Renault Clio, la guida autonoma e il futuro

11-Dic-2019  
  • Renault Clio tre quarti anteriore
  • Renault Clio dettaglio schermo
  • Renault Clio dettaglio cruscotto
  • Renault Clio tre quart iposteriore
  • Renault Clio frontale
  • Renault Clio profilo
DS 4

La Renault Clio è difficile da chiamare utilitaria: i suoi sistemi di assistenza alla guida sono da segmento superiore, e non solo aumentano la sicurezza, ma rendono anche la vita meno stressante. Tuttavia, quello che osserviamo sulle auto di oggi è solo il primo passo verso una mobilità sempre più assistita, dove il guidatore potrà decidere di guidare solo se lo vorrà, per puro piacere, oppure godersi il tempo libero da “passeggero” sulla propria vettura.

E questo non è il futuro, questo è possibile già oggi.

La guida autonoma di Renault

Facciamo prima un po’ di chiarezza sui livelli di guida autonoma. Ce ne sono quattro: con il livello uno è possibile guidare senza utilizzare freno e acceleratore, come nel caso del cruise control adattivo. Il livello due già permette di lasciare il volante (in alcune condizioni) e di delegare all’auto anche la traiettoria in linea retta, centrando la carreggiata e frenando fino aa arrestarsi e a ripartire in autonomia (come nel caso di Clio).

La guida autonoma di livello tre, invece, può fare a meno anche della vista del guidatore: l’auto è in grado di portarci in giro come un autista privato, l’unica limitazione a questa tecnologia - in questo momento - sono le leggi e le infrastrutture.

Il livello quattro, infine, consiste in un vero e proprio “salotto automatico” dove il guidatore non può fare altro che sedersi e godersi il proprio tempo libero, un bene sempre più prezioso.

Renault ha già presentato diversi veicoli dotati di un livello di guida autonoma avanzato, a patire dal Renault Symbioz, un concept presentato a Francoforte nel 2017. Un veicolo elettrico e connesso, con guida autonoma di livello quattro e che è stata testato “sul campo” (un tratto di autostrada fuori Parigi) anche da giornalisti della stampa italiana. Il codice della strada non permette ancora l’utilizzo della guida autonoma di quarto livello, ma queste auto sono già pronte.

Anche EZ-GO, presentato nel 2018 al Salone di Hannover, è un veicolo con guida autonoma di livello quattro. Un concept pensato per gli specialisti delle consegne, corrieri e commercianti, composto da robot-pod condivisi e personalizzabili.

E infine l’anno scorso Renault ha presentato anche EZ-Pro, un concept dotato di guida autonoma (sempre di livello quattro) che ribalta il concetto di mobilità. Si tratta di un piccolo soggiorno di lusso mobile, richiamabile da remoto e utilizzabile per qualche ora, o volendo per un’intera giornata. Come un taxi privato, ma intimo e lussuoso.

Renault Clio, city car con guida autonoma

La nuova Renault Clio rappresenta il primo passo dii Renault verso il futuro della mobilità autonoma ed elettrica, secondo il piano “drive the future”. Un piano che, entro il 2022, vedrà ben 12 modelli elettrificati e 8 100% elettrici all’interno della gamma Renault.
 

Clio non solo vanta sistemi di guida autonoma di livello due, ma sarà disponibile anche con la motorizzazione ibrida E-TECH full hybrid.

Il suo sistema prevede tre radar per il riconoscimento dei pedoni e dei ciclisti (in grado di vedere anche di notte), due monitor per l’angolo cieco, e cinque telecamere - di cui quattro per la visuale a 360 gradi e una frontale per la lettura della segnaletica stradale.

Di serie poi c’è il Lane Departure Warning, che vi avvisa se superate la linea di corsia, e il Keeping Assist che interviene sullo sterzo.
Con il cambio automatico, invece, si ottiene la vera guida autonoma di livello due, che comprende: cruise control adattivo con sistema stop & go, che arriva ad arrestare la macchina e a farla ripartire se la sosta dura meno di tre secondi (altrimenti basta accelerare o premere un pulsante per riattivare il cruise), e il sistema Highway Jam Companion, che unisce cruise control e lane keeping per mantenere l’auto al centro della carreggiata in situazioni di traffico.

L’abbiamo provata nella tangenziale Nord di Milano, un luogo notoriamente trafficato e perfetto per testare gli ADAS. E non solo funzionano bene, ma lavorano anche in modo molto fluido e rassicurante; davvero notevole per un’utilitaria.

Autore: Francesco Neri