché, almeno fuori dai terreni impervi, offre la stessa esperienza delle altre versioni: posizione di guida dominante, e il potente 2.2 Multijet II da 195 CV e 450 Nm Euro 6D-Temp, che assicura prestazioni di tutto rispetto ma ha il vizio di alzare un po’ la voce in accelerazione, agli alti regimi. L’altezza minima da terra passa da oltre 20 centimetri (20,1 per la AWD e 20,8 per la più specialistica 4WD) a 17,7: quanto basta per affrontare sterrati non troppo impegnativi.

Nata come fuoristrada negli anni Settanta, nel tempo la Cherokee ha saputo aggiornarsi unendo alla sua natura avventurosa, tutt’ora intatta, un’indole più stradista.

Su strada, il comfort è all’altezza delle migliori SUV della categoria. Le sofisticate sospensioni MacPherson all’anteriore e il multi-link al posteriore svolgono un’ottimo lavoro quando il fondo stradale non è liscio come un tavolo da bigliardo, e il cambio automatico è un classico convertitore di coppia, più dolce che rapido nelle cambiate. Completano il quadro i sistemi di assistenza alla guida, tra i quali la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, il cruise control adattivo, e il sistema di mantenimento della carreggiata.

PREZZI: COSTA MENO E OFFRE DI PIÙ

Il corposo aggiornamento della Jeep Cherokee non ha comportato un incremento dei prezzi. Anzi, il listino si è abbassato e allo stesso tempo è stata implementata la dotazione di serie: la cifra di partenza è di 43.000 Euro nell'allestimento di ingresso Longitudine, e con la promozione pensata per il lancio si riduce a 36.200 euro. Un prezzo, a ben guadare, non lontano a quello di una C-SUV, appartenente a un segmento inferiore.

L’equipaggiamento della Cherokee Longitude comprende, tra le altre cose, i fari full LED, la chiave elettronica, il climatizzatore automatico bi-zona, i sensori di parcheggio posteriori, la telecamera posteriore, il sistema multimediale Uconnect con schermo da 7 pollici compatibile Apple CarPlay  e Android Auto, la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, l’avviso dell’angolo cieco e il sistema di mantenimento della carreggiata.

La stessa promozione è valida anche sulle altre versioni, inclusa quella Limited con trazione integrale AWD, che aggiunge, rispetto alla Longitude, i sedili in pelle, il cruise control adattivo, il park assist e un impianto audio di qualità superiore con 9 speaker e un subwoofer.

Autore: Michele Neri