Mobilità Urbana e AI: Milano guida la rivoluzione della sicurezza stradale

02-Set-2025  
  • Milano mobilita urbana intelligente

Sensori, algoritmi e intelligenza artificiale stanno cambiando il volto della mobilità urbana. A Milano, queste tecnologie non sono più solo strumenti del futuro, ma soluzioni concrete che stanno già migliorando la sicurezza sulle strade. Il primo Rapporto del Think Tank “The Urban Mobility Council”, promosso da Unipol e presentato nel capoluogo lombardo ad inizio luglio, mostra come l’innovazione digitale possa rendere le città più sicure, intelligenti e vivibili.

RoadSafeAI: l’algoritmo che anticipa i rischi

Tra le innovazioni più promettenti c’è RoadSafeAI, un sistema predittivo sviluppato dal Politecnico di Milano in collaborazione con UnipolTech. Utilizzando reti neurali, il sistema analizza in tempo reale immagini stradali e dati telematici, assegnando a ogni tratto di strada un punteggio di rischio da 0 a 10. Con una precisione superiore al 95%, RoadSafeAI riesce a prevedere situazioni pericolose anche in aree dove l’algoritmo non è mai stato addestrato.

Nel corso del 2023, il sistema ha registrato oltre 80.000 frenate brusche in un’area di soli 25 km quadri a Milano. Questi dati permettono non solo di individuare i punti critici, ma anche di simulare gli effetti di modifiche urbanistiche prima che vengano realizzate.

“I dati telematici rappresentano una risorsa preziosa per le amministrazioni pubbliche”, ha dichiarato Enrico San Pietro di Unipol. “Permettono interventi mirati, rapidi ed efficaci per migliorare la sicurezza”


Il ruolo dell’architettura urbana nella sicurezza

Un’altra ricerca chiave arriva dal MIT Senseable City Lab, guidato da Carlo Ratti, che ha collaborato al rapporto. Lo studio ha dimostrato che la forma fisica delle strade incide più della segnaletica sul comportamento dei conducenti. Strade strette e incorniciate da edifici ravvicinati tendono a rallentare il traffico, mentre strade ampie e aperte favoriscono una guida più veloce, indipendentemente dai limiti imposti.

Questa scoperta suggerisce che progettare bene le strade può essere più efficace di imporre limiti di velocità — un punto chiave per le politiche future sulla sicurezza stradale.


Un’Italia ancora troppo indietro

Nonostante questi segnali positivi, il quadro generale in Italia resta critico. Nel 2024 si sono contati oltre 3.000 morti e 224.000 feriti sulle strade. Il 73,3% degli incidenti avviene in ambito urbano. Nel frattempo, il trasporto pubblico copre meno dell’8% degli spostamenti totali, e un’auto su quattro ha più di 20 anni. Le auto elettriche? Appena lo 0,7% del parco circolante.

AFVS Associazione Familiari e Vittime della Strada Ets è convinta che la trasformazione della mobilità urbana non sia un’utopia. È già in atto, e passa dai dati, dall’intelligenza artificiale e da progetti visionari, come quelli del Politecnico di Milano e del MIT. La strada verso città più sicure è tracciata — serve solo il coraggio di percorrerla. Per la sicurezza stradale di tutti.

Autore: Redazione