Citroen C4 Cactus 1.6 BlueHDi 100, il comfort prima di tutto

23-Nov-2018  
  • Citroen C4 Cactus 1.6 BlueHDi 100 Shine
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DS 4

A guardarla si direbbe che si tratta di un nuovo modello. Eppure la Citroen C4 Cactus è stata semplicemente sottoposta a un restyling, che non ne varia le dimensioni ma introduce molte novità. A cominciare dalle nuove sospensioni Progressive Hydraulic Cushions, capaci di coccolare i passeggeri anche sull’asfalto più malmesso. Bassi i consumi della versione 1.6 turbodiesel da 100 CV.

COME SI PRESENTA

Meno originale, ma ancora anticonvenzionale. Le fiancate della Citroen C4 Cactus restyling smettono di fare le diverse con i cuscinetti d’aria Airbump. Che, sì, ci sono ancora, ma sono un’estensione delle protezioni in plastica della carrozzeria. L’aspetto, dunque, è quello di una berlina compatta più matura, e anche più elegante. 

A una prima occhiata, tra l’altro, mi sembra anche più grande, ma le dimensioni sono le stesse di prima: con 4,17 metri di lunghezza, è la berlina 5 porte più compatta del segmento C. Quello, per intenderci, di Ford Focus, Opel Astra e Volkswagen Golf. Considerate le misure, il bagagliaio è discretamente capiente (358 litri) ma non di comodo accesso a causa della soglia di carico alta.

Gli interni sono cambiati meno rispetto alla carrozzeria. Anzi, sono quasi gli stessi di prima. Spaziosi ed essenziali, con richiami alla valigeria, come il cassetto portaoggetti (enorme) con fibbie finte e apertura verso l’alto, e le cinghie per aprire le portiere. La plancia è molto pulita: tutti i comandi sono racchiusi nello schermo touch da 7 pollici del sistema multimediale, anche quelli del climatizzatore. Non il massimo della funzionalità, specie se si sta usando il navigatore GPS. 

Le finiture nella parte bassa sono economiche, tuttavia l’aspetto non è affatto male e l’abitacolo risulta accogliente. Lo stile, insomma, resta minimal, come sulla C4 Cactus delle origini. La strumentazione è ridotta all’osso, senza contagiri e senza temperatura dell’acqua, e anche il computer di bordo con i dati relativi al consumo e all’autonomia si trova nello schermo centrale. I finestrini posteriori, poi, restano a compasso, mentre il volante è finalmente regolabile anche in profondità.

COME VA

Una delle grandi novità della Citroen C4 Cactus sono le brevettate sospensioni Progressive Hydraulic Cushions, che non sono delle sospensioni idrauliche adattive (quindi non eccessivamente costose) e contano ben due smorzatori idraulici per estremità. Tradotto: sono ultra-morbide sugli avvallamenti e sanno digerire meglio di qualunque altra sospensione della concorrenza le irregolarità della strada.

Questa sensazione di morbidezza non significa avere un rollio eccessivo. Il coricamento laterale in curva è più evidente rispetto a quello medio delle rivali, ma non è poi così elevato da essere fastidioso. A contrastarlo, infatti, ci sono delle barre antirollio, che però nulla possono fare per il beccheggio in frenata. 

Le staccate aggressive, dunque, non sono nelle sue corde, come non lo è uno stile di guida troppo vivace, anche per la corsa del cambio molto lunga. Non male la maneggevolezza; in fondo, la media francese pesa appena 1.085 kg a vuoto, un plus anche in termini di efficienza. La C4 Cactus ama passeggiare e coccolare i suoi passeggeri con il suo assetto soffice e le sue poltrone spaziose e morbide. Optional, tra l’altro, si può avere un’imbottitura extra dei sedili. 

La versione 1.6 BlueHDi da 100 CV e 250 Nm ha un comportamento tranquillo. Il 4 cilindri diesel è un po’ ruvido e poco vivace ai bassi regimi, ma in fin dei conti ha le prestazioni giuste per macinare chilometri spendendo poco. Il cambio manuale ha solo 5 marce, e per riprendere velocità è consigliato scalare. I consumi sono senza dubbio il pezzo forte di questa versione della Cactus: tra motore diesel poco potente e peso contenuto, è facile raggiungere il traguardo dei 20 km/l e superarli nei percorsi extraurbani.

QUANTO COSTA

La Citroen C4 Cactus 1.6 BlueHDi 100 ha un listino prezzi allettante, che parte da 19.700 euro e raggiunge, nell’allestimento top di gamma Shine, i 22.900 euro.

A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca una media dalle dimensioni compatte, con uno stile originale, e contraddistinta da un comfort spiccato. Questa versione diesel non spicca per le prestazioni, comunque dignitose, e vanta consumi molto bassi. 

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le concorrenti della Citroen C4 Cactus sono la Peugeot 308, la Renault Mégane, la Ford Focus, la Fiat Tipo, la Hyundai i30, la Kia Ceed e la Volkswagen Golf.

PUNTI DI FORZA

  • Gli ammortizzatori Progressive Hydraulic Cushions svolgono un ottimo lavoro
  • La C4 Cactus è un’auto spaziosa in rapporto alle dimensioni
  • Meno di prima, ma è sempre originale, dentro e fuori
  • I consumi sono bassi

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Alcune finiture sono economiche
  • I comandi del climatizzatore e dell’impianto audio nello schermo touch sono poco pratici
  • I finestrini posteriori sono a compasso
  • Il cambio ha una corsa lunga
Autore: Michele Neri