La Suzuki Swift Hybrid si distingue nel panorama delle utilitarie, peraltro sempre più povero in termini di offerta, per le dimensioni compatte, la possibilità della trazione 4x4 e i consumi da record pur senza dover ricorrere a costosi powertrain ibridi: la Swift Hybrid sfrutta un semplice sistema a 12 Volt.
| INDICE |
| Come si presenta |
| Come va |
| Il prezzo della Suzuki Swift Hybrid |
| Le alternative |
L’ultima generazione di Suzuki Swift è rimasta quasi uguale a prima in termini di dimensioni, e questo rappresenta un vantaggio nell’uso cittadino: i 3,86 metri di lunghezza (appena 1,5 centimetri in più rispetto al modello precedente) la rendono maneggevole e facile da parcheggiare.
Gli interni sono semplici, dominati da plastiche rigide, ma ben disegnati e anche ben equipaggiati. La dotazione di serie è uno dei grandi pregi della gamma Suzuki, e l’allestimento Top, il più alto dei due in gamma, offre tutto di serie, dal climatizzatore automatico ai sedili riscaldati. Il sistema multimediale con schermo da 9 pollici supporta Android Auto e Apple CarPlay senza cavo.
L’unico motore in gamma è un 3 cilindri a benzina aspirato da 1,2 litri da 83 CV di potenza massima e 112 Nm di coppia massima, abbinato a un cambio manuale a 5 marce e alla trazione anteriore. Il sistema ibrido a 12 Volt contribuisce con poco più di 3 CV di potenza e 60 Nm di coppia. Recupera energia quando si rallenta e la usa un’accelerazione al fine di alleggerire il compito al motore termico e, di conseguenza, ridurre consumi ed emissioni.
La Suzuki Swift è proposta con lo stesso motore in altre due varianti: cambio automatico a variazione continua CVT abbinato alla trazione anteriore, e 4x4 con assetto rialzato e cambio manuale a 5 marce.
Il nuovo motore 3 cilindri aspirato, sulla carta, offre valori di potenza e coppia simili al precedente 4 cilindri (con appena 5 Nm in più), ma ai bassi regimi risulta decisamente più vivace.
Il peso contenuto in 996 kg fa la differenza, e non solo per l’efficienza: la Suzuki Swift Hybrid, pur senza ambizioni sportive, sorprende per quanto sia gradevole da guidare, anche nelle strade ricche di curve.
La barra anti-rollio è stata irrigidita e si percepisce una maggiore precisione, il tutto con un assetto equilibrato per garantire prima di tutto un buon comfort di marcia.
Tornando all’efficienza, la Suzuki Swift Hybrid eccelle alla voce consumi: nel ciclo misto WLTP si arriva a 22,3 km/l, con emissioni di Co2 sotto i 99 g/km che, a Milano, significa poter accedere all’area C senza dover pagare il ticket di 7,5 euro. Durante la prova ho percorso più di 20 km/l in base ai dati del computer di bordo, e senza fare troppa attenzione allo stile di guida. In statale si superano i 25 km/l, mentre in città la media va dai 15 ai 18 km/l in base al traffico.
Migliorano anche le prestazioni: lo 0-100 km/h richiede 12,5 secondi con cambio manuale e 11,9 con il CVT, contro i 13,1 e 12,2 secondi della generazione passata. La coppia massima non è elevata: si tratta pur sempre di un motore aspirato. Tuttavia tra i 60 Nm dell’unità a 12 Volt e il peso piuma, la Swift è discretamente brillante.
Tra le novità in termini di assistenza alla guida troviamo, di serie, il cruise control adattivo, il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco e un rilevatore dell’attenzione del conducente, che utilizza una telecamera interna per monitorare il livello di attenzione del guidatore. Una dotazione che consente di stare tranquilli anche nei lunghi viaggi.
La gamma parte da 20.900 euro nell’allestimento Waku e raggiunge i 22.500 euro per la Top in prova. La Swift con cambio CVT e quella 4x4 sono disponibili solo nell’allestimento Top e costano rispettivamente 24.000 e 24.500 euro.
Interessanti le promozioni che rendono il prezzo di listino più competitivo.
Hyundai i20, Lancia Ypsilon, Opel Corsa e Peugeot 208. Ci sono anche le due piccole crossover gemelle diverse Fiat Grande Panda e Citroen C3 Hybrid, entrambe con il cambio automatico di serie.
Punti di forza
- Consumi molto contenuti
- Dotazione di serie ricca
- Spaziosa in rapporto alle dimensioni esterne
Punti di debolezza
- Qualche plastica non al top (pannelli portiere e tunnel centrale)
- Grafica e reattività infotainment non al top