Michelin lancia i nuovi all-season: CrossClimate 3 e CrossClimate 3 Sport

23-Ott-2025  

Michelin ha scelto la Fondazione Rovati di Milano per presentare il nuovo CrossClimate 3 e la variante ad alte prestazioni CrossClimate 3 Sport. L’evento che ha visto anche il debutto ufficiale del nuovo Presidente della filiale italiana Agostino Mazzocchi.

Sono passati dieci anni dal lancio del primo Michelin CrossClimate, il primo pneumatico estivo omologato per l’inverno, e adesso il costruttore francese rilancia con due modelli innovativi: il nuovo CrossClimate 3 e la variante ad alte prestazioni CrossClimate 3 Sport.

“Con questi nuovi prodotti – ha affermato il neo presidente Agostino Mazzocchi - Michelin intende rafforzare la sua leadership nel segmento all-season, offrendo soluzioni che promettono prestazioni elevate, maggiore sicurezza e durata chilometrica migliorata, in un mercato che sta evolvendo rapidamente — in particolare per l’avvento dei veicoli ibridi ed elettrici”.

INDICE
Le all-season piacciono sempre di più
Il CrossClimate 3
Il CrossClimate 3 Sport 
Le differenze tra CrossClimate 3 e CrossClimate 3 Sport

Prima di presentare le qualità e le tecnologie che accompagno il ClossClimate arrivato alla sia terza generazione, Mazzocchi ritenuto opportuno fare una panoramica sul mercato attuale dell’all-season.

“Negli ultimi dieci anni – spiega - le vendite di pneumatici all-season sono cresciute in modo marcato in Italia e in Europa, comprimendo principalmente il segmento estivo (circa 75%) mentre il segmento invernale puro ha risentito in misura inferiore (circa 25%)”.

In termini geografici, il 73 % delle vendite europee all-season è concentrato in quattro mercati: Francia, Germania, Italia e Benelux. 

In questo contesto l’arrivo dei nuovi CrossClimate rappresenta un importante passo strategico per rispondere alla domanda crescente di soluzioni tutto-anno, anche per vetture con motorizzazioni complesse.

Rappresenta il successore del CrossClimate 2 e si pone come riferimento nel panorama degli all-season per vetture e SUV termiche, ibride e elettriche. Fra le sue principali caratteristiche, la disponibilità in oltre 60 misure da 16 a 22 pollici già dal luglio 2025; il miglioramento delle prestazioni sul bagnato (- 4% spazio di frenata rispetto al modello precedente) e la durata chilometrica superiore del 15% rispetto al precedente CrossClimate 2.

La Marcatura è 3PMSF per l’uso anche in condizioni invernali severe. Per quanto riguarda la tecnologica, da segnalare “la costruzione “Maxtouch” che massimizza il contatto con l’asfalto e distribuisce in modo uniforme le forze di frenata, accelerazione e curva”. A dirlo è Antonio Di benedetto responsabile del prodotto.

È stato progettato per auto ad alte prestazioni, incluse le elettriche, e inaugura un nuovo segmento: quello degli all-season sportivi. Fra gli highlight di questo prodotto, da segnalare le 29 misure da 18 a 21 pollici, con ulteriori circa 30 dimensioni previste nel 2026, la Classe di aderenza “A” sul bagnato e la marcatura 3PMSF (simbolo “alpino”) che attesta la capacità in condizioni invernali.

Dal punto di vista tecnologico, invece, si evidenziano la cinturatura ibrida aramide-nylon “Dynamic Response”, il disegno a “V” con canali progressivi “V-Shape”, la mescola “Thermal Adaptive Tread Compound 2.0”, e il design tasselli ottimizzato “Piano Acoustic Tuning” per comfort e rumorosità ridotta. 

Come primo equipaggiamento, questo nuovo pneumatico sportivo se l’è “accaparrato” la nuova A390, che adotta una versione dedicata del CrossClimate 3 Sport. 

A spiegare le differenze tecniche e tecnologiche fra i due nuovi modelli è proprio Di Benedetto:

“La versione Sport adotta la cintura ibrida aramide e nylon “Dynamic Response” per una sterzata più precisa e una guida più reattiva. La versione “standard” CrossClimate 3, invece, privilegia la tecnologia “Maxtouch” per un’usura regolare e una lunghezza chilometrica superiore”.

E le mescole? “Sono differenti, risponde Di Benedetto:

la Sport è studiata per massimizzare l’aderenza ad alte prestazioni, mentre la versione standard punta su equilibrio tra durata, efficienza e sicurezza.

Entrambi i modelli avranno un ruolo importante anche nell’aftermarket e sono prodotti in Europa. Tra gli stabilimenti figurano quelli di Cuneo in Italia, Bad Kreuznach in Germania, Vitoria in Spagna e Nyíregyház in Ungheria.

Autore: Ferdinando Sarno