Hyundai i30 1.6 CRDi 136 CV DCT, la prova su strada

24-Mag-2018  
  • Hyundai i30 1.6 CRDi 136 CV DCT
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DS 4

La berlina compatta coreana - ma costruita in Germania - è forse una delle Hyundai più riuscite che la Casa di Seul abbia prodotto. Equilibrata nell’estetica, in questa versione turbodiesel da 136 CV con cambio automatico a doppia frizione offre un buon livello di comfort e prestazioni brillanti. Ricca la dotazione di serie.

COME SI PRESENTA

La Hyundai i30, provata anche nella versione 1.0 3 cilindri turbobenzina è una berlina compatta a 5 porte pensata e progettata in Europa per l’Europa. È soprattutto spaziosa, ben rifinita, con interni accoglienti, dotati di bocchette d’aerazione anche per i passeggeri posteriori. Il bagagliaio, tra l’altro, è sopra la media nel suo segmento, anche se non raggiunge il livello della nostrana Fiat Tipo 5 porte.

Ma gli interni della Hyundai i30, oltre a essere generosi, sono anche piacevoli alla vista e al tatto, soprattutto con lo schermo da 8 pollici del sistema multimediale, che supporta Apple CarPlay e Android Auto. Ci sono i sedili regolabili elettricamente, non solo riscaldati, ma anche rinfrescati, una rarità nel segmento C. E poi sono presenti il volante riscaldato e la ricarica wireless per lo smartphone. Insomma, a parte qualche plastica un po’ economica nella parte inferiore della plancia, si difende alla grande dalle tante e agguerrite concorrenti.

La Hyundai i30 della mia prova è la top di gamma turbodiesel da 136 CV con cambio automatico DCT, alternativa alla versione da 110 CV di potenza, nell'allestimento Style. La dotazione di serie, accennavo, è ricca: oltre a quanto scritto sopra, comprende anche i fari full LED, il climatizzatore automatico bi-zona, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il cruise control, l’abbonamento ai servizi Live del sistema multimediale per una durata di 7 anni, e i cerchi in lega da 17 pollici.

Gli optional? Tra quelli “indispensabili” manca solo la radio DAB (200 euro). E poi ci sono due pacchetti: il Leather Pack (1.400 euro), e il Safety Pack (1.400 euro) con la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi, il rear cross trafic alert, il sistema di rilevazione dei limiti di velocità e gli airbag per le ginocchia del guidatore.

COME VA

Il motore 1.6 CRDi nella variante da 136 CV abbinato al cambio automatico doppia frizione a 7 marce assicura viaggi in souplesse e la giusta dose di potenza in tutte le situazioni. A me piace tenere la modalità di guida “Eco”, che si affianca a quella standard e a quella “Sport”, e sfruttare i 300 Nm di coppia massima, presenti all’appello a 1.750 giri. Le cambiate avvengono a regimi molto bassi e il rumore resta sempre contenuto, anche dandoci dentro col piede destro, mentre la i30 1.6 CDRi guadagna velocità con una buona progressione.

Certo, nella modalità di guida “Sport” la risposta è ancora più pronta, ma nella maggior parte delle situazioni non se ne sente l’esigenza. Il cambio DCT, pronto ma non sempre fulmineo nelle scalate, si lascia usare con piacere anche nella modalità sequenziale attraverso le palette dietro al volante. La Hyundai i30 1.6 CRDi 136 CV DCT è un’auto a suo agio anche in autostrada, dove a 130 km/h la lancetta del contagiri si ferma a poco più di 2.000 giri al minuto, garantendo viaggi con un buon livello di comfort. Peccato solo per alcuni fruscii aerodinamici, perché il motore si sente poco. I consumi si attestano intorno ai 15-18 km/l nell’uso misto, mentre il valore dichiarato è di 24,4 km/l.

Su strada la Hyundai i30 convince, soprattutto per il comfort: oltre a quello offerto dal cambio DCT, monta delle sospensioni in grado di smorzare efficacemente dossi, buche e asfalto rovinato.

Tra le curve sfoggia un comportamento sicuro, è agile quanto basta, ma non è certo affilata, sia per la taratura soffice degli ammortizzatori sia dello sterzo dall’impostazione piuttosto turistica.

QUANTO COSTA

Il listino della Hyundai i30 1.6 CRDi 136 CV DCT è semplice e chiaro: ci sono tre allestimenti, in genere poco personalizzabili con optional rispetto alla concorrenza. La dotazione di serie è dignitosa ma non ricca sull’allestimento d’ingresso Comfort in listino a 26.800 euro, di medio livello su quella Business da 27.400 euro e abbondante su quella Style oggetto della nostra prova, che costa 29.400 euro. Notevole la garanzia di 5 anni con chilometraggio illimitato.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le concorrenti della Hyundai i30 sono la Kia Ceed, la Ford Focus, la Peugeot 308, l’Opel Astra, la Seat Leon e la Volkswagen Golf.

A CHI SI RIVOLGE

La Hyundai i30 1.6 CRDi 136 CV DCT Style è la compatta ideale per chi desidera un’auto con un motore brillante ma con costi di gestione contenuti, trovandosi nel mezzo tra i classici 120 CV e i 150 CV di molte concorrenti. Il cambio automatico è un valore aggiunto in termini di comfort e non incide molto sui consumi: la i30 1.6 CRDi 136 CV con cambio manuale percorre 1,2 km/l in più. Buona la dotazione di serie, così come la garanzia da record.

PUNTI DI FORZA

  • La i30 è spaziosa per passeggeri e bagagli
  • Il comfort generale è di buon livello, anche grazie al cambio automatico
  • I sedili rinfrescati sono un bel plus nel periodo estivo

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Gli interni sono accoglienti, ma qualche plastica è sottotono
  • L’accesso al divano posteriore non è dei più comodi
  • C'è qualche fruscio aerodinamico alle alte velocità
Autore: Michele Neri