Audi Q3: benzina, diesel o ibrida?

25-Lug-2022  
  • Audi Q3 ibrida plug-in 2022
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  • Audi Q3 40 TDI diesel
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DS 4

Mai come in questo periodo storico risulta difficile capire quale sia l’alimentazione più adatta alle proprie esigenze: il diesel è superato? L’ibrido è sempre la soluzione giusta?

Ho provato l’Audi Q3, la bestseller dei Quattro Anelli, con tre motorizzazioni differenti. Ecco com’è andata.

Audi Q3 40 TDI, la diesel da globtrotter

Spesso demonizzato dalla politica, il motore diesel ha ancora molto da dire. Innanzitutto perché i propulsori che rispondono alla normativa Euro 6d sono puliti, e poi perché hanno un’efficienza molto elevata, impareggiabile quando si tratta di coprire lunghe distanze.

Benché nel ciclo WLTP la Q3 ibrida plug-in vanti una percorrenza di 62 km/l, chi macina molti chilometri in autostrada non può rinunciare al gasolio.

L’Audi Q3 diesel è spinta da un 2.0 4 cilindri in due varianti di potenza di 150 e 200 Cv. La Q3 40 TDI da 200 Cv che ho provato non solo promette una media nel ciclo WLTP di 16 km/l nonostante la presenza della trazione integrale Quattro, ma offre prestazioni alla stregua dell’ibrida plug-in da 245 Cv. Per entrambe bastano 7,3 secondi per l’accelerazione 0-100, mentre in velocità vince la diesel con 235 km/h vs 210 km/h.

Prestazioni a parte, la guida è piacevole grazie ai 400 Nm di coppia e all’abbinamento con il cambio a doppia frizione S Tronic, di serie sulla Q3 40 TDI.

Q3 45 TFSI, l’ibrida plug-in

La versione con batteria ricaricabile alla spina è una soluzione che consente di spostarsi in modalità 100% elettrica nel tran tran quotidiano nonché di affrontare lunghi viaggi senza la necessità di ricaricare la batteria, che richiede poco meno di di 5 ore alla presa di casa o 3 ore e mezza a una colonnina da 5,5 Kw.

È l’auto giusta per chi, nella maggior parte dei casi, non percorre più di 30 o 40 km al giorno (nel ciclo WLTP ha ottenuto 50 km di autonomia in elettrico), meglio se in città o in extraurbano, perché in autostrada l’autonomia cala più rapidamente.

L’ibrido è interessante anche per altri aspetti: eventuali incentivi statali, si paga il bollo solo sulla potenza prodotta dal motore termico, e agevolazioni varie (penso all’ingresso nell’Area C di Milano e ai parcheggi blu gratuiti).

Il sistema ibrido prevede un 1.4 turbo a benzina da 150 Cv e 250 Nm abbinato a un motore elettrico da 116 Cv e 330 Nm alimentato da una batteria da 13 kWh. 

Nella modalità di guida Auto Hybrid il sistema gestisce i due motori basandosi anche sulle informazioni del navigatore GPS, dunque prevedendo eventuali salite e discese al fine di ottenere il massimo dell’efficienza.

Sarà anche una versione verde, ma le prestazioni sono notevoli: i 400 Nm di copia si fanno sentire fin dalla partenza, risultando addirittura più pronta della RSQ3 che ha bisogno di qualche istante per riempirsi i polmoni e scatenarsi. La batteria, però, va ricaricata spesso.

In termini di piacere di guida l’ho preferita alla Q 40 TDI perché, nonostante sulla carta abbiano la stessa accelerazione, la Q3 45 TFSI mi ha dato la sensazione di essere ben più prestante.

Audi RS Q3 Sportback, sportiva in formato famiglia

Negli anni novanta sono nate le station wagon sportive: un’invenzione geniale per chi aspirava a prestazioni da supercar in un’auto spaziosa e versatile.

Oggi chi cerca un mezzo da sparo in formato famiglia si rivolge alle Sport utility con motori eccezionali, e la RS13, a proposito di motori eccezionali, mette sul piatto un 5 cilindri da 400 Cv e 480 Nm.

La RSQ3 mantiene la stessa versatilità delle versioni “normali”, ma tutto il resto, dalle prestazioni al sound, per continuare con i freni carboceramici (optional), è speciale.

Il 5 cilindri è una scelta particolare, che si apprezza non appena si preme il pulsante start. Emette un suono rauco, rabbioso, e questo basta per scaldarti il cuore. Gli appassionati di Rally del passato - ricordate il Gruppo B? - potranno scorgere delle note della celebre Audi Quattro.

La sua potenza di 155 cavalli per litro, ottenuta grazie alla grande turbina che lavora a 1,35 bar, consente a questa confortevole Sport Utility compatta di sbrigare il classico 0-100 in 4,5 secondi. La velocità massima, invece, è limitata elettronicamente a 250 km/h oppure 280 km/h

A dispetto del suo look super-aggressivo, la RSQ3 è un’auto perfetta per macinare chilometri; è comoda e veloce, anche se un po’ rigida nonostante ci sia la modalità di guida Comfort.

Quando si vuol fare sul serio, tira fuori gli artigli. Peccato che ci sia un po’ di turbolag e il cambio non sia immediato nelle scalate quando si passa da un’andatura tranquilla a full gas, dunque quando decido di sfruttarne il potenziale preferisco usare i paddle al volante.

La RSQ3 ha molto della Porsche Macan: entrambe sono auto pratiche e confortevoli, con grandi prestazioni, ma che mettono a proprio agio. Non è estrema - nel bene e nel male - quanto un’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, e questo ne fa una perfetta every-day-car. Sempre se il caro benzina e l’assetto più rigido non spaventino. Rispetto alle altre due SUV sportive la RSQ3 si distingue per il 5 cilindri turbo, che ha un carattere e un sound unici.

Conclusioni

A ognuno la sua Q3: quella diesel per spostarsi sulle lunghe distanze e tenendo a bada i costi di percorrenza; la ibrida plug-in se si percorrono generalmente fino a 50 km al giorno e si ha la possibilità di ricaricare l’auto tutti i giorni dal proprio garage; l’RS se non si hanno problemi di budget per l’acquisto, e soprattutto per la gestione dell’auto.

Autore: Michele Neri